09/08/2011
ACQUA E PIETRA
Oggi il mare è furioso.
Lo osservo frangersi sulle scogliere e ne ammiro la potenza.
Perpetua.
Instancabile.
Per contro osservo le pietre enormi che compongono le scogliere.
Immobili restano lì, piantate e altrettanto forti. Si consumano, corrodono, modificano la loro forma nel tempo, ma restano inamovibili.
L'acqua si frange si, innanzi all'ostacolo, ma nel contempo le sovrasta, le supera, le oltrepassa, le avvolge.
Va oltre.
Non si lascia fermare.
La domanda sorge spontanea : quanto nella mia vita sono pietra e quanto sono acqua ?
Sento di possedere la forza di entrambe.
L'impeto dell'acqua e la resistenza della pietra.
A questo punto del percorso sento di essere molto più pietra.
Lì, inamovibile, a subire i colpi violenti della vita che, come mare in tempesta, non concedono tregua.
Credo che due possano essere le posizioni : lasciarsi colpire dall'impetuosità della vita o colpirla con il proprio impeto.
Per giungere infine all'equilibrio fra le due forze, l'unico magico segreto da far proprio è scoprire il significato di RESILIENZA.
Ma prima si....prima devo ritrovare il mio IMPETO.
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