Eccoci qua.
L'argomento non è dei più semplici, ma credo fermamente che ognuno sia libero di avere la propria opinione in merito.
Diciamo che fino ad oggi nella mia vita sono stata abbastanza fortunata per quanto riguarda la salute, ma devo dire che anche quando c'è stato qualcosa su cui intervenire, ho sempre fatto scelte legate più alla comprensione delle cause piuttosto che alla cura del sintomo.
Questa è la mia visione.
Non ho mai fatto uso di medicinali ( ritorno al discorso della fortuna :-) ) e anche quando ne ho avuto la necessità ho sempre cercato di evitare il più possibile.
Sono circa 15 anni che utilizzo la medicina omeopatica, fitoterapica, naturale, antroposofica, cinese. Spesso utilizzate anche in sinergia.
Ritengo che la cosa principale sia sempre riuscire a trovare un'armonia di fondo per una macchina (il nostro corpo) che nasce (quasi sempre) perfetta e che noi troppo spesso trattiamo come se fosse indistruttibile, a volte , fino a quando è troppo tardi per intervenire, nel qual caso peraltro, purtroppo, non possiamo sostituire i pezzi danneggiati così facilmente come farebbe un qualunque meccanico intervenendo su un'automobile.
E' vero anche che nella nostra cultura non esiste una educazione all'ascolto del proprio corpo, né in giovane età, né in età adulta.
La nostra cultura spinge la maggior parte delle persone a credere che sia normale soffrire di diversi disturbi, definiti spesso banali e facilmente sopportabili attraverso la somministrazione di farmaci da banco . Ed ecco fiumi di analgesici, antinfiammatori, mucolitici e quant'altro sia acquistabile in una qualsiasi farmacia senza neanche bisogno di una ricetta medica, riversarsi nel nostro armadietto di pronto intervento, nei cruscotti delle nostre automobili o nelle pochette delle nostre borse.
Il corpo viene costantemente intossicato da una infinità di fattori. Su alcuni (inquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico ) purtroppo non possiamo intervenire in maniera diretta più di tanto, ma su altri (cibo, ambiente in cui scegliamo di vivere, abitudini di vita) si.
Non ci viene insegnato.
Come non ci viene insegnato ad ascoltare le reazioni del nostro corpo , davanti ad eventi emotivi che lo spingono spesso a reagire e difendersi in maniera evidente per lui, ma non per noi.
La nostra cultura parte dal presupposto che le due cose siano scollegate, che l'interno di noi ( l'emotivo ) e l'involucro che lo riveste (il nostro corpo ) siano due elementi a se stanti.
Beh...io sono sempre stata dell'idea che non fosse proprio così, bensì che la connessione fra ciò che noi siamo in senso fisico e ciò che conteniamo in senso eterico sia strettamente connesso e interdipendente.
Seguendo questa visione, ho cercato in questi anni, di non dimenticarmi mai di questo fondamentale legame.
Per questo vorrei in questa pagina riuscire a pubblicare post che abbiano la possibilità di trasmettere la mia esperienza e l'esperienza di persone ben più autorevoli di me in questo campo.
Spero questo potrà diventare per chi ha la mia stessa visione , un luogo di scambio.
Per chi ha una visione totalmente differente e avesse voglia di comprendere, un luogo ove trovare risposte a domande e curiosità.
E a chi non ha ancora una visione in merito, di trovare spunti per potersene formare una.
Buona salute a tutti.
10/03/2011
L'argomento che vorrei trattare nelle prossime righe mi sta molto a cuore. Ritengo che nella nostra cultura e nel nostro paese poca sia l'informazione corretta su questa pratica, che per esperienza personale posso definire assolutamente utile , se non indispensabile per un benessere a tutto tondo.
Ci tengo a precisare che ciò che leggerete è tratto dal libro " Dal piacere interiore alla bellezza compiuta" una pubblicazione a cura dell'Istituto per l'Evoluzione armonica dell'Uomo ( www.ieau.it ). Da questo testo ho tratto informazioni preziose e insegnamenti indispensabili per potermi avvalere di tradizioni antiche per la salute e il benessere fisico. Mi auguro lo troverete utile e interessante.
"IL CALDO SECCO : LA SAUNA
Vi è oggi una generale tendenza verso metodi curativi che siano il più possibile dolci e naturali. All'interno di questi metodi, vi è un gruppo di particolare rilievo chiamato "i semplici". Si tratta in pratica dei rimedi più naturali in assoluto, cioè degli elementi fondamentali.
Terra , acqua, aria e fuoco sono i quattro elementi che dai tempi primordiali hanno aiutato l'uomo a vivere in armonia con sé e con l'ambiente e a guarire dai suoi eventuali malanni.
La terra viene usata ancora per fangoterapie, sabbiature e simili, ma non dobbiamo dimenticare che già il semplice contatto con il terreno è di vitale importanza e che la vita in ambienti chiusi, isolati dal terreno e dalla possibilità di scaricare l'elettrostaticità ha portato l'uomo a non pochi squilibri, per cui già il camminare scalzi su un un prato o in spiaggia può, al giorno d'oggi, essere considerato come una forma di terapia.
L'acqua viene adoperata in idroterapia e, in forme più specifiche, in talassoterapia e nelle terapie termali. Da sola o in combinazione con altri fattori, essa può diventare uno stimolo salutare e guaritore , secondo le modalità usate ( per esempio temperatura, parte del corpo trattato, eccetera).
L'aria è un altro elemento talmente indispensabile alla vita talmente quotidiano che a prima vista non lo considereremmo come mezzo per guarire. Eppure i luoghi per un soggiorno terapeutico vengono scelti soprattutto in base al clima e all'aria pura e balsamica. In Oriente il pranayama, cioè l'arte del respiro, è conosciuto da millenni, ma anche in Occidente le scuole e le cliniche dove si insegna il respiro terapeutico stanno aumentando di numero.
Le virtu' dell'elemento fuoco sono apprezzate universalmente : il calore è avvertito come piacevole e benefico da chiunque soffra di dolori articolari, di contrazioni muscolari, di crampi o di altri simili malanni. E l'elioterapia, l'esposizione al sole, non è che un'altra forma per godere dei benefici dell'elemento fuoco.
La medicina cinese considera fondamentale un quinto elemento , e cioè il legno. Senza entrare nei dettagli sulle basi filosofiche di questa medicina, possiamo comunque affermare che :
LA PRATICA DELLA SAUNA RIUNISCE IN SE' L'USO DI TUTTI GLI ELEMENTI.
E forse da ciò dipende la sua straordinaria efficacia come metodo di prevenzione e come terapia. La sauna è basata sull'uso degli elementi, è quindi la medicina più naturale che esista ed è l'unica tecnica che impieghi tutti gli elementi contemporaneamente.
UN MODO PER CONOSCERE SE STESSI
La sauna ci aiuta a capire le nostre esigenze e le reazioni dell'organismo ( che sono del tutto individuali) agli stimoli dell'ambiente; ci aiuta ad imparare a conoscerci sempre meglio e quindi a gestire in prima persona la nostra salute.
Questo, naturalmente, non vuole essere un invito a curarsi da soli in ogni frangente. Tuttavia, si riscontra sempre più spesso una certa estraneità delle persone nei confronti del proprio corpo, come se la cura fosse esclusivamente di competenza dei medici, dietologi , strutture pubbliche....
Assumersi la responsabilità della propria salute significa innanzitutto saper riconoscere le proprie esigenze, comprendere ad esempio la nostra reazione a uno stimolo causato dal calore o dalla temperatura bassa, dall'ambiente umido o secco, nei vari momenti della giornata e a seconda che questo stimolo sia breve o prolungato.
Le risposte fisiologiche a questi stimoli , infatti, non sono per nulla uguali in tutte le persone, e la classificazione non avviene neppure in base all'età o al sesso, al fatto di essere "sani" o "malati", ma piuttosto secondo il temperamento, il tipo morfologico (chi ama il caldo e teme il freddo, e viceversa) o le prevalenze endocrine.
Questo capitolo non è quindi un vademecum che spiega "come si fa la sauna". Anzi, la sauna ideale non esiste, ma essa va sempre adattata alle esigenze individuali, e solo in tal caso può essere davvero di beneficio per tutti.
Questi brevi paragrafi non sono che indicazioni utili per trovare la vostra strada per godere al meglio dei benefici della sauna.
L'ARTE DI SUDARE ATTRAVERSO I SECOLI
In tutte le epoche storiche e nelle varie culture nonchè in luoghi geografici assai diversi, l'uomo ha compreso il valore terapeutico del...sudore, o meglio di una buona sudata. Lo dimostrano i ritrovamenti archeologici e gli scritti che ci sono stati tramandati.
Tra le prescrizioni elaborate dal medico greco Ippocrate di Cos ( 460377 aC) ve ne sono numerose sui modi di provocare la sudorazione.
Gli indu' usano avvolgersi in bianche coperte di lana ed esporsi così al calore del sole per provocare una sudorazione purificatrice : la medicina ayurvedica consiglia i bagni di vapore nel trattamento di numerose malattie nonchè come mezzo per conservare la salute.
In Cina , sotto la dinastia Han, il palazzo imperiale possedeva "un tempio dalla camera calda" e "un tempio del limpido e freddo": l'alternanza salutare suggerita anche dalla pratica della sauna.
Gli aztechi usavano capanne sudatorie o temazcalli, gli Indiani d'America adoperavano tende con forme particolari e anche gli Sciiti della Russia meridionale costruivano tende sudatorie di feltro, come lo storico greco Erodoto narra intorno al 450 aC.
Pare che le ninfe della maga Circe cospargessero Ulisse di acqua calda e fredda prima di profumarlo.
Lo storico romano Tacito (55-120 d.C.) invece riferisce che presso i popoli germanici si faceva uso di caverne naturali, che si riempivano di vapore quando sui sassi - prima resi roventi - si versava dell'acqua.
Nei paesi Arabi si frequentano da secoli delle sontuose costruzioni con locali a diversa temperatura e diverso tasso d'umidità, i famosi bagni turchi.
I Greci, e soprattutto i Romani, conoscevano probabilmente meglio di noi i benefici ottenuti dal passaggio attraverso ambienti a temperature variabili ; infatti le nostre ricostruzioni del tepidarium sono tuttora incomplete, anche se di grande interesse, e persino il calidarium e il frigidarium probabilmente serbano ancora degli aspetti sconosciuti.
Come abbiamo già visto, il Medioevo è stato meno "buio" nelle abitudini igieniche di quanto si è portati a credere. I bagni ad aria calda ( magari adibiti in altri momenti all'essiccamento della frutta) erano assai diffusi, e spesso i frequentatori potevano ricorrere anche ai servigi di massaggiatori o massaggiatrici per salutari frizioni.
Sotto Luigi XIV di Francia vi è un tentativo di riabilitare il bagno a vapore con l'invenzione di una "macchina", una cabina individuale con un lettino, sul quale ci si stendeva lasciando fuori la testa , per esporre il corpo a vapori arricchiti da decotti di erbe.
Le origini storiche della sauna finlandese, oggi amata e praticata in tutto il mondo, non sono del tutto certe. Essa comunque si distingue a causa di diversi particolari dalla maggior parte degli altri bagni ad aria calda in uso altrove.
Si nota inoltre una variazione nelle motivazioni, attraverso i secoli : in passato la pratica dei bagni d'acqua e bagni d'aria era soprattutto seguita a causa di prescrizioni religiose o rituali di purificazione o iniziazione. In seguito, questo aspetto è stato man mano sostituito da ragioni terapeutiche o igieniche e , ai tempi nostri, da un generale desiderio di un maggiore benessere o prestanza fisica, chiamati anche fitness.
Una svolta , nella storia moderna della sauna, è stata infatti imposta dai risultati sportivi finlandesi in occasione di diverse olimpiadi. Atleti di altre nazioni hanno voluto sperimentare il loro segreto, cioè l'uso regolare della sauna. Così attraverso le palestre, le saune sono giunte dapprima negli istituti di estetica, poi negli alberghi di lusso, e finalmente, negli ultimi anni, nelle nostre case.
Anche se siamo per ora lontani dagli standard della Finlandia, dove si conta una sauna per ogni quattro abitanti, e dove la maggior parte delle saune è privata, noi stiamo velocemente recuperando terreno, e forse non è lontano il giorno in cui avere in casa una sauna, magari di dimensioni minuscole, sarà normale come lo è oggi il disporre di docce o di una vasca con idromassaggio.
Ma prima di allora si dovranno ancora sfatare molti miti, credenze e fraintendimenti relativi alla sauna ( che persistono spesso a causa di immagini proposte da film o serial televisivi...) e purtroppo anche a causa di una generale disinformazione tra chi dovrebbe invece indirizzare verso una corretta igiene di vita e verso le più idonee norme di prevenzione. Nella stessa classe medica si riscontrano frequenti titubanze, date appunto dalla scarsa conoscenza dell'uso e degli effetti fisiologici della sauna.
TEMPERATURA E UMIDITA'
Sostanzialmente occorre distinguere tra i bagni d'aria calda di tipo asciutto e quelli di tipo umido. Ovviamente, tra i due estremi vi sono numerose sfumature.
Da una parte troviamo le saune di tipo finlandese ad aria calda molto secca e che possono raggiungere temperature fino a 90, 100 o 110° C, anche se non è affatto necessario ( o forse neanche consigliabile ) arrivare a questi estremi.
Dall'altra parte troviamo i cosiddetti bagni turchi o "bagni a vapore", a temperature molto più moderate, tra i 45 e i 55° C, ma con tassi d'umidità tali da rendere quasi fumose le sale adibite a questo uso.
I materiali usati per la costruzione dei due tipi di bagno d'aria calda sono , di conseguenza, assai diversi : il legno viene impiegato per i bagni ad aria secca, i materiali impermeabili e lavabili (piastrelle e simili) per i bagni a vapore.
Non è affatto casuale che nei paesi a clima freddo si sia diffuso soprattutto il tipo ad aria secca, mentre nel bacino del Mediterraneo e in altri paesi caldi si preferiscano temperature moderate e ad un maggior tasso di umidità. Chi vive nella fascia climatica moderata dovrebbe sperimentare entrambi i generi; probabilmente si orienterà verso la sauna secca in inverno e verso il bagno a vapore nei mesi caldi...
LA SAUNA OGGI E I SUOI EFFETTI FISIOLOGICI
Per ora non distingueremo tra i vari tassi di umidità, ma considereremo l'uso generale dell'aria calda. Esaminiamo anzitutto che cosa succede nel nostro organismo nel momento in cui entriamo in una sauna e nelle ore successive.
IL SISTEMA DI TERMOREGOLAZIONE
L'aspetto più conosciuto della sauna è il calore : all'interno della cabina si raggiunge una temperatura alla quale difficilmente riusciremmo a resistere in qualunque altra condizione, tuttavia in questo ambiente avvertiamo una sensazione piacevole e benefica.
Il nostro organismo deve adattarsi a questa nuova condizione : gli organi interni non sopportano temperature superiori ai 42° C circa.
Ciò comporta l'entrata in funzione del sistema di termoregolazione : i pori della pelle si dilatano per disperdere il più velocemente possibile il calore verso l'esterno, e il corpo inizia a sudare poiché l'evaporazione dell'acqua abbassa la temperatura e salvaguarda l'equilibrio all'interno.
Durante il successivo passaggio ( all'uscita dalla sauna, il bagno d'aria e la piscina, o la doccia, o altre tecniche) l'organismo è costretto ad adattarsi nuovamente, e in tempi brevi a un ambiente più freddo, per cui la pelle e i capillari sanguigni si restringono per evitare la dispersione di calore verso l'esterno.
L'APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO
La sauna rinforza il cuore e la circolazione sanguigna. Lo sanno bene gli sportivi che inseriscono questa pratica nel loro programma d'allenamento, anche se si tratta di un allenamento "passivo" che non richiede sforzi muscolari.
Comunque, sotto il profilo dell'allenamento cardiocircolatorio, una visita in sauna può essere paragonata a una corsa campestre di circa quaranta minuti.
Persino gli sportivi più attivi a volte apprezzano questo modo rilassante di aumentare la propria prestazione ( per non parlare degli altri vantaggi per i muscoli e le ossa come vedremo tra poco) ; ma questo particolare rende la sauna anche una palestra ideale per chi ha - o ha avuto - problemi cardiaci o circolatori.
Molti ex infartuati frequentano regolarmente la sauna, su suggerimento del loro medico ( in genero però non prima di due o tre mesi dopo l'evento), mentre le controindicazioni sono davvero poche.
E' opportuno osservare che il ritmo cardiaco accelera spontaneamente, in un ambiente caldo, a 100-110 pulsazioni al minuto nel giro di cinque o sei minuti. Contemporaneamente l battito diventa più profondo , e ciò è davvero auspicabile per rinforzare il muscolo cardiaco. Il fenomeno può essere accentuato attraverso una respirazione cosciente.
Respirazione e battito cardiaco sono infatti intimamente legati fra loro, e quando, con un piccolo gesto volontario ma non forzato, si rende la respirazione più lenta e più profonda, il battito cardiaco vi si adegua nel giro di pochi secondi.
Un ulteriore fattore di allenamento per il sistema circolatorio è dato dall'alternanza di temperature diverse durante i vari passaggi.
Soprattutto i capillari, nonché le arterie e le vene superficiali, vengono indotti a dilatarsi e a chiudersi entro brevi intervalli di tempo, rimanendo così elastici ed efficienti. ( Per alcune categorie di persone come vedremo fra poco, questo tipo di allenamento sarà promosso in modo blando attraverso trattamenti freddi più delicati.)
Persino in caso di angina pectoris si è osservata una vasodilatazione delle coronarie considerata molto benefica.
UNA PULIZIA PROFONDA
Fare la sauna equivale anche a un rito igienico e cosmetico di grande rilievo.
Di norma, si entra nella sauna dopo una doccia accurata. In molti Paesi, nelle saune e bagni turchi pubblici, vi sono addirittura delle persone che hanno il compito specifico di spazzolare e strofinare energicamente le persone che si apprestano ad accedere alla sauna. La circolazione viene così ravvivata, la pelle è maggiormente predisposta per una pulizia profonda. Infatti il sudore non è soltanto acqua salata; esso trasporta anche scorie e tossine e le espelle attraverso i pori della pelle.
La carnagione di chi frequenta regolarmente la sauna è in fatti particolarmente luminosa e fresca, e ciò grazie sia alla buona circolazione sanguigna, sia alla pulizia profonda operata in questo ambiente.
LA PRESSIONE SANGUIGNA
La pressione sanguigna è uno degli argomenti ( negativi ) preferiti da coloro che non conoscono gli effetti benefici della sauna.
Bisogna osservare innanzitutto che esistono non pochi pregiudizi su ciò che è da considerare la norma o la situazione ideale, per cui vi sono persone con una pressione sanguigna ottimale per la loro età e il loro peso corporeo che invece sono convinte di avere la pressione bassa.
In ogni caso , la sauna è un eccellente mezzo per migliorare la circolazione e in particolare la pressione del sangue.
Anche se la reazione individuale al calore può presentare delle differenziazioni, si può comunque constatare in tutti i casi un miglioramento della situazione generale.
Più in particolare, si può dire che alcune persone reagiscono con un leggero rialzo della pressione sistolica all'entrata in sauna, altre con un lieve abbassamento ( variazioni da 10 a 20 mmHg), mentre la maggior parte delle persone resta pressoché invariata, anche nel momento della gittata di vapore.
Soprattutto le persone con pressione arteriosa alta, intorno a 170-180 mmHg, sopportano benissimo la sauna e presentano solitamente un abbassamento dei valori ala fine dei due passaggi e un miglioramento generale con il passare del tempo, mentre le persone che tendenzialmente hanno la pressione bassa riscontrano una tendenza al rialzo e un miglioramento dei loro eventuali disturbi legati all'ipotensione.
Tuttavia , in ambedue i casi dovrebbe essere osservato un accorgimento : evitare di sostare in sauna in piedi e preferire la posizione sdraiata a quella seduta in caso di ipertensione, mentre gli ipotesi, dopo qualche minuto di posizione supina, possono eventualmente preferire la posizione seduta.
In ogni caso , al momento di lasciare la sauna, bisogna alzarsi molto lentamente, mettendosi prima i n posizione seduta, poi in stazione eretta, lasciando il locale con movimenti molto lenti.
Vi sono comunque alcune persone la cui pressione è soggetta a forti variazioni dovute a fattori emotivi e nervosi. In questi casi, la sauna è consigliabile solo in quei momenti in cui essi si sentono soggettivamente pronti.
Chi ha la pressione arteriosa sistolica molto elevata dovrà inoltre limitare i trattamenti freddi evitando, all'uscita, di immergersi nella vasca di acqua fredda.
Gli ipertesi, prima di entrare nella cabina della sauna, praticheranno con particolare scrupolo i pediluvi caldi poiché essi contribuiscono ad abbassare la pressione sanguigna nel caso in cui fosse elevata in modo anomalo.
La pressione diastolica subisce lievi alterazioni, similmente a quella sistolica. Essa può salire, restare invariata o anche scendere, ma quel che è di particolare interesse è che l'ampiezza, il divario tra pressione sistolica e diastolica si amplifica, soprattutto quando si rimane sdraiati; ciò conferma, una volta di più, l'effetto benefico della sauna come elemento allenatore della circolazione.
Durante la sauna, l'elettrocardiogramma non segnala importanti variazioni; esse sono comunque paragonabili a quella di un blando allenamento sportivo.
Durante la sauna stessa prevale in generale il sistema vegetativo simpatico, mentre nella fase di riposo successivo si manifesta la vagotonia.
Questo particolare induce numerosi terapeuti a consigliare questa pratica per la riabilitazione dopo problemi alle coronarie.
IL SISTEMA NEUROVEGETATIVO ED ENDOCRINO
Le varie temperature dell'aria e dell'acqua provocano profonde reazioni alle ghiandole e inducono di conseguenza variazioni nella produzione ormonale.
Ecco alcuni esempi di effetti passeggeri m benefici in quanto stimoli attivanti, che si possono verificare durante le fasi della sauna :
- l'acqua fredda stimola l'attività delle ghiandole surrenali;
- le variazioni estreme di temperatura stimolano l'ipofisi e la produzione di acetilcolina ( ATCH);
- come conseguenza di una "reazione a catena" vengono liberati ormoni come il cortisolo , l'aldosterone ed estrogeni che a loro volta determinano reazioni come l'aumento del tono muscolare, la variazione del ritmo cardiaco, l'utilizzo delle riserve di glicogeno e il consumo di calorie.
Ancora una volta dovrete osservare la vostra risposta agli stimoli termici ( se , per esempio , vi sono preferenze o maggiori tolleranze verso il caldo o il freddo) e tener conto di queste predisposizioni per non fare violenza al vostro organismo.
Con il tempo vi abituerete a sopportare sempre meglio anche quelle temperature o quegli sbalzi di temperatura che prima sembravano poco gradevoli.
L'APPARATO RESPIRATORIO
L'aria calda ha un effetto rapido e profondo sulle vie respiratorie. Si riscontra un riscaldamento delle mucose, soprattutto nelle vie respiratorie superiori , e una migliore circolazione sanguigna, quindi un'attivazione della loro funzionalità.
Di grande importanza è l'effetto distensivo del calore sulla mucosa liscia dei bronchi e la dilatazione delle vie respiratorie. Si riesce automaticamente a respirare in modo più profondo e , come ulteriore conseguenza, si ottiene il rilassamento di tutta la muscolatura coinvolta in quest'operazione.
La respirazione più profonda riesce a normalizzare persino gli spasmi dei muscoli respiratori ( per esempio nei casi di asma). Ovviamente per ottenere benefici duraturi si dovrà frequentare con costanza la sauna, almeno per un certo periodo. Respirare meglio significa anche ossigenarsi meglio; è interessante notare che i frequentatori della sauna migliorano in genere la loro capacità respiratoria, anche nella vita di tutti i giorni.
Se l'aria della sauna e l'aria fredda esterna sono estremamente secche, si può verificare una lieve e momentanea irritazione dei bronchi che si manifesta con dei piccoli colpi di tosse. In questo caso basta versare un pò d'acqua sulle pietre roventi.
Ricordiamo lo stretto legame fra respirazione e battito cardiaco e l'utilità di respirare in modo consapevole e armonioso, soprattutto mentre ci si espone al calore della sauna. Basta "ascoltare" il proprio respiro perché questi si faccia più lento e più profondo, con un effetto distensivo per fisico e psiche.
Per ottenere un effetto piacevole e benefico, all'acqua nel secchio si possono aggiungere alcune gocce di oli essenziali, di eucalipto o di pino, per esempio. Si diffonde così un profumo molto gradevole , e l'effetto lenitivo sulle vie aeree viene considerevolmente aumentato.
I popoli nordici ottengono un effetto simile immergendo rami freschi di betulla nel secchio d'acqua: chi avesse occasione di raccogliere qualche ramo tenero durante una passeggiata primaverile potrebbe fare un tentativo.
PSICHE E DINTORNI
Gli effetti psicologici della sauna sono numerosi e di grande importanza. Non bisogna tuttavia dimenticare che questi effetto non sono uguali per tutti , infatti le reazioni individuali sono differenti; inoltre anche il momento della giornata ( o la stagione dell'anno ) gioca un ruolo assai importante.
Quindi per godere al meglio di questa pratica, anche per i suoi benefici sulla psiche, osservate le vostre reazioni e scegliete di conseguenza il momento più adatto.
Uno degli effetti più apprezzati della sauna è quello rilassante e distensivo. Già il fatto di "staccare" e di concedersi un'oretta tutta per sé costituisce un fatto positivo e forse insolito, soprattutto per chi ha una giornata densa di impegni.
La stessa atmosfera ovattata e il calore che induce a distendersi e a "lasciarsi andare" sono estremamente rilassanti. Un effetto quindi non solo fisico, ma globale, i cui benefici si avvertono ancora per ore e spesso persino nei giorni successivi, appunto perché si sono "ricaricate le batterie".
Pertanto si dovrebbe evitare tutto ciò che può turbare questa atmosfera di relax. Sono severamente vietati la radio, il giornale, il telefono cellulare, ma anche al conversazione animata, durante la sauna stessa o negli intervalli tra un passaggio e l'altro.
Per altre persone, o in altri orari, può prevalere l'effetto tonificante o addirittura euforizzante. E' bene tenerne conto per non passare delle ore insonni. Spesso persone tendenti alla depressione o alla malinconia traggono benefici dalla sauna. Si tratta comunque di esperienze del tutto soggettive, che vanno sperimentate, magari insieme ad altre persone già esperte.
Un caso particolare è quello della claustrofobia. Chi non sopporta di trovarsi in ambienti chiusi o angusti può scegliere una sauna particolarmente spaziosa , oppure una sauna con una grande porta di vetro che offre un'ampia visione dell'ambiente circostante, o ancora una mini-sauna per una sola persona che consente di lasciare fuori la testa.
Ecco alcuni degli effetti positivi a livello psicologico registrati più frequentemente :
- le sensazioni piacevoli in generale ( ii profumo di legno e essenze, il calore, il contatto con le superfici di legno , il ritrovamento della propria corporeità, eccetera);
- l'occasione di ritrovarsi con gli amici;
- il rilassamento psicofisico;
- la diminuzione di ansia e aggressività;
- l'aumento dell'efficacia psico fisica e della capacità d concentrazione;
- il senso di energia e di euforia.
I MUSCOLI E LE OSSA
I dolori reumatici, l'artrite e l'artrosi costituiscono un gravissimo problema individuale e sociale; la percentuale di giornate di lavoro perse a causa di questi disturbi è altissima, per non parlare della sofferenza soggettiva e della diminuzione della qualità della vita.
Il trattamento termico ( cioè con il calore) continua a essere largamente prescritto in questi casi, nonostante la diffusa mentalità tendente alla somministrazione di farmaci. La sauna occupa un posto privilegiato tra questi trattamenti in quanto aumenta il senso di benessere soggettivo e migliora il quadro generale, e ciò per diversi motivi, proprio perché la sua azione è "a vasto raggio".
E' di particolare importanza l'effetto lenitivo e rilassante del calore. Inoltre, la migliorata situazione circolatoria favorisce i processi di guarigione. Persino le vecchie ferite rispondono in modo positivo a questo trattamento. La migliorata funzionalità corticosurrenale dà ulteriore contributo in casi acuti.
Se una persona affetta da reumatismi o da artrosi avverte un aumento dei dolori, durante e dopo la sauna, ciò indica che, nel suo caso, il calore era troppo forte oppure la permanenza era eccessiva, quindi si dovranno moderare i passaggi.
Anche i trattamenti con il freddo sono in genere poco graditi da chi soffre di dolori articolari. Del resto non è indispensabile ricorrere a variazioni estreme : in questi casi è sufficiente una doccia appena tiepida o, meglio ancora, una spugnatura energica. Capita spesso che le contrazioni muscolari o i dolori reumatici facciano istintivamente desiderare una sauna. Attenzione però: non si va in sauna per "riscaldarsi", o meglio non si dovrebbe entrare in questo luogo infreddoliti, magari con mani e piedi gelati. In questo caso, l'effetto benefico e lenitivo tarderebbe molto a manifestarsi perché almeno tutto il primo pomeriggio sarebbe necessario per preriscaldare la superficie corporea, e l'azione in profondità subentrerebbe in modo tardivo.
Pertanto , eseguite sempre una doccia e/o un pediluvio caldo rima della sauna per entrarvi con il corpo e - soprattutto - con i piedi e le mani ben caldi.
SAUNA E SESSO
Un altro luogo comune da sfatare è quello che considera la sauna un luogo di incontri ambigui e promiscui. La responsabilità di questo mito è da attribuire a certi film di stampo americano che danno un'idea completamente falsa di questo ambiente. Chi ha frequentato questi luoghi sa benissimo che il calore concilia il rilassamento e non favorisce certo l'arte amatoria, che anzi potrebbe rivelarsi assai pericolosa in queste condizioni : sarebbe un poco come fare la maratona sotto il sole di luglio, ma vestiti di pesanti maglioni e carichi di grossi pesi...
In altri Paesi, frequentare la sauna con i propri familiari o con gli amici è considerato perfettamente normale, proprio perché la malizia è completamente assente.
Chi però non riesce ad accettare quest'idea dovrebbe prenotare la sauna per sé da solo o frequentarla con una sola persona di sua fiducia : in questo ambiente ci si deve sentire completamente a proprio agio, quindi sarebbe controproducente, soprattutto le prime volte,imporsi delle situazioni che si vivono come imbarazzanti.
CHI PUO' E CHI DOVREBBE PRATICARE LA SAUNA
Abbiamo appena visto che cosa succede all'interno del nostro organismo quando frequentiamo la sauna. Ciò dovrebbe avere già eliminato molti dubbi e pregiudizi.
Quindi in generale possiamo dire che la sauna può essere utilizzata quasi da tutti ; Le controindicazioni sono davvero poche, e peraltro abbastanza relative; spesso infatti basta limitare la temperatura o le sue variazioni, oppure è sufficiente applicare qualche piccolo accorgimento per rendere questa pratica perfettamente tollerabile.
Osservando le abitudini di altri paesi possiamo constatare che l sana è frequentata altrove come lo sono da noi la vasca da bagno e la doccia, con la stessa naturalezza e quasi con la medesima frequenza , e senza limiti di età.
In Finlandia si usava persino partorire in sauna : l'ambiente perfettamente sterile era il luogo ideale, e il tepore rilassante rendeva più tollerabili le doglie.
PER LE DONNE
In linea di massima, non vi sono dei limiti alla frequenza della sauna. la sindrome premestruale per esempio può essere beneficamente influenzata frequentando questo luogo, e così pure eventuali crampi o dolori premestruali. se invece il ciclo mestruale fosse particolarmente abbondante può essere consigliabile attendere la diminuzione del flusso. In ogni caso , bisogna evitare l'uso di assorbenti o tamponi perché essi potrebbero creare degli scompensi termici.
Dipende dalla reazione e dalla sensibilità individuale se in "quei giorni" si vorrà fare la doccia fredda oppure ricorrere a trattamenti più attenuati come le spugnature o la doccia tiepida.
In Finlandia, al quasi totalità delle donne in gravidanza continua a frequentare la sauna, almeno una volta la settimana. I benefici effetti sono numerosi: come durante la SPM ( sindrome premestruale) , si impedisce la ritenzione eccessiva d'acqua nei tessuti con la formazione di edemi, si migliora la circolazione e si previene la formazione di vene varicose. Inoltre, il tono generale e l'azione disintossicante non possono che favorire madre e nascituro: in gravidanza, durante il parto e dopo.
A PARTIRE DA QUALE ETA' ?
Sempre in Finlandia, persino i neonati vengono portati in sauna, anche se per permanenze molto brevi e magari a temperature moderate.
Per noi questa usanza può sembrare eccessiva e la tendenza generale è di attendere "l'età della ragione", perché a volte i bambini possono sembrare restii a questa pratica. Infatti, il loro temperamento li porta facilmente a muoversi, a giocare, a schiamazzare, mentre gli altri frequentatori desiderano stare tranquilli. Forse i piccoli non dovrebbero essere portati in saune pubbliche dove possono disturbare gli altri e mettere in imbarazzo i genitori. Lasciati invece liberi di scegliere se entrare in sauna o meno e per quanto tempo, essi potranno vivere questo momento come un diversivo piacevole, quasi come un premio, come un "momento di vita da adulti".
I bambini sotto i dieci - dodici anni non dovrebbero frequentare saune senza la presenza di un adulto che vigili che non si facciano male inavvertitamente e che non disturbino gli altri frequentatori.Un momento di particolare piacere è quello immediatamente dopo un passaggio in sauna: il contatto con l'acqua fredda viene solitamente vissuto come un grande divertimento, e soprattutto i bambini gracili dovrebbero essere incoraggiati a questo contatto salutare.
L'organismo dei bambini, specie sopra i tre anni , è molto adattabile e trae enorme beneficio dalla sauna, come prevenzione contro le infezioni e le malattie stagionali.
I bambini che temono il freddo e che magari si ritraggono anche dal calore non hanno un sistema di termo regolazione così ben funzionante come sarebbe normale e auspicabile alla loro età; saranno per l'appunto quegli stessi bambini che soffrono spesso di malattie infettive e che magari hanno anche altri problemi: di salute, di socialità , o a scuola. La sauna sarà benefica soprattutto per loro, anche se ci vorrà molta pazienza per fargliela apprezzare, e con passi molto graduali. Solitamente, solo a partire dai cinque sei anni i bambini riescono ad osservare e apprezzare le reazioni del proprio organismo e quindi a godere in pieno la sauna. Fino a quel momento toccherà a noi comprendere che la loro sensibilità è diversa e che quindi esse "vivono"questa esperienza in modo differente da noi. Anche molti bambini "difficili", da quelli troppo introversi a quelli irrequieti e aggressivi, migliorano notevolmente con questa pratica.
Non temete iniziali resistenze, ma abituate i piccoli con pazienza e gradualità. Date loro l'occasione di provare più volte, di ritirarsi anche prima del previsto, e di condividere con altri bambini questa esperienza.
NON E' MAI TARDI...
Presso le popolazioni che praticano la sauna abitualmente si segnala un numero particolarmente elevato di persone longeve, che solitamente frequentano questi ambienti (o il bagno turco) fino a tardissima età. Certamente per loro non si pone alcun problema in quanto essi sono abituati a questo sano rito, e anzi ne sentirebbero la mancanza se dovessero interromperlo.
La situazione può presentarsi un poco più delicata se una persona di una certa età decide di accostarsi per la prima volta a questa pratica. I medici che sostengono che solo le persone in perfetta salute possono affrontare quest'esperienza probabilmente hanno conoscenze piuttosto limitate su questo argomento e comunque non conoscono appieno i molteplici benefici di questa terapia anche nei confronti delle persone anziane.
In linea di massima non vi sono controindicazioni per il semplice fattore "età". Tuttavia , poiché possiamo trovarci di fronte a un numero maggiore di problemi di salute e comunque il meccanismo di termoregolazione è probabilmente meno efficiente, è prudente applicare alcune norme, utili del resto a qualunque neofita della sauna.
Così , si inizierà con molta gradualità, sia per quanto riguarda la temperatura , sia per il tempo di permanenza , nonché le applicazioni fredde che saranno probabilmente di tipo blando anche inseguito.
E' importante che chi frequenta la sauna si senta da una parte rassicurato sui suoi effetti fisiologici,e che dall'altra sia in grado di osservarsi e regolarsi secondo la propria sensibilità.
Sarebbe comunque un errore rinunciare al beneficio del passaggio "freddo": si perderebbero l'allenamento cardiocircolatorio, il rinforzamento del sistema immunitario, la tonificazione della pelle e dei tessuti e addirittura la sauna potrebbe risultare debilitante piuttosto che rinfrescante. La persona anziana dovrebbe però avere più tempo a disposizione e soprattutto riposare a volontà tra un passaggio e l'altro e alla fine. Spesso, inoltre, le persone anziane hanno l'abitudine di bere poco. Quando si fa la sauna, invece , è estremamente importante rimpiazzare i liquidi persi con la sudorazione.
CHI NON DOVREBBE FARE LA SAUNA
Le controindicazioni assolute sono davvero pochissime. Più che altro vi possono essere dei momenti in cui è assolutamente sconsigliato fare la sauna.
E' sconsigliabile quando c'è un'infezione in atto. In presenza di un'influenza o di uno stato febbrile non si dovrebbe andare in sauna in quanto viene richiesto uno sforzo eccessivo all'organismo, già impegnato a combattere l'infezione; né si avrebbe alcun beneficio.
Verso la fine di un'influenza, quando oramai la febbre è cessata, si può accelerare il processo di guarigione e di disintossicazione con la sauna, osservando però attentamente le proprie reazioni.
Anche le ferite aperte di una certa entità non devono essere esposte al calore, poiché vi potrebbe essere il rischio di emorragie.
Stato di ebbrezza, pasti molto abbondanti e indigestione sono altre controindicazioni temporanee.
La quasi totalità degli incidenti, anche gravi, verificatisi durante o dopo la sauna ( parliamo di Paesi dei quali abbiamo a disposizione una statistica) è attribuibile al consumo di alcol, prima o anche durante la sauna. Inoltre, una digestione impegnativa richiama un notevole afflusso di sangue verso gli organi interni, che non dovrebbe venire interrotto. Chi si sente indisposto a causa di una congestione o di un'indigestione non sentirà solitamente alcun desiderio di recarsi in sauna, e ciò corrisponde a un sano istinto.
In caso di debolezza generale si può praticare la sauna se si sente il desiderio, ma con prudenza e moderazione, interrompendo se si avverte un senso di affaticamento. Per quanto riguarda le malattie cutanee bisogna consultare il medico. Comunque, per riguardo verso gli altri può essere preferibile seguire questa pratica solo a casa propria,anche se non si tratta di disturbi contagiosi, Per le malattie veneree valgono le stesse regole.
La sauna è assolutamente vietata in caso di :
- pace maker
- insufficienza cardiaca decompensata; cardiopatia degenerativa con angina pectoris ;
- cardiopatie di tipo infiammatorio in atto ( pericardite, miocardite , endocardite) ;
- tubercolosi;
- epilessia.
ATTENZIONI PARTICOLARI IN ALCUNI CASI
In presenza di alcuni disturbi bisogna prestare una certa attenzione e osservare alcune precauzioni.
Diabete
Il rialzo della temperatura corporea o ipertermia porta a variazioni del livello glicemico ( zucchero nel sangue) in tutti. Ciò può preoccupare chi soffre di diabete, ma bisogna tener presente che la sauna ha un ottimo effetto equilibratore, se praticata con costanza. Si dovranno però osservare alcune precauzioni, soprattutto nei primi tempi:
- passaggi brevi;
- temperature non molto elevate ( 70-75°C);
- trattamenti freddi moderati (doccia tiepida e spugnature);
- il riposo è d'obbligo tra i passaggi e alla fine.
Disturbi renali
Chi soffre di un certo tipo di disturbi ama il caldo più di altre persone. I problemi renali sono fra quelli che richiedono il calore e che temono invece il freddo, soprattutto umido. Il calore, infatti , stimola la funzione renale. Non si dovrebbe rinunciare alla fase di rinfresco, ma il contatto con l'acqua fredda sarà molto mitigato. L'ideale sono le spugnature, dopo le quali bisogna avvolgersi immediatamente in un accappatoio o in calde coperte.
Non solo i reni devono essere protetti dal freddo, ma anche i piedi, importanti zone di riflesso. Riscaldarli bene prima di andare in sauna è obbligatorio per tutti, ma per i sofferenti di reni è importante anche evitare di camminare a piedi nudi sul pavimento freddo ; usare delle pantofole e avvolgere i piedi in un plaid, durante il riposo.
Il bere, alla fine della sauna, è importante per tutti, ma addirittura obbligatorio per chi ha problemi renali.
Vene varicose e capillari fragili
Questi problemi non costituiscono una controindicazione assoluta, ma impongono determinate norme di prudenza.
E' indispensabile evitare il calore estremo, quindi si deve rimanere sulla panchina media o inferiore e non si devono sollevare le gambe oltre il livello del corpo sdraiato, ma nemmeno si dovrebbero lasciare pendere verso il basso ( per esempio in posizione seduta) perché ciò non favorisce una circolazione uniforme.
L'alternanza di temperature è il migliore allenamento per vene e arterie, ma come in ogni tipo di allenamento occorre andare per gradi: se le pareti vasali sono indurite, ci vuole tempo e costanza per far loro ri - acquisire una normale elasticità. Chi ha segni di couperose deve osservare le medesime norme di sicurezza. Anche in questo caso , la migliore terapia ( e prevenzione ) consiste nell'allenamento dell'elasticità vasale, ma è indispensabile procedere con molta gradualità per non peggiorare la situazione.
Disturbi circolatori periferici
Chi soffre frequentemente di mani o piedi freddi, geloni, naso rosso, estremità insensibili o troppo sensibili trae enorme giovamento dalla pratica della sauna. può essere necessario procedere per gradi, cominciando da passaggi moderati, in quanto il sistema di termoregolazione è fortemente compromesso. E' utile la combinazione con altre terapie (dietoterapia, movimento, ginnastica respiratoria, ecc.).
Infarto e cardiopatie
In passato , chi aveva subito un infarto veniva considerato come una persona menomata e doveva evitare qualsiasi sforzo, sia fisico sia emotivo. Oggi prevale la terapia di riabilitazione, e con ottimi risultati. Soprattutto fra i grandi camminatori troviamo numerosi ex infartuati ed è frequente incontrarli in sauna, appunto perché questa si è dimostrata utile nel rinforzare il muscolo cardiaco. I cardiopatici in genere temono il clima caldo e afoso, ma queste condizioni atmosferiche, per la verità, costituiscono uno stress notevole per tutti, anche per chi non è in condizioni a rischio.
Ben diversa è la situazione in sauna. L'ambiente secco fa lavorare il cuore in condizione "di economia": viene favorita la circolazione con un minimo di sforzo, e aumenta così l'irrorazione di sangue nel muscolo cardiaco e in tutto l'organismo.
Quando cominciare? Sarà il medico a decidere. In genere si lasciano trascorrere sei mesi dopo un infarto, ma a volte il periodo può esser più breve.
Bisogna essere moderati nel bere, evitare di assumere grandi quantità di liquidi insieme, bere molto lentamente e a piccoli sorsi. Se vi sono anche complicanze coronariche, occorre mitigare le applicazioni fredde.
Tumori
Le opinioni n merito sono contrastanti. Soprattutto chi combatte questa malattia con chemioterapia e radiazioni è portato a ritenere che la stimolazione del metabolismo possa risultare svantaggiosa. La medicina olistica invece tende a rinforzare le difese immunitarie con tutti i mezzi e la sauna è un ottimo strumento in questo senso.
Arteriosclerosi
Come terapia di sostegno, la pratica della sauna può essere altamente raccomandabile, a condizione che venga eseguita seguendo alcune precauzioni.
Si devono evitare forti sbalzi di temperatura, si deve aver cura che le estremità siano sempre ben calde ed eventualmente si devono abbreviare i passaggi di caldo nella sauna, mentre si allungano le fasi di riposo.
Stati depressivi
Come abbiamo già detto , i sintomi di turbe psichiche possono essere notevolmente migliorati praticando la sauna. Tuttavia, se la persona in questione ha grossi problemi è opportuno accompagnarla e rimanere a sua disposizione durante ogni fase della sauna. Qualche volta può essere preferibile interrompere questa pratica se in quel momento essa crea problemi soggettivi."
Se non ve la sentite di fare la doccia gelata, fatela pure tiepida e abbassate la temperatura brevemente alla fine.
Questo tipo di doccia è lungo da descrivere, ma si può eseguire in pochissimo tempo, in una ventina di secondi. Tuttavia, se vi sentite ancora molto accaldati, indugiate pure a lungo sotto il getto fresco. Se non avete a disposizione una doccia con tubo flessibile potete ovviare in due modi: attaccate una canna del tipo usato anche in giardino, a un rubinetto, oppure usate un annaffiatoio. Quest'ultimo sistema, apparentemente rudimentale, è di grande efficacia ed è quello che fu raccomandato anche da Sebastian Kneipp, il padre dell'idroterapia moderna.
L'IMMERSIONE
Le tinozze, magari di legno o di ghisa, di fattura antica, completano in modo molto decorativo l'arredamento dell'ambiente sauna. Ed è divertente immergervisi e restarvi finchè ci si sente ben rinfrescati.Badate però a non riempire eccessivamente la vasca, altrimenti ogni vostro movimento ne farebbe uscire l'acqua.
Ottimo anche un tuffo in piscina, ma è meglio l'immersione lenta e completa. Attenzione soprattutto a non lasciare la testa fuori dall'acqua troppo a lungo, magari per chiacchierare con una persona: il calore vi salirebbe ben presto alla verso la vostra testa, e vi ritrovereste con un fastidioso ronzio nelle orecchie e un vistoso rossore in volto. Muovetevi pure nell'acqua, ma non impegnatevi in veloci traversate o "vasche" che interromperebbero eccessivamente il relax della sauna.
Ruscelli e laghetti puliti o addirittura il mare sono davvero il massimo per l'appassionato saunista. Valgono però le medesime precauzioni che abbiamo appena suggerito per la piscina.
Impiegare la piccozza per rompere lo strato ghiacciato di un lago sarà coreografico, ma difficilmente entra nelle nostre abitudini. E non sarebbe facile trovare i luoghi adatti per farlo, quindi lasciamo questo divertimento ai popoli nordici.
Una corsa e una rotolata nella neve, purchè fresca, candida e morbida, può essere invece un piacere raro da non perdere se vi trovate in montagna nella stagione adatta. Vi accorgerete che la neve è ...molto meno fredda di quanto avreste pensato, anzi, è delicata e soffice al tatto, inoltre rinfresca e tonifica la pelle meglio di tutti gli altri trattamenti finora descritti.
LA FASE DI RIPOSO
Ora, anche se non vi sentite stanchi, riposate. Scegliete una comoda poltrona con poggiapiedi o meglio un lettino, una branda o un lettino anatomico( se le ginocchia sono rialzate , a livello del cuore, il riflesso venoso è facilitato), avvolgetevi in morbide coperte e magari schiacciate un pisolino. In ogni caso, cercate si stare a occhi chiusi e non impegnatevi in letture o altro.
Il riposo può durare da pochi minuti fino a mezz'ora , secondo le vostre condizioni fisiche e il vostro temperamento. Poi , tornate in sauna.
IL SECONDO PASSAGGIO IN SAUNA
Noterete che questa volta sudate in tempi più brevi di prima e più copiosamente. Magari gradite un maggiore calore, quindi salite sulla panchina superiore. Verso la fine del secondo passaggio potete, se anche gli altri frequentatori sono d'accordo, fare una gittata di vapore ( vedi più avanti paragrafo sul loyly).
LA GITTATA DI VAPORE
La sauna finlandese è per definizione un ambiente caldo e secchissimo. La gittata di vapore è facoltativa, è riservata esclusivamente a chi non soffre di problemi cardiocircolatori; inoltre , solo dopo un minimo allenamento si impara a sopportarla e a gradirla veramente. Il calore viene conservato, nelle saune, per mezzo di speciali pietre che lo immagazzinano e poi lo diffondono lentamente. Si tratta di pietre speciali perché non debbono spaccarsi o scheggiarsi né con il calore, né con il brusco raffreddamento provocato dal contatto con l'acqua.
La gittata di vapore viene infatti ottenuta versando dell'acqua frescasopra le pietre, che la trasformano immediatamente in un nuvolone di vapore. L'aria diventa così caldo umida, e il vapore si condensa sulla nostra pelle che, non potendo più sudare, si riscalda maggiormente.
Si tratta quindi di uno stimolo assai forte, adatto come allenamento a sportivi o persone in buona salute, ma non indicato per tutti. Pertanto , se doveste avvertire una sensazione di fastidio o di affaticamento, alzatevi lentamente e lasciate la sauna.
Non si dovrebbe eccedere con la quantità di vapore: al massimo 10 o 15 centimetri cubici per ogni metro cubo d'ambiente, e solo verso la fine del secondo o eventualmente del terzo passaggio.
Potete rendere il vapore profumato e benefico per le vie respiratorie. nel secchio d'acqua, già pronto in sauna, potete immergere, secondo l'usanza scandinava, dei teneri rami di betulla che cederanno all'acqua essenze e resine balsamiche, oppure potete versare qualche goccia di olio essenziale nell'acqua.
Scegliete il profumo secondo i vostri gusti, o secondo le indicazioni terapeutiche. Però non dovete versare mai l'olio essenziale direttamente sulle pietre roventi perchè si tratta di una sostanza altamente infiammabile.
IL TERZO PASSAGGIO
Dopo il secondo passaggio, il "rito" è identico a quello del primo : bagno d'aria, rinfrescata e riposo. A questo punto potete scegliere se fare o meno un terzo passaggio. ( Scegliere significa, ancora una volta, ascoltare il proprio corpo e le sue esigenze. Non bisogna basarsi sul "sentito dire" o su ciò che stanno facendo gli altri.)
Questa fase è facoltativa, ma i benefici della sauna, per chi è già allenato, sono ancora maggiori: il rilassamento psico fisico diventa più profondo, la temperatura interna sale promuovendo maggiormente la disintossicazione e l'eventuale terapia antidolore.
Comunque cercate di non strafare: salvo usi particolari della sauna, in cicli terapeutici specifici, non è utile procedere a un maggior numero di passaggi.
PER FINIRE BENE
Alcuni accorgimenti per non compromettere i benefici della sauna, ma per farli durare più a lungo:
- prima di uscire all'aria fredda, controllate se davvero non sudate più, altrimenti potreste subire un contraccolpo dannoso e magari buscarvi un raffreddore. Già durante la fase di riposo non dovete più sudare, quindi non copritevi eccessivamente; magari trattenetevi in ambienti chiusi finché davvero non siete più accaldati;
- non uscite all'aperto con i capelli bagnati, soprattutto se sono abbastanza lunghi e/o non siete molto allenati;
- bevete a sufficienza ( acqua succhi o tisane). Sarebbe un grave errore rinunciare a reidratarsi, sperando magari in una maggiore perdita di peso. Il liquido perso con il sudore va assolutamente reintegrato, e così pure gli elettroliti.
Per la verità, la dispersione di elettroliti ( ioni di calcio, potassio e cloro) è molto minore in sauna, rispetto a quella nel sudore prodotto durante lavori fisici o attività sportive.Comunque è prudente rimpiazzare questi utili conduttori del nostro sistema nervoso con succhi, spremute o frutta fresca. Non dimentichiamo infine l'effetto stimolante che la sauna esercita sui reni, un motivo in più per bere!
La sauna è anche una terapia e una cura di bellezza. Potete prolungare l'effetto con trattamenti eseguiti proprio al termine di questa pratica.
IL LOYLY, L'AUFGUSS E LO "SPIRITO" DELLA SAUNA
Il loyly ( si pronuncia iu-luu) è un termine vago, difficile da spiegare con un'unica parole. può indicare il vapore creato quando si spruzza l'acqua sulle pietre della stufa, oppure il calore, l'umidità e la temperatura della sauna in genere; ma in realtà il loyly è lo spirito presente nella sauna, quello che pervade l'animo dei presenti dopo che si è gettata l'acqua sulle pietre.
Come già detto , una pratica molto diffusa fra i frequentatori di saune è quella di versare dell'acqua sulle pietre roventi della stufa, verso la fine di ogni passaggio, ma non abbiamo accennato al fatto che si usa il "rituale" di indirizzare poi , con colpi di asciugamano, l'aria calda, che viene così a spigionarsi verso gli altri ospiti.
L'improvvisa e vigorosa sventolata di aria più calda causa un ulteriore stimolo termico sul corpo e induce le ghiandole sudoripare a un lavoro supplementare per rispondere alla nuova potente sferzata della circolazione: viene eliminata energicamente ancora una grande quantità di tossine.
Nei paesi del Nord Europa questa pratica viene chiamata aufguss, ma lo "spirito" dei vapori ardenti che si sprigionano è certamente il loyly, vero motore dell'esperienza della sauna.
Naturalmente, è possibile fare una sauna senza il loyly, , ma vi assicuriamo che si tratta di un' esperienza incompleta, priva dello spirito antico della pratica. Il loyly fa si che i pori della pelle reagiscano all'improvviso aumento di umidità.
Le antiche tribù finlandesi scavavano una buca nel terreno, un pozzo. Accendevano poi all'interno un fuoco, che coprivano con delle pietre, per conservarne il calore; successivamente costruivano una copertura, per trattenere il calore, con qualche foro per la fuoriuscita del fumo. Questi spazi erano sovente molto grandi, e potevano ospitare l'intera tribu'.
Quando pioveva, le gocce di pioggia ( o quelle prodotte dalla neve che , dal tetto si scioglieva)cadevano sulle pietre, producendo un brusco bagno di vapore. Non ci volle molto per capire che quella era la parte migliore della sauna.
Chi gestisce il loyly è il più alto in scala gerarchica tra i partecipanti alla sauna: decide lui il tasso di umidità, la durata del rituale e quanto infierire sui pavidi. Nelle saune non organizzate, spesso avvengono schermaglie per conquistare il controllo del loyly. Oggi, molte saune presentano in bella vista più mestoli e secchielli , e non si verificano più lotte di potere.
Se volete praticare il loyly, dopo un pò che siete nella sauna, una volta adattati al calore, riempite il mestolo, con tanta acqua quanta ne contiene una mano, e versate sulle pietre, attendendo il crepitio dell'acqua che si trasforma in vapore al contatto. Mentre il getto di vapore va verso il soffitto, attendente la morsa pungente del vapore sulla pelle, e rilassatevi mentre il corpo assorbe il calore, soffermandovi sull'eco del crepitio.
Come abbiamo già visto , si possono mischiare all'acqua delle essenze ( gli antichi ritenevano contenessero poteri magici): per esempio olio essenziale di eucalipto o un prodotto speciale, una sorta di "catrame" per sauna, con un profumo che assomiglia a quello della betulla. Qualcuno, al nord, versa anche della birra ( cautela...).
Tradizionalmente, il loyly, si esegue con una fascia di rami di betulla giovane bagnati, e talvolta viene gettato anche del ghiaccio sulle pietre roventi.
In alcune saune, a orari prefissati, si versa sulle pietre acqua presa da un mastello dove, in precedenza, sono stati messi in ammollo rami di betulla: l'olio essenziale contenuto nelle foglie dell'albero dà un profumo fresco all'ambiente e produce uno straordinario effetto benefico alle vie respiratorie."
GLI EFFETTI DELL'ARIA CALDA UMIDA SULL'ORGANISMO
In tutti gli ambienti nei quali il contenuto di vapore acqueo nell'aria è superiore alla quantità di acqua contenuta nella nostra pelle, su quest'ultima si forma uno strato di umidità. Ciò significa un apporto di calore al corpo , nella stessa misura della condensa che si forma.
Mentre nella sauna la pelle suda attivamente, per compensare il calore esterno, nel bagno turco essa è aiutata dall'umidità dell'ambiente.
L'effetto di pulizia profonda della pelle per asportazione dell'epitelio e per sudorazione è simile o identico nelle due forme.
Nel bagno turco il trattamento si svolge in un locale dove l'umidità relativa è del 100%, formando una nebbia dalla temperatura stratificata, da 20/25°C al livello del pavimento fino a 40/50°C all'altezza della testa.
LA SUDORAZIONE
E' meno forte nell'ambiente umido che in quello secco , ma , dato che la permanenza è più prolungata e si continua a sudare anche nell'impacco.riposo, il risultato finale, cioè la quantità di sudore traspirato, è addirittura superiore nel bagno turco che nella sauna.
CUORE E CIRCOLAZIONE
Le temperature, nel bagno turco, sono meno elevate che nella sauna, ma quel che importa , per l'eventuale stress su cuore e circolazione, è soprattutto la permanenza che, nel bagno turco è più lunga. La reazione è comunque talmente diversa da un individuo all'altro, né esistono statistiche sufficientemente vaste ed esaurienti sull'argomento, che possiamo solo consigliare di provare l'uno e l'altra per decidere quale forma vi si addica di più.
Personalmente troviamo che, sia sauna che bagno turco, abbiano il loro fascino e i loro vantaggi specifici, per cui suggeriamo di alternarli.
In ogni caso, tra poco vedremo che si può praticare una specie di vapore o bagno turco anche ad una sola parte del corpo, o lasciando la testa fuori dall'ambiente caldo e umido, per cui molte persone con la circolazione debole potranno optare per questa soluzione.
TONO GENERALE
Molti frequentatori sia di saune che di bagni turchi affermano che dopo la sauna si sentono rinfrescati, dopo il bagno turco , invece più rilassati e perfino stanchi.
Tutto dipende da come viene adoperato il vapore: se si fanno passaggi piuttosto brevi di cinque, dieci minuti, ma ripetuti e intervallati da una spugnatura fredda e da un eventuale riposo, l'effetto rinfrescante e tonificante è presente quanto nella sauna, spesso anche superiore.
Naturalmente potete scegliere la tecnica di rinfresco che vi è più congeniale. Tra un passaggio e l'altro di bagno turco consigliamo comunque la spugnatura fredda magari fatta con acqua e aceto. Nel bagno turco ci si può frizionare con un guanto di crine, per stimolare ulteriormente la reazione della pelle; questa pratica è invece sconsigliata nella sauna.
Un particolare potrà interessare : mentre la sauna è controindicata in caso di raffreddore o influenza, il bagno turco può essere invece di grande aiuto; limitatevi, però ad un solo passaggio di vapore , rinunciate alla fase di rinfresco e andate immediatamente a letto dove la reazione di grande calore e l'elevata sudorazione vi aiuteranno ad eliminare tossine e vi rimetteranno in forma.
Un breve passaggio di vapore di questo genere può anche essere fatto per diversi giorni di seguito, se non siete debilitati da una forte influenza. Dovrete , insomma, regolarvi secondo il vostro senso di benessere.
IL BAGNO TURCO DA NOI , OGGI, E LA VERSIONE "CASALINGA"
Molte cliniche e stabilimenti hanno installato, e raccomandano ai loro frequentatori , vari tipi di bagni turchi o bagni di vapore: da quello complesso , a più ambienti, a quello con cabina monoposto.
Anche in casa possiamo avvalerci di questa terapia efficace e piacevole, dai mezzi più rudimentali che tutti abbiamo , fino ad un sofisticatissimo impianto da alcune migliaia di euro.
Cominciamo dal mezzo più semplice che possiamo preparare da noi , in qualsiasi casa.
Come dicevamo, aumentando la temperatura del corpo, attraverso il bagno di sudorazione, si dilatano i vasi sanguigni, il sangue circola nella pelle e negli organi in quantità maggiore sciogliendo le tossine e favorendone l'espulsione attraverso la pelle, reni e polmoni. Come una massaia usa l'acqua calda per sciogliere lo sporco del suo bucato, noi facciamo uso del vapore per sciogliere i residui tossici nel nostro corpo. Per sciacquare, cioè asportare le tossine, usiamo invece l'acqua fredda; in seguito ad ogni uso di vapore il corpo deve essere rinforzato e reso resistente attraverso il freddo.
Per "arrangiarsi" in casa, occorre una sedia o uno sgabello con il sedile a rete o con dei buchi, diverse pentole, ( almeno due) per avere sempre acqua bollente pronta, un grande lenzuolo, una grande coperta ed, eventualmente, delle erbe aromatiche da aggiungere all'acqua per il vapore.
Bisogna sedersi sulla sedia perforata, completamente svestiti e avvolgersi prima nel lenzuolo, poi nella coperta, che ci dovranno coprire dal collo fino ai piedi e toccare il suolo, per evitare una fuga di vapore. Sotto la sedia si mette una grossa pentola piena d'acqua bollente , poi si riabbassano lenzuolo e coperta. La testa può essere tenuta sotto per partecipare al vapore, oppure restare fuori, appoggiando i tessuti bene sulle spalle.
Ancor più blandi sono i vapori parziali che si possono fate alla testa , ai piedi, dalla vita in giù o ad altre parti del corpo , secondo il bisogno particolare.
Esistono diverse ditte che vendono bagni turchi per casa: i più semplici consistono in un telaio di modello leggero pieghevole e una calotta con cerniera fino a terra; ci si siede su una panchina di legno, , si chiude la cerniera e da una specie di pentola a pressione arriva un tubo con un delizioso getto di vapore, profumato secondo le essenze messe nell'acqua in precedenza.
Altre ditte offrono congegni più complessi ed evidentemente più costosi, ma con lo stesso meccanismo di azione : calotta o involucro, eventualmente di legno, sedile all'interno, produzione di vapore.
Alcune di queste attrezzature si possono comodamente installare in modo provvisorio o permanente in qualsiasi doccia o vasca da bagno. Altre ditte , invece trasformano la vostra vasca con apposite pareti e tetto e un vaporizzatore all'esterno in un grande ambiente per bagno turco. L'acqua da vaporizzare può essere addizionata con oli essenziali ( per esempio mentolo o eucalipto) oppure con erbe secche o in estratto. Infine, potete anche comperare delle cabine in tutto simili a quelle della sauna, ma attrezzate ad emettere calore umido. Dato il maggior costo dell'attrezzatura, che deve anche essere a tenuta di vapore, il prezzo di questi impianti si aggira tra i cinque e i diecimila euro! Pare che vengano molto esportati dall'Italia verso i paesi arabi.
L'ESPERIENZA DI UN HAMAM IN MAROCCO
Ecco in due parole,l'esperienza diretta di una visita a un Hamam, in questo caso appartenente alla tradizione dell'Africa del Nord:
- Cemberlitas Hamam, Vezirhan Caddesi n° 8 - Quartiere di Cemberlitas - Istanbul - http://www.cemberlitashamami.com./
- Cagaloglu Hamam - Prof. Kazim Gurkan - Cad. 34 - Quartiere di Cagaloglu - Istanbul - http://www.cagalogluhamami.com.tr/
Dobbiamo ammettere che è un fatto : il più grande mistero delle donne gli uomini non lo risolveranno mai! E questo ovviamente li fa arrabbiare. Perciò suppliscono alla mancata comprensione con definizioni "patologiche" come "pettegolezzo" , "chiacchierofobia" o "telefonite". Alle donne non rimane che una risatina di compatimento, poiché "gli uomini non sanno cosa si perdono!".
In formula concentrata, gli uomini potrebbero viverlo in un Hamam, il tipico bagno turco. Ma solo in quello dedicato alle donne, poiché pur inserito nello stesso ambiente, in quello maschile non si crea la stessa atmosfera...
Che l'Hamam favorisca il riposo e il raccoglimento si coglie soprattutto nell'area maschile: in un silenzio interrotto solo da leggeri bisbigli e mormorii, gli uomini si siedono a bordo piscina oppure giacciono sul piano di marmo, con un asciugamano in vita, affidati alle mani forti e spietate del tellak che sconquassano l'intero corpo.
C'è tuttora una legge che ostacola il desiderio di spionaggio nell'area femminile: l'accesso è consentito alla poco invidiabile, quanto mirabile , casta degli eunuchi, e per soddisfare questa curiosità c'è un prezzo troppo alto da pagare! Persino i fotografi più ambiziosi rinunciano al compimento della loro ricerca voyeristica.
Il classico Hamam è sicuramente la combinazione di salone di bellezza, parrucchiera, terapia di gruppo, terapia di coppia, pratica di massaggi, istituto di preparazione al matrimonio, pagine gialle, bar e sex-consulting più economica che si conosca ; tutto questo quando l'Hamam è femminile, mentre quello per gli uomini non è così: sembra che essi vogliano solo rilassarsi, rigenerarsi e forse essere un pò più levigati.
Le donne vogliono di più - molto di più - e lo ottengono!
I non iniziati, comunque si terrorizzerebbero al primo sguardo di un Hamam femminile, sia di Marrakesh, Marsiglia, Istanbul, Izmir, Bursa , Pamukkale o Teheran.
Al confronto, l'interno di una borsa da donna è il paradiso dell'ordine! Ma, come una borsetta, anche l'Hamam è un posto dove quelli che hanno le informazioni "giuste" si orientano senza problemi: perché conoscono le regole del presunto disordine.
In coloro che non hanno la minima idea di cosa sia un bagno turco, il sentirsi dire che al suo interno si viene strofinati, lavati , depilati, pettinati - e che per di più esso viene ritenuto ufficialmente "un luogo impuro" - può generare sospetto : immediatamente vedono crescere funghi sulle piastrelle bagnate del pavimento e colonie di batteri sorgere dalle vasche fumanti.
In un'intervista al noto musicista Hermann van Veen venne chiesto : " Chi non vorrebbe incontrare nella sauna?" . "Soprattutto i batteri" egli rispose.
Questo svela la visione occidentale dell'impuro : nell'Hamam in realtà il concetto di impurità non sta nella mancanza di igiene, bensì nella mancanza di moralità. Nella sauna può entrare chiunque, anche da solo; ma nell'Hamam ogni donna vi entrerebbe - a quanto pare - in cattiva compagnia: non importa che donna sia: sarà comunque accompagnata dal diavolo !
Questo l'ha detto Maometto, che non solo era un profeta ma anche un avvezzo conoscitore di donne: ne ha sposate ben nove, per sicurezza , dopo la morte del suo primo grande amore, poiché non era semplice sostituire la prima! Evidentemente egli si figurava le donne che frequentavano l'Hamam perse in piccanti conversazioni : infatti , definì questa istituzione un "luogo del peccato".
In questo Maometto aveva assolutamente ragione e i posteri glielo confermarono. Dal resoconto di un viaggio di un italiano del 1500 leggiamo : " Per le donne che vivevano in un harem, il bagno era un'ottima occasione per uscire nel mondo, possibilità altrimenti vietata. Alcune avevano già - per strada - diverse opportunità per combinare segreti rendez-vous, ma per loro il bagno pubblico era un momento di incontro,dove potevano avere notizie fresche e inventarsi qualche scandalo. Gli Hamam erano "i circoli privati" delle donne". Dei circoli esclusivi, la cui tassa d'iscrizione era - ed è tuttora - sotto forma di intime rivelazioni, consigli sessuali, confessioni, ed esperienze segrete e , all'occorrenza, anche fatta di carezze consolatorie, rilassanti o stimolanti.
Mentre è facile capire perché dagli uomini l'Hamam viene anche definito "il medico muto": negli Hamam maschili, infatti senza parlare troppo, gli uomini vogliono curarsi dallo stress, dai crampi, dai reumatismi.
In quello delle donne, invece , l'aspetto "medico" ha molte più sfaccettature : è vero che le donne chiacchierano molto, ma durante gli energici trattamenti della Natirs - colei che si occupa delle donne nell'Hamam - non viene proferita parola e quindi anche in questo caso la definizione di "medico muto" è azzeccata. Muto, ma non troppo a lungo : Hamam significa anche riscaldare,e qui le donne vengono "riscaldate" sotto ogni aspetto.
La musica dell'Hamam è , da sempre, un suono vellutato, intriso di chiacchiere, gridolini, risatine, bisbiglii e sospiri di fanciulle.
Mentre un tempo ci si scambiava maschere di bellezza e ricette per cerette, oggi la merce di scambio sono diete e cure per i capelli. E' proprio questo uno dei misteri delle donne : mentre gli uomini dopo due ore fissano il vuoto o parlano di automobili, le donne non esauriscono mai i loro affascinanti argomenti. Non c'è da stupirsi che le immagini di uomini nell'Hamam sono eccitanti quanto quelle di una seduta di consiglio di amministrazione... In alcuni volti si legge anche un lieve timore, non dovuto all'andamento dei titoli in borsa, bensì agli Dschinns, quegli spiriti che si trovano a proprio agio solo nel buio, tanto simile a quella mistica semioscurità tipica dell'Hamam.
Diversamente delle sedute di consiglio di amministrazione, nell'Hamam manca qualsiasi tipo di aggressività - anche se formale - essendo esso considerato un luogo sacro. Ai mussulmani è , oggi come un tempo, vietato recitare nell'Hamam versi del Corano, divieto con il quale anche le devote convivono bene. Comunque, anche se non ci fosse questa regola, le donne non avrebbero tempo per dedicarsi alla preghiera, perché i "doveri" della cosmesi - dalla riga dei capelli, alla morbidezza setosa della pianta del piede e quello che gli uomini invidiosi definiscono "chiacchiere" - le assorbono completamente.
Gli uomini e le donne occidentali, contrariamente, il primo approccio alle cure e purificazioni dell'Hamam lo trovano rilassante come una visita dal dentista. Agli uomini occidentali piacciono i massaggiatori che non fanno male, mentre le loro donne sono abituate alle estetiste che, con voce e mani delicate, non hanno nessun altra pretesa che essere gradevoli.
Ma nell'Hamam tradizionale, il contatto fisico da parte del personale è molto energico: " L'addetto ai trattamenti arriva, ti fa sdraiare sulla schiena, ti piega le ginocchia alla pancia dopodiché ti abbraccia con una forza tale da farti scrocchiare le ossa", così scriveva, ai tempi di Luigi XV, il francese Jean de Thevenot, nel suo Viaggio a Levante.
Per capire a fondo l'Hamam delle donne bisogna riconoscere che la cosa che le unisce è proprio una comune passione per la bellezza; ed è per questo che crea tra loro un profondo legame. Perché è proprio questa bellezza - fatta di pelle perfettamente liscia, morbida, profumata - che gli uomini desiderano. Questa tenera carne, priva di rugosità e docile al tatto, rappresenta da sempre l'ideale dei vecchi , nuovi ed eterni Sultani.
Se da una parte le donne si assoggettavano a questo profondo bisogno degli uomini, dall'altra li sabotavano. Perché qui , nell'Hamam, il presunto "sesso forte" viene sacrificato e sezionato e ogni velleità maschile viene finemente sminuzzata nelle sue vanità e debolezze.
Chi vuole capire l'Hamam deve anche sperimentare come gli estenuanti rituali sciolgono il corpo e anche la lingua: in una palestra i segreti tacciono, in un Hamam no. In esso si richiede un'assoluta dedizione alle procedure e ai riti.
Punti del corpo incalliti, o anche solo ruvidi, vengono considerati da una donna mussulmana come autentici peccati. Da sempre le accurate depilazioni richieste dai loro uomini vengono eseguite con paste dall'odore penetrante, al quale tuttavia si sovrappongono le esalazioni profumate di olii, essenze e rari profumi fruttati. Nell'Hamam maschile - a quel che si dice - l'odore non è così eccitante...
Quando le donne poi si toccano, si massaggiano e si strofinano , cadono le ultime inibizioni. Tutto ciò era conosciuto anche dal famoso "esperto di donne" Maometto, quando condannava l'Hamam come "covo del vizio".
In un mondo di repressione e sfruttamento sessuale, l'Hamam ha concesso la possibilità di un lavoro terapeutico, con esercizi piacevoli e nel contempo "pratici". Nel 1896 il turista Edmondo De Amicis ( che al contrario di Maometto aveva ben poca esperienza in fatto di donne) riferiva in un suo rapporto di viaggio : "Le donne hanno nell'Hamam i più focosi rapporti", e continuava, senza possibilità di fraintendimenti, che le donne nell'Hamam davano "pubbliche dimostrazioni delle loro tendenze". Come lo sapeva il buon De Amicis? Forse era lui stesso un ardito voyer, come peraltro il suo conterraneo Bassano de Zara, che non faceva alcun mistero delle sue conoscenze sull'Hamam: "E' risaputo che le donne, durante questa intimità del lavarsi e massaggiarsi, si innamorano ardentemente l'una dell'altra", e sfacciatamente sentenziava : "spesso si può vedere una donna amare un'altra donna come farebbe un uomo!".
Oggi, la funzione dell'Hamam, come luogo di giochi d'amore - anche se nulla lo vieta - non è più così necessaria, poiché le donne possono prendere piacere dal loro partner con maggior libertà. Ciò che le donna tuttora godono dell'hamam è l'atmosfera rilassata, questa naturale sensualità, questa spontanea e dolce sorellanza. Questo non è ancora del tutto comprensibile per molte donne occidentali.
Molto positiva è l'immagine che, nel 1717, viene data sulle donne nell'Hamam attraverso una lettera di una studiosa inglese lady Mary Wortley Montagu: "Erano tutte così come Dio le ha create, oppure - per farla più facile - erano nude e crude. Sia la bellezza che l'imperfezione venivano esposte agli sguardi altrui, ma non ho mai osservato il più piccolo sorriso maligno".
"Le donne ", racconta con ammirazione, " si muovevamo in quella maestosa Grazia che Milton attribuisce a tutte le madri". E ancora continua : "Quale visione , il vedere così tante donne nude nelle più svariate pose, alcune assorte in conversazione, altre elegantemente assise ed altre ancora intente nella conversazione".
Isolde von Mersi parla della cultura culinaria dell'Hamam in base a un'esperienza nell'Hamam parigino : "Le vecchie usanze culinarie sono tuttora in voga. Il motto è "pesante e dolce", riferito alla "cura all'ingrasso" per le adorabili rotondità che, nell'Hamam, sono molto apprezzate". Certo , vi sono delle frequentatrici del bagno turco che si strafogano di ogni sorta di schifezze , ma la maggior parte preferisce spiluccare i classici stuzzichini nel tepidarium.
Purtroppo, ad oggi, quest'offerta manca e ci si deve organizzare da casa. Ma non è una "cura all'ingrasso" bensì, secondo l'arte della cucina orientale, un modo fantasioso per deliziarsi e viziarsi: caffè nero come la notte, oppure tè dolce alla menta servito in graziosi bicchierini, miele turco, delizie alla rosa, pasticcini alle mandorle, fichi freschi, fette di melone maturo e uva, così come bevande di latte acido. Soltanto i "sorbetti da bere" , autentico must da centinaia d'anni, vengono ancora serviti in tutti gli Hamam tradizionali.
Julia Pardoe, che nel suo libro Le bellezze del Bosforo descrive compiutamente l'Hamam, trova positiva la combinazione tra i piaceri del bagno e il piacere del cibo : " Il centro del salone eguaglia un sontuoso bazar: venditori di confetti, sorbetti e frutta si avvicendano in modo meraviglioso". Si trattava di eunuchi, oppure di scaltri giovinastri che avevano capito come introdursi al fine di ammirare lo spettacolo femminile offerto dall'Hamam. Le donne potevano accompagnarsi con giovani virgulti, purché di giovane età e non ancora interamente "consapevoli", anche se ci si è spesso domandato quale fosse il criterio di scelta e di "inconsapevolezza". In molti bagni siriani e turchi questa usanza è tuttora in voga.
Siccome gli Hamam sono spesso riscaldati da una panetteria adiacente, si racconta che "la prova di maturità" consistesse nella domanda di quanto costasse un chilo di pane: e questo , si sa sono pochissimi gli uomini che lo sanno....
23/03/2011
Oggi vorrei parlare invece di un prodotto naturale che in passato cominciai ad utilizzare grazie al consiglio di un caro amico, il quale mi regalò un interessante testo che spiega, in maniera abbastanza chiara, l'importanza di questo prezioso dono della natura.
Tratto da L'olio di Tea Tree - Le proprietà terapeutiche di Melaleuca Alternifolia di Susan Drury Ed. Tecniche Nuove.
I SEGRETI DELLA SAUNA
Ci tengo a precisare che ciò che leggerete è tratto dal libro " Dal piacere interiore alla bellezza compiuta" una pubblicazione a cura dell'Istituto per l'Evoluzione armonica dell'Uomo ( www.ieau.it ). Da questo testo ho tratto informazioni preziose e insegnamenti indispensabili per potermi avvalere di tradizioni antiche per la salute e il benessere fisico. Mi auguro lo troverete utile e interessante.
"IL CALDO SECCO : LA SAUNA
Vi è oggi una generale tendenza verso metodi curativi che siano il più possibile dolci e naturali. All'interno di questi metodi, vi è un gruppo di particolare rilievo chiamato "i semplici". Si tratta in pratica dei rimedi più naturali in assoluto, cioè degli elementi fondamentali.
Terra , acqua, aria e fuoco sono i quattro elementi che dai tempi primordiali hanno aiutato l'uomo a vivere in armonia con sé e con l'ambiente e a guarire dai suoi eventuali malanni.
La terra viene usata ancora per fangoterapie, sabbiature e simili, ma non dobbiamo dimenticare che già il semplice contatto con il terreno è di vitale importanza e che la vita in ambienti chiusi, isolati dal terreno e dalla possibilità di scaricare l'elettrostaticità ha portato l'uomo a non pochi squilibri, per cui già il camminare scalzi su un un prato o in spiaggia può, al giorno d'oggi, essere considerato come una forma di terapia.
L'acqua viene adoperata in idroterapia e, in forme più specifiche, in talassoterapia e nelle terapie termali. Da sola o in combinazione con altri fattori, essa può diventare uno stimolo salutare e guaritore , secondo le modalità usate ( per esempio temperatura, parte del corpo trattato, eccetera).
L'aria è un altro elemento talmente indispensabile alla vita talmente quotidiano che a prima vista non lo considereremmo come mezzo per guarire. Eppure i luoghi per un soggiorno terapeutico vengono scelti soprattutto in base al clima e all'aria pura e balsamica. In Oriente il pranayama, cioè l'arte del respiro, è conosciuto da millenni, ma anche in Occidente le scuole e le cliniche dove si insegna il respiro terapeutico stanno aumentando di numero.
Le virtu' dell'elemento fuoco sono apprezzate universalmente : il calore è avvertito come piacevole e benefico da chiunque soffra di dolori articolari, di contrazioni muscolari, di crampi o di altri simili malanni. E l'elioterapia, l'esposizione al sole, non è che un'altra forma per godere dei benefici dell'elemento fuoco.
La medicina cinese considera fondamentale un quinto elemento , e cioè il legno. Senza entrare nei dettagli sulle basi filosofiche di questa medicina, possiamo comunque affermare che :
LA PRATICA DELLA SAUNA RIUNISCE IN SE' L'USO DI TUTTI GLI ELEMENTI.
E forse da ciò dipende la sua straordinaria efficacia come metodo di prevenzione e come terapia. La sauna è basata sull'uso degli elementi, è quindi la medicina più naturale che esista ed è l'unica tecnica che impieghi tutti gli elementi contemporaneamente.
UN MODO PER CONOSCERE SE STESSI
La sauna ci aiuta a capire le nostre esigenze e le reazioni dell'organismo ( che sono del tutto individuali) agli stimoli dell'ambiente; ci aiuta ad imparare a conoscerci sempre meglio e quindi a gestire in prima persona la nostra salute.
Questo, naturalmente, non vuole essere un invito a curarsi da soli in ogni frangente. Tuttavia, si riscontra sempre più spesso una certa estraneità delle persone nei confronti del proprio corpo, come se la cura fosse esclusivamente di competenza dei medici, dietologi , strutture pubbliche....
Assumersi la responsabilità della propria salute significa innanzitutto saper riconoscere le proprie esigenze, comprendere ad esempio la nostra reazione a uno stimolo causato dal calore o dalla temperatura bassa, dall'ambiente umido o secco, nei vari momenti della giornata e a seconda che questo stimolo sia breve o prolungato.
Le risposte fisiologiche a questi stimoli , infatti, non sono per nulla uguali in tutte le persone, e la classificazione non avviene neppure in base all'età o al sesso, al fatto di essere "sani" o "malati", ma piuttosto secondo il temperamento, il tipo morfologico (chi ama il caldo e teme il freddo, e viceversa) o le prevalenze endocrine.
Questo capitolo non è quindi un vademecum che spiega "come si fa la sauna". Anzi, la sauna ideale non esiste, ma essa va sempre adattata alle esigenze individuali, e solo in tal caso può essere davvero di beneficio per tutti.
Questi brevi paragrafi non sono che indicazioni utili per trovare la vostra strada per godere al meglio dei benefici della sauna.
L'ARTE DI SUDARE ATTRAVERSO I SECOLI
In tutte le epoche storiche e nelle varie culture nonchè in luoghi geografici assai diversi, l'uomo ha compreso il valore terapeutico del...sudore, o meglio di una buona sudata. Lo dimostrano i ritrovamenti archeologici e gli scritti che ci sono stati tramandati.
Tra le prescrizioni elaborate dal medico greco Ippocrate di Cos ( 460377 aC) ve ne sono numerose sui modi di provocare la sudorazione.
Gli indu' usano avvolgersi in bianche coperte di lana ed esporsi così al calore del sole per provocare una sudorazione purificatrice : la medicina ayurvedica consiglia i bagni di vapore nel trattamento di numerose malattie nonchè come mezzo per conservare la salute.
In Cina , sotto la dinastia Han, il palazzo imperiale possedeva "un tempio dalla camera calda" e "un tempio del limpido e freddo": l'alternanza salutare suggerita anche dalla pratica della sauna.
Gli aztechi usavano capanne sudatorie o temazcalli, gli Indiani d'America adoperavano tende con forme particolari e anche gli Sciiti della Russia meridionale costruivano tende sudatorie di feltro, come lo storico greco Erodoto narra intorno al 450 aC.
Pare che le ninfe della maga Circe cospargessero Ulisse di acqua calda e fredda prima di profumarlo.
Lo storico romano Tacito (55-120 d.C.) invece riferisce che presso i popoli germanici si faceva uso di caverne naturali, che si riempivano di vapore quando sui sassi - prima resi roventi - si versava dell'acqua.
Nei paesi Arabi si frequentano da secoli delle sontuose costruzioni con locali a diversa temperatura e diverso tasso d'umidità, i famosi bagni turchi.
I Greci, e soprattutto i Romani, conoscevano probabilmente meglio di noi i benefici ottenuti dal passaggio attraverso ambienti a temperature variabili ; infatti le nostre ricostruzioni del tepidarium sono tuttora incomplete, anche se di grande interesse, e persino il calidarium e il frigidarium probabilmente serbano ancora degli aspetti sconosciuti.
Come abbiamo già visto, il Medioevo è stato meno "buio" nelle abitudini igieniche di quanto si è portati a credere. I bagni ad aria calda ( magari adibiti in altri momenti all'essiccamento della frutta) erano assai diffusi, e spesso i frequentatori potevano ricorrere anche ai servigi di massaggiatori o massaggiatrici per salutari frizioni.
Sotto Luigi XIV di Francia vi è un tentativo di riabilitare il bagno a vapore con l'invenzione di una "macchina", una cabina individuale con un lettino, sul quale ci si stendeva lasciando fuori la testa , per esporre il corpo a vapori arricchiti da decotti di erbe.
Le origini storiche della sauna finlandese, oggi amata e praticata in tutto il mondo, non sono del tutto certe. Essa comunque si distingue a causa di diversi particolari dalla maggior parte degli altri bagni ad aria calda in uso altrove.
Si nota inoltre una variazione nelle motivazioni, attraverso i secoli : in passato la pratica dei bagni d'acqua e bagni d'aria era soprattutto seguita a causa di prescrizioni religiose o rituali di purificazione o iniziazione. In seguito, questo aspetto è stato man mano sostituito da ragioni terapeutiche o igieniche e , ai tempi nostri, da un generale desiderio di un maggiore benessere o prestanza fisica, chiamati anche fitness.
Una svolta , nella storia moderna della sauna, è stata infatti imposta dai risultati sportivi finlandesi in occasione di diverse olimpiadi. Atleti di altre nazioni hanno voluto sperimentare il loro segreto, cioè l'uso regolare della sauna. Così attraverso le palestre, le saune sono giunte dapprima negli istituti di estetica, poi negli alberghi di lusso, e finalmente, negli ultimi anni, nelle nostre case.
Anche se siamo per ora lontani dagli standard della Finlandia, dove si conta una sauna per ogni quattro abitanti, e dove la maggior parte delle saune è privata, noi stiamo velocemente recuperando terreno, e forse non è lontano il giorno in cui avere in casa una sauna, magari di dimensioni minuscole, sarà normale come lo è oggi il disporre di docce o di una vasca con idromassaggio.
Ma prima di allora si dovranno ancora sfatare molti miti, credenze e fraintendimenti relativi alla sauna ( che persistono spesso a causa di immagini proposte da film o serial televisivi...) e purtroppo anche a causa di una generale disinformazione tra chi dovrebbe invece indirizzare verso una corretta igiene di vita e verso le più idonee norme di prevenzione. Nella stessa classe medica si riscontrano frequenti titubanze, date appunto dalla scarsa conoscenza dell'uso e degli effetti fisiologici della sauna.
TEMPERATURA E UMIDITA'
Sostanzialmente occorre distinguere tra i bagni d'aria calda di tipo asciutto e quelli di tipo umido. Ovviamente, tra i due estremi vi sono numerose sfumature.
Da una parte troviamo le saune di tipo finlandese ad aria calda molto secca e che possono raggiungere temperature fino a 90, 100 o 110° C, anche se non è affatto necessario ( o forse neanche consigliabile ) arrivare a questi estremi.
Dall'altra parte troviamo i cosiddetti bagni turchi o "bagni a vapore", a temperature molto più moderate, tra i 45 e i 55° C, ma con tassi d'umidità tali da rendere quasi fumose le sale adibite a questo uso.
I materiali usati per la costruzione dei due tipi di bagno d'aria calda sono , di conseguenza, assai diversi : il legno viene impiegato per i bagni ad aria secca, i materiali impermeabili e lavabili (piastrelle e simili) per i bagni a vapore.
Non è affatto casuale che nei paesi a clima freddo si sia diffuso soprattutto il tipo ad aria secca, mentre nel bacino del Mediterraneo e in altri paesi caldi si preferiscano temperature moderate e ad un maggior tasso di umidità. Chi vive nella fascia climatica moderata dovrebbe sperimentare entrambi i generi; probabilmente si orienterà verso la sauna secca in inverno e verso il bagno a vapore nei mesi caldi...
LA SAUNA OGGI E I SUOI EFFETTI FISIOLOGICI
Per ora non distingueremo tra i vari tassi di umidità, ma considereremo l'uso generale dell'aria calda. Esaminiamo anzitutto che cosa succede nel nostro organismo nel momento in cui entriamo in una sauna e nelle ore successive.
IL SISTEMA DI TERMOREGOLAZIONE
L'aspetto più conosciuto della sauna è il calore : all'interno della cabina si raggiunge una temperatura alla quale difficilmente riusciremmo a resistere in qualunque altra condizione, tuttavia in questo ambiente avvertiamo una sensazione piacevole e benefica.
Il nostro organismo deve adattarsi a questa nuova condizione : gli organi interni non sopportano temperature superiori ai 42° C circa.
Ciò comporta l'entrata in funzione del sistema di termoregolazione : i pori della pelle si dilatano per disperdere il più velocemente possibile il calore verso l'esterno, e il corpo inizia a sudare poiché l'evaporazione dell'acqua abbassa la temperatura e salvaguarda l'equilibrio all'interno.
Durante il successivo passaggio ( all'uscita dalla sauna, il bagno d'aria e la piscina, o la doccia, o altre tecniche) l'organismo è costretto ad adattarsi nuovamente, e in tempi brevi a un ambiente più freddo, per cui la pelle e i capillari sanguigni si restringono per evitare la dispersione di calore verso l'esterno.
I vari passaggi dal caldo al freddo, e viceversa, costituiscono un vero e proprio allenamento del nostro sistema di termo regolazione, solitamente poco efficiente a causa delle nostre condizioni di vita; in effetti trascorriamo molto tempo in ambienti chiusi, e con troppi indumenti addosso.
Questo indebolimento del sistema termoregolatore equivale a un abbassamento delle difese immunitarie che ci espone maggiormente a malattie stagionali e infettive come il raffreddore, l'influenza, la bronchite, la sinusite e altre ancora. Le stesse meteoropatie, cioè i disturbi causati dalle variazioni meteorologiche ( cefalee, vertigini, problemi circolatori , bassa pressione arteriosa, dolori articolari, nervosismo o depressione), possono essere favorevolmente condizionate migliorando il sistema di termoregolazione. Quindi non solo chi è freddoloso, o chi è particolarmente soggetto a vampate di calore ( legate, per esempio, al climaterio) trae beneficio dalla pratica della sauna, ma in generale tutti coloro che sono soggetti ad infezioni o a disturbi causati dal variare delle condizioni climatiche.
La cosiddetta "ipertermia" , inoltre provoca una sorta di "febbre artificiale". chiamata anche "febbre terapeutica" a causa dei suoi effetti benefici sulla salute. Infatti , questo temporaneo rialzo della temperatura corporea di un paio di gradi ( in caso di passaggi prolungati fino a te gradi) accelera i processi vitali di circa il 10 per cento, favorisce il metabolismo ( il ricambio può aumentare fino al 40 per cento in certi momenti) e soprattutto i meccanismi rigenerativi e difensivi.
La sauna rinforza il cuore e la circolazione sanguigna. Lo sanno bene gli sportivi che inseriscono questa pratica nel loro programma d'allenamento, anche se si tratta di un allenamento "passivo" che non richiede sforzi muscolari.
Comunque, sotto il profilo dell'allenamento cardiocircolatorio, una visita in sauna può essere paragonata a una corsa campestre di circa quaranta minuti.
Persino gli sportivi più attivi a volte apprezzano questo modo rilassante di aumentare la propria prestazione ( per non parlare degli altri vantaggi per i muscoli e le ossa come vedremo tra poco) ; ma questo particolare rende la sauna anche una palestra ideale per chi ha - o ha avuto - problemi cardiaci o circolatori.
Molti ex infartuati frequentano regolarmente la sauna, su suggerimento del loro medico ( in genero però non prima di due o tre mesi dopo l'evento), mentre le controindicazioni sono davvero poche.
E' opportuno osservare che il ritmo cardiaco accelera spontaneamente, in un ambiente caldo, a 100-110 pulsazioni al minuto nel giro di cinque o sei minuti. Contemporaneamente l battito diventa più profondo , e ciò è davvero auspicabile per rinforzare il muscolo cardiaco. Il fenomeno può essere accentuato attraverso una respirazione cosciente.
Respirazione e battito cardiaco sono infatti intimamente legati fra loro, e quando, con un piccolo gesto volontario ma non forzato, si rende la respirazione più lenta e più profonda, il battito cardiaco vi si adegua nel giro di pochi secondi.
Un ulteriore fattore di allenamento per il sistema circolatorio è dato dall'alternanza di temperature diverse durante i vari passaggi.
Soprattutto i capillari, nonché le arterie e le vene superficiali, vengono indotti a dilatarsi e a chiudersi entro brevi intervalli di tempo, rimanendo così elastici ed efficienti. ( Per alcune categorie di persone come vedremo fra poco, questo tipo di allenamento sarà promosso in modo blando attraverso trattamenti freddi più delicati.)
Persino in caso di angina pectoris si è osservata una vasodilatazione delle coronarie considerata molto benefica.
UNA PULIZIA PROFONDA
Fare la sauna equivale anche a un rito igienico e cosmetico di grande rilievo.
Di norma, si entra nella sauna dopo una doccia accurata. In molti Paesi, nelle saune e bagni turchi pubblici, vi sono addirittura delle persone che hanno il compito specifico di spazzolare e strofinare energicamente le persone che si apprestano ad accedere alla sauna. La circolazione viene così ravvivata, la pelle è maggiormente predisposta per una pulizia profonda. Infatti il sudore non è soltanto acqua salata; esso trasporta anche scorie e tossine e le espelle attraverso i pori della pelle.
La carnagione di chi frequenta regolarmente la sauna è in fatti particolarmente luminosa e fresca, e ciò grazie sia alla buona circolazione sanguigna, sia alla pulizia profonda operata in questo ambiente.
LA PRESSIONE SANGUIGNA
La pressione sanguigna è uno degli argomenti ( negativi ) preferiti da coloro che non conoscono gli effetti benefici della sauna.
Bisogna osservare innanzitutto che esistono non pochi pregiudizi su ciò che è da considerare la norma o la situazione ideale, per cui vi sono persone con una pressione sanguigna ottimale per la loro età e il loro peso corporeo che invece sono convinte di avere la pressione bassa.
In ogni caso , la sauna è un eccellente mezzo per migliorare la circolazione e in particolare la pressione del sangue.
Anche se la reazione individuale al calore può presentare delle differenziazioni, si può comunque constatare in tutti i casi un miglioramento della situazione generale.
Più in particolare, si può dire che alcune persone reagiscono con un leggero rialzo della pressione sistolica all'entrata in sauna, altre con un lieve abbassamento ( variazioni da 10 a 20 mmHg), mentre la maggior parte delle persone resta pressoché invariata, anche nel momento della gittata di vapore.
Soprattutto le persone con pressione arteriosa alta, intorno a 170-180 mmHg, sopportano benissimo la sauna e presentano solitamente un abbassamento dei valori ala fine dei due passaggi e un miglioramento generale con il passare del tempo, mentre le persone che tendenzialmente hanno la pressione bassa riscontrano una tendenza al rialzo e un miglioramento dei loro eventuali disturbi legati all'ipotensione.
Tuttavia , in ambedue i casi dovrebbe essere osservato un accorgimento : evitare di sostare in sauna in piedi e preferire la posizione sdraiata a quella seduta in caso di ipertensione, mentre gli ipotesi, dopo qualche minuto di posizione supina, possono eventualmente preferire la posizione seduta.
In ogni caso , al momento di lasciare la sauna, bisogna alzarsi molto lentamente, mettendosi prima i n posizione seduta, poi in stazione eretta, lasciando il locale con movimenti molto lenti.
Vi sono comunque alcune persone la cui pressione è soggetta a forti variazioni dovute a fattori emotivi e nervosi. In questi casi, la sauna è consigliabile solo in quei momenti in cui essi si sentono soggettivamente pronti.
Chi ha la pressione arteriosa sistolica molto elevata dovrà inoltre limitare i trattamenti freddi evitando, all'uscita, di immergersi nella vasca di acqua fredda.
Gli ipertesi, prima di entrare nella cabina della sauna, praticheranno con particolare scrupolo i pediluvi caldi poiché essi contribuiscono ad abbassare la pressione sanguigna nel caso in cui fosse elevata in modo anomalo.
La pressione diastolica subisce lievi alterazioni, similmente a quella sistolica. Essa può salire, restare invariata o anche scendere, ma quel che è di particolare interesse è che l'ampiezza, il divario tra pressione sistolica e diastolica si amplifica, soprattutto quando si rimane sdraiati; ciò conferma, una volta di più, l'effetto benefico della sauna come elemento allenatore della circolazione.
Durante la sauna, l'elettrocardiogramma non segnala importanti variazioni; esse sono comunque paragonabili a quella di un blando allenamento sportivo.
Durante la sauna stessa prevale in generale il sistema vegetativo simpatico, mentre nella fase di riposo successivo si manifesta la vagotonia.
Questo particolare induce numerosi terapeuti a consigliare questa pratica per la riabilitazione dopo problemi alle coronarie.
IL SISTEMA NEUROVEGETATIVO ED ENDOCRINO
Le varie temperature dell'aria e dell'acqua provocano profonde reazioni alle ghiandole e inducono di conseguenza variazioni nella produzione ormonale.
Ecco alcuni esempi di effetti passeggeri m benefici in quanto stimoli attivanti, che si possono verificare durante le fasi della sauna :
- l'acqua fredda stimola l'attività delle ghiandole surrenali;
- le variazioni estreme di temperatura stimolano l'ipofisi e la produzione di acetilcolina ( ATCH);
- come conseguenza di una "reazione a catena" vengono liberati ormoni come il cortisolo , l'aldosterone ed estrogeni che a loro volta determinano reazioni come l'aumento del tono muscolare, la variazione del ritmo cardiaco, l'utilizzo delle riserve di glicogeno e il consumo di calorie.
Ancora una volta dovrete osservare la vostra risposta agli stimoli termici ( se , per esempio , vi sono preferenze o maggiori tolleranze verso il caldo o il freddo) e tener conto di queste predisposizioni per non fare violenza al vostro organismo.
Con il tempo vi abituerete a sopportare sempre meglio anche quelle temperature o quegli sbalzi di temperatura che prima sembravano poco gradevoli.
L'APPARATO RESPIRATORIO
L'aria calda ha un effetto rapido e profondo sulle vie respiratorie. Si riscontra un riscaldamento delle mucose, soprattutto nelle vie respiratorie superiori , e una migliore circolazione sanguigna, quindi un'attivazione della loro funzionalità.
Di grande importanza è l'effetto distensivo del calore sulla mucosa liscia dei bronchi e la dilatazione delle vie respiratorie. Si riesce automaticamente a respirare in modo più profondo e , come ulteriore conseguenza, si ottiene il rilassamento di tutta la muscolatura coinvolta in quest'operazione.
La respirazione più profonda riesce a normalizzare persino gli spasmi dei muscoli respiratori ( per esempio nei casi di asma). Ovviamente per ottenere benefici duraturi si dovrà frequentare con costanza la sauna, almeno per un certo periodo. Respirare meglio significa anche ossigenarsi meglio; è interessante notare che i frequentatori della sauna migliorano in genere la loro capacità respiratoria, anche nella vita di tutti i giorni.
Se l'aria della sauna e l'aria fredda esterna sono estremamente secche, si può verificare una lieve e momentanea irritazione dei bronchi che si manifesta con dei piccoli colpi di tosse. In questo caso basta versare un pò d'acqua sulle pietre roventi.
Ricordiamo lo stretto legame fra respirazione e battito cardiaco e l'utilità di respirare in modo consapevole e armonioso, soprattutto mentre ci si espone al calore della sauna. Basta "ascoltare" il proprio respiro perché questi si faccia più lento e più profondo, con un effetto distensivo per fisico e psiche.
Per ottenere un effetto piacevole e benefico, all'acqua nel secchio si possono aggiungere alcune gocce di oli essenziali, di eucalipto o di pino, per esempio. Si diffonde così un profumo molto gradevole , e l'effetto lenitivo sulle vie aeree viene considerevolmente aumentato.
I popoli nordici ottengono un effetto simile immergendo rami freschi di betulla nel secchio d'acqua: chi avesse occasione di raccogliere qualche ramo tenero durante una passeggiata primaverile potrebbe fare un tentativo.
PSICHE E DINTORNI
Gli effetti psicologici della sauna sono numerosi e di grande importanza. Non bisogna tuttavia dimenticare che questi effetto non sono uguali per tutti , infatti le reazioni individuali sono differenti; inoltre anche il momento della giornata ( o la stagione dell'anno ) gioca un ruolo assai importante.
Quindi per godere al meglio di questa pratica, anche per i suoi benefici sulla psiche, osservate le vostre reazioni e scegliete di conseguenza il momento più adatto.
Uno degli effetti più apprezzati della sauna è quello rilassante e distensivo. Già il fatto di "staccare" e di concedersi un'oretta tutta per sé costituisce un fatto positivo e forse insolito, soprattutto per chi ha una giornata densa di impegni.
La stessa atmosfera ovattata e il calore che induce a distendersi e a "lasciarsi andare" sono estremamente rilassanti. Un effetto quindi non solo fisico, ma globale, i cui benefici si avvertono ancora per ore e spesso persino nei giorni successivi, appunto perché si sono "ricaricate le batterie".
Pertanto si dovrebbe evitare tutto ciò che può turbare questa atmosfera di relax. Sono severamente vietati la radio, il giornale, il telefono cellulare, ma anche al conversazione animata, durante la sauna stessa o negli intervalli tra un passaggio e l'altro.
Per altre persone, o in altri orari, può prevalere l'effetto tonificante o addirittura euforizzante. E' bene tenerne conto per non passare delle ore insonni. Spesso persone tendenti alla depressione o alla malinconia traggono benefici dalla sauna. Si tratta comunque di esperienze del tutto soggettive, che vanno sperimentate, magari insieme ad altre persone già esperte.
Un caso particolare è quello della claustrofobia. Chi non sopporta di trovarsi in ambienti chiusi o angusti può scegliere una sauna particolarmente spaziosa , oppure una sauna con una grande porta di vetro che offre un'ampia visione dell'ambiente circostante, o ancora una mini-sauna per una sola persona che consente di lasciare fuori la testa.
Ecco alcuni degli effetti positivi a livello psicologico registrati più frequentemente :
- le sensazioni piacevoli in generale ( ii profumo di legno e essenze, il calore, il contatto con le superfici di legno , il ritrovamento della propria corporeità, eccetera);
- l'occasione di ritrovarsi con gli amici;
- il rilassamento psicofisico;
- la diminuzione di ansia e aggressività;
- l'aumento dell'efficacia psico fisica e della capacità d concentrazione;
- il senso di energia e di euforia.
I MUSCOLI E LE OSSA
I dolori reumatici, l'artrite e l'artrosi costituiscono un gravissimo problema individuale e sociale; la percentuale di giornate di lavoro perse a causa di questi disturbi è altissima, per non parlare della sofferenza soggettiva e della diminuzione della qualità della vita.
Il trattamento termico ( cioè con il calore) continua a essere largamente prescritto in questi casi, nonostante la diffusa mentalità tendente alla somministrazione di farmaci. La sauna occupa un posto privilegiato tra questi trattamenti in quanto aumenta il senso di benessere soggettivo e migliora il quadro generale, e ciò per diversi motivi, proprio perché la sua azione è "a vasto raggio".
E' di particolare importanza l'effetto lenitivo e rilassante del calore. Inoltre, la migliorata situazione circolatoria favorisce i processi di guarigione. Persino le vecchie ferite rispondono in modo positivo a questo trattamento. La migliorata funzionalità corticosurrenale dà ulteriore contributo in casi acuti.
Se una persona affetta da reumatismi o da artrosi avverte un aumento dei dolori, durante e dopo la sauna, ciò indica che, nel suo caso, il calore era troppo forte oppure la permanenza era eccessiva, quindi si dovranno moderare i passaggi.
Anche i trattamenti con il freddo sono in genere poco graditi da chi soffre di dolori articolari. Del resto non è indispensabile ricorrere a variazioni estreme : in questi casi è sufficiente una doccia appena tiepida o, meglio ancora, una spugnatura energica. Capita spesso che le contrazioni muscolari o i dolori reumatici facciano istintivamente desiderare una sauna. Attenzione però: non si va in sauna per "riscaldarsi", o meglio non si dovrebbe entrare in questo luogo infreddoliti, magari con mani e piedi gelati. In questo caso, l'effetto benefico e lenitivo tarderebbe molto a manifestarsi perché almeno tutto il primo pomeriggio sarebbe necessario per preriscaldare la superficie corporea, e l'azione in profondità subentrerebbe in modo tardivo.
Pertanto , eseguite sempre una doccia e/o un pediluvio caldo rima della sauna per entrarvi con il corpo e - soprattutto - con i piedi e le mani ben caldi.
SAUNA E SESSO
Un altro luogo comune da sfatare è quello che considera la sauna un luogo di incontri ambigui e promiscui. La responsabilità di questo mito è da attribuire a certi film di stampo americano che danno un'idea completamente falsa di questo ambiente. Chi ha frequentato questi luoghi sa benissimo che il calore concilia il rilassamento e non favorisce certo l'arte amatoria, che anzi potrebbe rivelarsi assai pericolosa in queste condizioni : sarebbe un poco come fare la maratona sotto il sole di luglio, ma vestiti di pesanti maglioni e carichi di grossi pesi...
In altri Paesi, frequentare la sauna con i propri familiari o con gli amici è considerato perfettamente normale, proprio perché la malizia è completamente assente.
Chi però non riesce ad accettare quest'idea dovrebbe prenotare la sauna per sé da solo o frequentarla con una sola persona di sua fiducia : in questo ambiente ci si deve sentire completamente a proprio agio, quindi sarebbe controproducente, soprattutto le prime volte,imporsi delle situazioni che si vivono come imbarazzanti.
CHI PUO' E CHI DOVREBBE PRATICARE LA SAUNA
Abbiamo appena visto che cosa succede all'interno del nostro organismo quando frequentiamo la sauna. Ciò dovrebbe avere già eliminato molti dubbi e pregiudizi.
Quindi in generale possiamo dire che la sauna può essere utilizzata quasi da tutti ; Le controindicazioni sono davvero poche, e peraltro abbastanza relative; spesso infatti basta limitare la temperatura o le sue variazioni, oppure è sufficiente applicare qualche piccolo accorgimento per rendere questa pratica perfettamente tollerabile.
Osservando le abitudini di altri paesi possiamo constatare che l sana è frequentata altrove come lo sono da noi la vasca da bagno e la doccia, con la stessa naturalezza e quasi con la medesima frequenza , e senza limiti di età.
In Finlandia si usava persino partorire in sauna : l'ambiente perfettamente sterile era il luogo ideale, e il tepore rilassante rendeva più tollerabili le doglie.
PER LE DONNE
In linea di massima, non vi sono dei limiti alla frequenza della sauna. la sindrome premestruale per esempio può essere beneficamente influenzata frequentando questo luogo, e così pure eventuali crampi o dolori premestruali. se invece il ciclo mestruale fosse particolarmente abbondante può essere consigliabile attendere la diminuzione del flusso. In ogni caso , bisogna evitare l'uso di assorbenti o tamponi perché essi potrebbero creare degli scompensi termici.
Dipende dalla reazione e dalla sensibilità individuale se in "quei giorni" si vorrà fare la doccia fredda oppure ricorrere a trattamenti più attenuati come le spugnature o la doccia tiepida.
In Finlandia, al quasi totalità delle donne in gravidanza continua a frequentare la sauna, almeno una volta la settimana. I benefici effetti sono numerosi: come durante la SPM ( sindrome premestruale) , si impedisce la ritenzione eccessiva d'acqua nei tessuti con la formazione di edemi, si migliora la circolazione e si previene la formazione di vene varicose. Inoltre, il tono generale e l'azione disintossicante non possono che favorire madre e nascituro: in gravidanza, durante il parto e dopo.
A PARTIRE DA QUALE ETA' ?
Sempre in Finlandia, persino i neonati vengono portati in sauna, anche se per permanenze molto brevi e magari a temperature moderate.
Per noi questa usanza può sembrare eccessiva e la tendenza generale è di attendere "l'età della ragione", perché a volte i bambini possono sembrare restii a questa pratica. Infatti, il loro temperamento li porta facilmente a muoversi, a giocare, a schiamazzare, mentre gli altri frequentatori desiderano stare tranquilli. Forse i piccoli non dovrebbero essere portati in saune pubbliche dove possono disturbare gli altri e mettere in imbarazzo i genitori. Lasciati invece liberi di scegliere se entrare in sauna o meno e per quanto tempo, essi potranno vivere questo momento come un diversivo piacevole, quasi come un premio, come un "momento di vita da adulti".
I bambini sotto i dieci - dodici anni non dovrebbero frequentare saune senza la presenza di un adulto che vigili che non si facciano male inavvertitamente e che non disturbino gli altri frequentatori.Un momento di particolare piacere è quello immediatamente dopo un passaggio in sauna: il contatto con l'acqua fredda viene solitamente vissuto come un grande divertimento, e soprattutto i bambini gracili dovrebbero essere incoraggiati a questo contatto salutare.
L'organismo dei bambini, specie sopra i tre anni , è molto adattabile e trae enorme beneficio dalla sauna, come prevenzione contro le infezioni e le malattie stagionali.
I bambini che temono il freddo e che magari si ritraggono anche dal calore non hanno un sistema di termo regolazione così ben funzionante come sarebbe normale e auspicabile alla loro età; saranno per l'appunto quegli stessi bambini che soffrono spesso di malattie infettive e che magari hanno anche altri problemi: di salute, di socialità , o a scuola. La sauna sarà benefica soprattutto per loro, anche se ci vorrà molta pazienza per fargliela apprezzare, e con passi molto graduali. Solitamente, solo a partire dai cinque sei anni i bambini riescono ad osservare e apprezzare le reazioni del proprio organismo e quindi a godere in pieno la sauna. Fino a quel momento toccherà a noi comprendere che la loro sensibilità è diversa e che quindi esse "vivono"questa esperienza in modo differente da noi. Anche molti bambini "difficili", da quelli troppo introversi a quelli irrequieti e aggressivi, migliorano notevolmente con questa pratica.
Non temete iniziali resistenze, ma abituate i piccoli con pazienza e gradualità. Date loro l'occasione di provare più volte, di ritirarsi anche prima del previsto, e di condividere con altri bambini questa esperienza.
NON E' MAI TARDI...
Presso le popolazioni che praticano la sauna abitualmente si segnala un numero particolarmente elevato di persone longeve, che solitamente frequentano questi ambienti (o il bagno turco) fino a tardissima età. Certamente per loro non si pone alcun problema in quanto essi sono abituati a questo sano rito, e anzi ne sentirebbero la mancanza se dovessero interromperlo.
La situazione può presentarsi un poco più delicata se una persona di una certa età decide di accostarsi per la prima volta a questa pratica. I medici che sostengono che solo le persone in perfetta salute possono affrontare quest'esperienza probabilmente hanno conoscenze piuttosto limitate su questo argomento e comunque non conoscono appieno i molteplici benefici di questa terapia anche nei confronti delle persone anziane.
In linea di massima non vi sono controindicazioni per il semplice fattore "età". Tuttavia , poiché possiamo trovarci di fronte a un numero maggiore di problemi di salute e comunque il meccanismo di termoregolazione è probabilmente meno efficiente, è prudente applicare alcune norme, utili del resto a qualunque neofita della sauna.
Così , si inizierà con molta gradualità, sia per quanto riguarda la temperatura , sia per il tempo di permanenza , nonché le applicazioni fredde che saranno probabilmente di tipo blando anche inseguito.
E' importante che chi frequenta la sauna si senta da una parte rassicurato sui suoi effetti fisiologici,e che dall'altra sia in grado di osservarsi e regolarsi secondo la propria sensibilità.
Sarebbe comunque un errore rinunciare al beneficio del passaggio "freddo": si perderebbero l'allenamento cardiocircolatorio, il rinforzamento del sistema immunitario, la tonificazione della pelle e dei tessuti e addirittura la sauna potrebbe risultare debilitante piuttosto che rinfrescante. La persona anziana dovrebbe però avere più tempo a disposizione e soprattutto riposare a volontà tra un passaggio e l'altro e alla fine. Spesso, inoltre, le persone anziane hanno l'abitudine di bere poco. Quando si fa la sauna, invece , è estremamente importante rimpiazzare i liquidi persi con la sudorazione.
CHI NON DOVREBBE FARE LA SAUNA
Le controindicazioni assolute sono davvero pochissime. Più che altro vi possono essere dei momenti in cui è assolutamente sconsigliato fare la sauna.
E' sconsigliabile quando c'è un'infezione in atto. In presenza di un'influenza o di uno stato febbrile non si dovrebbe andare in sauna in quanto viene richiesto uno sforzo eccessivo all'organismo, già impegnato a combattere l'infezione; né si avrebbe alcun beneficio.
Verso la fine di un'influenza, quando oramai la febbre è cessata, si può accelerare il processo di guarigione e di disintossicazione con la sauna, osservando però attentamente le proprie reazioni.
Anche le ferite aperte di una certa entità non devono essere esposte al calore, poiché vi potrebbe essere il rischio di emorragie.
Stato di ebbrezza, pasti molto abbondanti e indigestione sono altre controindicazioni temporanee.
La quasi totalità degli incidenti, anche gravi, verificatisi durante o dopo la sauna ( parliamo di Paesi dei quali abbiamo a disposizione una statistica) è attribuibile al consumo di alcol, prima o anche durante la sauna. Inoltre, una digestione impegnativa richiama un notevole afflusso di sangue verso gli organi interni, che non dovrebbe venire interrotto. Chi si sente indisposto a causa di una congestione o di un'indigestione non sentirà solitamente alcun desiderio di recarsi in sauna, e ciò corrisponde a un sano istinto.
In caso di debolezza generale si può praticare la sauna se si sente il desiderio, ma con prudenza e moderazione, interrompendo se si avverte un senso di affaticamento. Per quanto riguarda le malattie cutanee bisogna consultare il medico. Comunque, per riguardo verso gli altri può essere preferibile seguire questa pratica solo a casa propria,anche se non si tratta di disturbi contagiosi, Per le malattie veneree valgono le stesse regole.
La sauna è assolutamente vietata in caso di :
- pace maker
- insufficienza cardiaca decompensata; cardiopatia degenerativa con angina pectoris ;
- cardiopatie di tipo infiammatorio in atto ( pericardite, miocardite , endocardite) ;
- tubercolosi;
- epilessia.
ATTENZIONI PARTICOLARI IN ALCUNI CASI
In presenza di alcuni disturbi bisogna prestare una certa attenzione e osservare alcune precauzioni.
Diabete
Il rialzo della temperatura corporea o ipertermia porta a variazioni del livello glicemico ( zucchero nel sangue) in tutti. Ciò può preoccupare chi soffre di diabete, ma bisogna tener presente che la sauna ha un ottimo effetto equilibratore, se praticata con costanza. Si dovranno però osservare alcune precauzioni, soprattutto nei primi tempi:
- passaggi brevi;
- temperature non molto elevate ( 70-75°C);
- trattamenti freddi moderati (doccia tiepida e spugnature);
- il riposo è d'obbligo tra i passaggi e alla fine.
Disturbi renali
Chi soffre di un certo tipo di disturbi ama il caldo più di altre persone. I problemi renali sono fra quelli che richiedono il calore e che temono invece il freddo, soprattutto umido. Il calore, infatti , stimola la funzione renale. Non si dovrebbe rinunciare alla fase di rinfresco, ma il contatto con l'acqua fredda sarà molto mitigato. L'ideale sono le spugnature, dopo le quali bisogna avvolgersi immediatamente in un accappatoio o in calde coperte.
Non solo i reni devono essere protetti dal freddo, ma anche i piedi, importanti zone di riflesso. Riscaldarli bene prima di andare in sauna è obbligatorio per tutti, ma per i sofferenti di reni è importante anche evitare di camminare a piedi nudi sul pavimento freddo ; usare delle pantofole e avvolgere i piedi in un plaid, durante il riposo.
Il bere, alla fine della sauna, è importante per tutti, ma addirittura obbligatorio per chi ha problemi renali.
Vene varicose e capillari fragili
Questi problemi non costituiscono una controindicazione assoluta, ma impongono determinate norme di prudenza.
E' indispensabile evitare il calore estremo, quindi si deve rimanere sulla panchina media o inferiore e non si devono sollevare le gambe oltre il livello del corpo sdraiato, ma nemmeno si dovrebbero lasciare pendere verso il basso ( per esempio in posizione seduta) perché ciò non favorisce una circolazione uniforme.
L'alternanza di temperature è il migliore allenamento per vene e arterie, ma come in ogni tipo di allenamento occorre andare per gradi: se le pareti vasali sono indurite, ci vuole tempo e costanza per far loro ri - acquisire una normale elasticità. Chi ha segni di couperose deve osservare le medesime norme di sicurezza. Anche in questo caso , la migliore terapia ( e prevenzione ) consiste nell'allenamento dell'elasticità vasale, ma è indispensabile procedere con molta gradualità per non peggiorare la situazione.
Disturbi circolatori periferici
Chi soffre frequentemente di mani o piedi freddi, geloni, naso rosso, estremità insensibili o troppo sensibili trae enorme giovamento dalla pratica della sauna. può essere necessario procedere per gradi, cominciando da passaggi moderati, in quanto il sistema di termoregolazione è fortemente compromesso. E' utile la combinazione con altre terapie (dietoterapia, movimento, ginnastica respiratoria, ecc.).
Infarto e cardiopatie
In passato , chi aveva subito un infarto veniva considerato come una persona menomata e doveva evitare qualsiasi sforzo, sia fisico sia emotivo. Oggi prevale la terapia di riabilitazione, e con ottimi risultati. Soprattutto fra i grandi camminatori troviamo numerosi ex infartuati ed è frequente incontrarli in sauna, appunto perché questa si è dimostrata utile nel rinforzare il muscolo cardiaco. I cardiopatici in genere temono il clima caldo e afoso, ma queste condizioni atmosferiche, per la verità, costituiscono uno stress notevole per tutti, anche per chi non è in condizioni a rischio.
Ben diversa è la situazione in sauna. L'ambiente secco fa lavorare il cuore in condizione "di economia": viene favorita la circolazione con un minimo di sforzo, e aumenta così l'irrorazione di sangue nel muscolo cardiaco e in tutto l'organismo.
Quando cominciare? Sarà il medico a decidere. In genere si lasciano trascorrere sei mesi dopo un infarto, ma a volte il periodo può esser più breve.
Bisogna essere moderati nel bere, evitare di assumere grandi quantità di liquidi insieme, bere molto lentamente e a piccoli sorsi. Se vi sono anche complicanze coronariche, occorre mitigare le applicazioni fredde.
Tumori
Le opinioni n merito sono contrastanti. Soprattutto chi combatte questa malattia con chemioterapia e radiazioni è portato a ritenere che la stimolazione del metabolismo possa risultare svantaggiosa. La medicina olistica invece tende a rinforzare le difese immunitarie con tutti i mezzi e la sauna è un ottimo strumento in questo senso.
Arteriosclerosi
Come terapia di sostegno, la pratica della sauna può essere altamente raccomandabile, a condizione che venga eseguita seguendo alcune precauzioni.
Si devono evitare forti sbalzi di temperatura, si deve aver cura che le estremità siano sempre ben calde ed eventualmente si devono abbreviare i passaggi di caldo nella sauna, mentre si allungano le fasi di riposo.
Stati depressivi
Come abbiamo già detto , i sintomi di turbe psichiche possono essere notevolmente migliorati praticando la sauna. Tuttavia, se la persona in questione ha grossi problemi è opportuno accompagnarla e rimanere a sua disposizione durante ogni fase della sauna. Qualche volta può essere preferibile interrompere questa pratica se in quel momento essa crea problemi soggettivi."
COME FARE BENE LA SAUNA
Fare bene la sauna è un'arte, e val la pena di impararla, perchè solo in questo modo ne possiamo trarre il massimo piacere e il massimo beneficio.
IL MOMENTO GIUSTO
Non esiste un orario ideale per tutti. Inoltre lo stesso orario non vi andrà sempre bene. In vacanza avrete ritmi diversi che durante il periodo di lavoro; l'allenamento sportivo può cambiare le vostre reazioni, e così pure le stagioni dell'anno, o le stagioni della vita. Come abbiamo già detto , la sauna può avere un effetto rilassante o tonificante ed euforizzante, secondo il momento in cui essa viene praticata. Quindi anche questo fattore va tenuto in considerazione nella scelta dell'orario.
SAUNA E PASTI
Non andate in sauna a stomaco pieno. Lasciate che siano passate almeno due o tre ore, dopo un pasto importante.
Ma anche il digiuno deve essere evitato. L'afflusso sanguigno nelle parti periferiche del corpo potrebbe provocarvi una sensazione di nausea, se siete a stomaco completamente vuoto.
La sauna prima di cena può essere un ottimo stimolante dell'appetito. Nei paesi scandinavi si usa fare la sauna, almeno nei giorni di festa, prima di importanti avvenimenti conviviali. In questo modo gli individui si presentano sotto il loro aspetto migliore, con la carnagione fresca e rosata, e tutti si sentono ben riposati e ritemprati.
Se sono trascorse molte ore dall'ultimo pasto e avvertite fame, fate uno spuntino a base di frutta, yogurt e succhi.
Evitate di bere caffè o tè forte nelle ore che precedono la sauna: essa ha un effetto tonificante sul cuore, e non occorre che ne acceleriate artificialmente il ritmo...
L'alcol è assolutamente vietato. La sauna va gustato in perfetto stato di consapevolezza, infatti reazioni rallentate e intorpidimento causato da bevande alcoliche comportano non pochi rischi: potreste per esempio, addormentarvi senza che nessuno se ne accorga. Inoltre l'alcol è un vasodilatatore che interferisce con il sistema di termoregolazione. Del resto non vi sono conferme scientifiche per l'affermazione che sudando in sauna si riesce a tornare sobri in tempi più brevi.
In generale, è importante bere dopo la sauna . Tuttavia, vi sono alcune tisane che, prese prima, possono facilitare la sudorazione ( tisane diaforetiche, come quelle di tiglio, fiori di sambuco, frassino, anemoni, calendula o polmonaria).
DIMENTICHIAMO L'OROLOGIO
La prima regola, per fare bene la sauna è non avere fretta.
Può sembrare difficile attenervisi, in un'epoca frenetica fatta di corse...e di ritardi. Ma uno dei benefici della sauna è dato proprio dal suo effetto rilassante, fuori dal tempo.
Pertanto programmatela solo se sapete che avete almeno un'ora a disposizione ( per i piccoli bagni a vapore i tempi possono essere leggermente più brevi). La permanenza nella sauna viene cronometrata, per non eccedere con la durata dell'esposizione. Ma al posto dell'orologio a batteria troverete il più delle volte...una clessidra. Un modo simpatico per ricordarvi che li il tempo si misura davvero in modo diverso.
Durante la fase di rinfresco e di riposo, regolatevi esclusivamente seguendo il vostro "orologio interiore", cioè lasciate la doccia o la piscina quando ne avvertite il desiderio, e riposate finché ne sentite il bisogno.
Anche l'eventuale terzo passaggio in sauna dovrebbe essere dettato , più che dalla disponibilità di tempo, dalle vostre esigenze personali, da come vi sentite in quel momento. E, una volta usciti, è meglio non cercare di recuperare "il tempo perduto", anche se vi sentiti pieni di energia.
ADAMO ED EVA
La sauna si fa in "costume adamitico", ossia completamente nudi. Qualsiasi indumento, anche piccolo, provoca facilmente dei pericolosi ristagni di calore, degli squilibri termici che causano un grave stress al sistema cardiocircolatorio e che comunque riducono i benefici della sauna.
La cosa peggiore che si può fare è indossare un costume da bagno , magari aderente, elasticizzato e di tessuto sintetico.
Chi non se la sentisse di frequentare la sauna con altre persone, in queste condizioni, può prenotarla in un orario in cui non vi sono altri frequentatori, oppure installarla a casa propria dove è possibile servirsene in tutta tranquillità.
Alcuni stabilimenti pubblici- come , per esempio,le grotte naturali, che sono per la verità a calore moderato e umidità dell'aria elevata- consegnano agli avventori grandi teli di cotone leggero. Questi telo , avvolti o annodati morbidamente intorno al corpo, permettono una buona traspirazione e costituiscono una soluzione di compromesso.
Occorre spogliarsi completamente anche di tutti gli oggetti (metallici oppure no): orologio, catenine, fibbie per i capelli, orecchini, occhiali, e anche lenti a contatto e tamponi igienici interni. I metalli infatti, surriscaldandosi, possono ustionare la pelle, provocando dolorose vesciche, mentre le lenti a contatto possono causare irritazioni e persino ulcerazioni della cornea.
Chi ha i capelli lunghi può raccoglierli in una coda con una fascetta morbida oppure fissarli con un pettine non metallico.
I PREPARATIVI
Prima di entrare in sauna dovete sottoporvi ad alcuni preparativi.
Innanzitutto, non dimenticate di fare una visita alla toilette; inoltre è importante un'accurata igiene personale, e questo non solo per riguardo verso gli altri, ma anche perché così avrete un maggiore beneficio dalla sauna stessa.
In Finlandia, ancora oggi, le donne anziane della comunità sono addette al rito di pulizia per tutti. Questo comprende una bella insaponata e una spazzolatura energica e prolungata.
Nei bagni turchi, nei paesi arabi, invece potete trovare dei professionisti che a tempo pieno sottopongono i frequentatori a massaggi vigorosi e strofinamenti tali da lasciare interdetto chi non vi è abituato. In mancanza di questi servigi cercate di fare del vostro meglio sotto la doccia : una copiosa abluzione calda, un detergente delicato e fisiologico sparso su una spugna, o una pezzuola, strofinata energicamente sulla pelle di tutto il corpo e poi magari un massaggio con un guanto di crine ( ma che sia il più morbido possibile!) oppure una spazzola dalle setole morbide e dal manico tanto lungo da permettere un agevole massaggio della schiena.
Alla fine , sciacquatevi a lungo per eliminare ogni traccia di sapone o di altro detergente, e poi asciugatevi con molta cura.
Se qualcuno cerca di convincervi di qualche "trucco", come quello di lasciare tracce da sapone sulla pelle o di entrare in sauna ancora umidi o bagnati, dopo la doccia o il bagno, non ascoltatelo perché questo suggerimenti non sono assolutamente validi, non hanno fondamenti scientifici e vanno contro il comune buon senso.
Infine controllate che i vostri piedi siano ben caldi. In caso contrario, riscaldateli prima di entrare in sauna, altrimenti la benefica reazione all'ambiente caldo tarderà parecchio a farsi sentire. Potete frizionarli con le mani o con un asciugamano ruvido, oppure potete fare un pediluvio caldo o ancora dirigere il getto della doccia calda su di essi finché li sentite davvero ben scaldati.
Durante il percorso dalla doccia alla sauna non dovete camminare scalzi. Prima di tutto per evitare che si raffreddino i piedi e poi per non correre il rischio di contrarre un'infezione da funghi, nel caso vi troviate in uno stabilimento pubblico, dove i piedi di molte altre persone prima di voi possono essere entrate in contatto con il pavimento umido.
Avviatevi verso la sauna armati solo del grande asciugamano. Entrate e chiudete subito bene la porta per evitare fughe di calore. Scegliete un posto; probabilmente inizierete da una panchina media o bassa. Stendete il vostro asciugamano grande e sdraiatevi lentamente. Forse troverete un poggiatesta in legno che coprirete con il vostro telo; altrimenti potete arrotolare un pezzo di asciugamano se desiderate sostenere la testa o la nuca.
Una piccola annotazione sul savoir faire in sauna: noterete che in genere gli altri frequentatori presenti quando entrate vi daranno appena un'occhiata e risponderanno con un lieve mormorio al vostro saluto. Non dovete giudicarli in modo negativo considerandoli scontrosi o esageratamente riservati, ma dovete rendervi conto che siete entrati in un ambiente improntato al rilassamento e alla distensione, per cui i rapporti con gli altri devono adeguarsi a questa atmosfera. Nessun problema per saluti e brevi conversazioni sotto voce, ma per carità nessuno schiamazzo in sauna!
Quando siete sdraiati sulla vostra panchina, cercate di rilassarvi il più possibile. Concentratevi sul vostro respiro, senza però sforzare minimamente. Cercate semmai di renderlo più lento e più profondo, soprattutto nella fase di espirazione.
Questa tecnica comporta diversi benefici : migliora l'ossigenazione, favorisce il rilassamento, condiziona il battito cardiaco che tenderà a salire in misura minore ed è un ottimo metodo preventivo contro eventuali sensi di ansia o di claustrofobia.
Se non avete un grande senso del tempo ( e in sauna può essere comunque utile liberarsene) girate la clessidra per poter decidere in base al trascorrere dei minuti quando è ora di uscire.
Di norma , un passaggio dovrebbe durate da otto a dodici minuti. Ovviamente, se sentite il desiderio di uscire prima, fatelo tranquillamente. La sauna deve essere un piacere, non una costrizione. Ben presto arriverete ad autoregolarvi, secondo la vostra sensibilità che vi segnala quando avete "fatto il pieno" di calore.
Mettetevi dapprima a sedere, rimanete così qualche attimo, poi alzatevi lentamente in piedi e altrettanto lentamente uscite (portandovi appresso il vostro asciugamano, se vi trovate in una sauna frequentata anche da altri).
IL BAGNO D'ARIA
Il grande beneficio della sauna consiste nell'alternarsi di temperature diverse. Nella fase di rinfresco, il primo passo è il cosiddetto "bagno d'aria". Questo può durare da pochi secondi ad alcuni minuti, secondo la vostra sensibilità e anche secondo le possibilità dell'attrezzatura.
Si tratta di esporre la pelle di tutto il corpo all'aria fresca. L'ideale sarebbe andare all'aperto, magari in un bel giardino, ma all'occorrenza può andare bene anche il corridoio che conduce alla doccia.
Se prolungate il bagno d'aria, evitate di restare fermi in piedi per non provocare un ristagno del sangue negli arti inferiori, perché ciò potrebbe provocare una carenza di afflusso sanguigno alla testa e un eventuale senso di vertigini o debolezza.
Quindi, camminate lentamente in su e in giù, senza però sottoporvi ad uno sforzo fisico. Se volete potete coprirvi le spalle con un asciugamano, ma è meglio lasciare respirare la pelle al massimo delle sue possibilità.
L'ACQUA PER RINFRESCARSI
Secondo le proprie abitudini, il grado di allenamento e anche le possibilità tecniche della struttura che vi accoglie, sceglierete ora il tipo di contatto con l'acqua.
Il più blando è la spugnatura, consigliabile ai neofiti che temono il contatto con l'acqua fredda, e comunque tutte quelle persone che non sopportano brusche variazioni di temperatura.
Bagnate un asciugamano di cotone o di lino ( non di spugna; preferibilmente a nido d'ape), strizzatelo leggermente e passatelo velocemente su tutto il corpo, cominciando dalle estremità inferiori, passando alle braccia, poi al viso, al torace e infine alla schiena. Lo stimolo è molto limitato se si sfiora appena la pelle con il panno bagnato; ma volendo, si può anche eseguire una frizione più o meno energica.
Uno stimolo sempre blando , anche se leggermente più forte rispetto a quello precedente, è dato dall'avvolgimento.
Bagnate un lenzuolo di cotone o di lino in acqua fresca o fredda, strizzatelo appena quel tanto da non farlo gocciolare eccessivamente, poi appoggiatelo intorno alle spalle per avvolgervi tutto il corpo.
L'effetto rinfrescante è molto piacevole, ma noterete che in pochissimo tempo il telo diventerà caldo, proprio a causa del calore accumulato in sauna che viene ora ceduto. Non dimenticatevi però di sciacquarvi la faccia con abbondante acqua fredda.
In alternativa, potete fare una doccia. Ma attenzione, bisogna seguire un procedimento ben preciso per ottenere il massimo beneficio.
Non fate piovere l'acqua sulla testa dall'alto perché vi infliggereste uno shock termico e nervoso non indifferente, ma cominciate dal punto più lontano dal cuore, e precisamente dal lato esterno del piede destro. Da lì risalite lungo la gamba, sempre esternamente ( la doccia con tubo flessibile, "a telefono", è più comoda per questa operazione), poi ridiscendete dal lato interno e ripetete l'operazione sulla gamba sinistra. Fate la stessa cosa con la mano destra, risalite lungo il lato esterno del braccio e ridiscendete dalla parte interna, eseguite lo stesso procedimento con il braccio sinistro. Poi dirigete il getto verso l'inguine, salite fino alla spalla destra, passate alla spalla sinistra e ridiscendete. Procedete allo stesso modo con la schiena e bagnate infine il viso, con particolare attenzione per i contorni. Viso e schiena possono anche essere irrorati a zig zag, alla fine dell'operazione.
Fate in modo che la temperatura sia il più fredda possibile, ma senza fare violenza alla vostra sensibilità.
Se non ve la sentite di fare la doccia gelata, fatela pure tiepida e abbassate la temperatura brevemente alla fine.
Questo tipo di doccia è lungo da descrivere, ma si può eseguire in pochissimo tempo, in una ventina di secondi. Tuttavia, se vi sentite ancora molto accaldati, indugiate pure a lungo sotto il getto fresco. Se non avete a disposizione una doccia con tubo flessibile potete ovviare in due modi: attaccate una canna del tipo usato anche in giardino, a un rubinetto, oppure usate un annaffiatoio. Quest'ultimo sistema, apparentemente rudimentale, è di grande efficacia ed è quello che fu raccomandato anche da Sebastian Kneipp, il padre dell'idroterapia moderna.
L'IMMERSIONE
Le tinozze, magari di legno o di ghisa, di fattura antica, completano in modo molto decorativo l'arredamento dell'ambiente sauna. Ed è divertente immergervisi e restarvi finchè ci si sente ben rinfrescati.Badate però a non riempire eccessivamente la vasca, altrimenti ogni vostro movimento ne farebbe uscire l'acqua.
Ottimo anche un tuffo in piscina, ma è meglio l'immersione lenta e completa. Attenzione soprattutto a non lasciare la testa fuori dall'acqua troppo a lungo, magari per chiacchierare con una persona: il calore vi salirebbe ben presto alla verso la vostra testa, e vi ritrovereste con un fastidioso ronzio nelle orecchie e un vistoso rossore in volto. Muovetevi pure nell'acqua, ma non impegnatevi in veloci traversate o "vasche" che interromperebbero eccessivamente il relax della sauna.
Ruscelli e laghetti puliti o addirittura il mare sono davvero il massimo per l'appassionato saunista. Valgono però le medesime precauzioni che abbiamo appena suggerito per la piscina.
Impiegare la piccozza per rompere lo strato ghiacciato di un lago sarà coreografico, ma difficilmente entra nelle nostre abitudini. E non sarebbe facile trovare i luoghi adatti per farlo, quindi lasciamo questo divertimento ai popoli nordici.
Una corsa e una rotolata nella neve, purchè fresca, candida e morbida, può essere invece un piacere raro da non perdere se vi trovate in montagna nella stagione adatta. Vi accorgerete che la neve è ...molto meno fredda di quanto avreste pensato, anzi, è delicata e soffice al tatto, inoltre rinfresca e tonifica la pelle meglio di tutti gli altri trattamenti finora descritti.
LA FASE DI RIPOSO
Ora, anche se non vi sentite stanchi, riposate. Scegliete una comoda poltrona con poggiapiedi o meglio un lettino, una branda o un lettino anatomico( se le ginocchia sono rialzate , a livello del cuore, il riflesso venoso è facilitato), avvolgetevi in morbide coperte e magari schiacciate un pisolino. In ogni caso, cercate si stare a occhi chiusi e non impegnatevi in letture o altro.
Il riposo può durare da pochi minuti fino a mezz'ora , secondo le vostre condizioni fisiche e il vostro temperamento. Poi , tornate in sauna.
IL SECONDO PASSAGGIO IN SAUNA
Noterete che questa volta sudate in tempi più brevi di prima e più copiosamente. Magari gradite un maggiore calore, quindi salite sulla panchina superiore. Verso la fine del secondo passaggio potete, se anche gli altri frequentatori sono d'accordo, fare una gittata di vapore ( vedi più avanti paragrafo sul loyly).
LA GITTATA DI VAPORE
La sauna finlandese è per definizione un ambiente caldo e secchissimo. La gittata di vapore è facoltativa, è riservata esclusivamente a chi non soffre di problemi cardiocircolatori; inoltre , solo dopo un minimo allenamento si impara a sopportarla e a gradirla veramente. Il calore viene conservato, nelle saune, per mezzo di speciali pietre che lo immagazzinano e poi lo diffondono lentamente. Si tratta di pietre speciali perché non debbono spaccarsi o scheggiarsi né con il calore, né con il brusco raffreddamento provocato dal contatto con l'acqua.
La gittata di vapore viene infatti ottenuta versando dell'acqua frescasopra le pietre, che la trasformano immediatamente in un nuvolone di vapore. L'aria diventa così caldo umida, e il vapore si condensa sulla nostra pelle che, non potendo più sudare, si riscalda maggiormente.
Si tratta quindi di uno stimolo assai forte, adatto come allenamento a sportivi o persone in buona salute, ma non indicato per tutti. Pertanto , se doveste avvertire una sensazione di fastidio o di affaticamento, alzatevi lentamente e lasciate la sauna.
Non si dovrebbe eccedere con la quantità di vapore: al massimo 10 o 15 centimetri cubici per ogni metro cubo d'ambiente, e solo verso la fine del secondo o eventualmente del terzo passaggio.
Potete rendere il vapore profumato e benefico per le vie respiratorie. nel secchio d'acqua, già pronto in sauna, potete immergere, secondo l'usanza scandinava, dei teneri rami di betulla che cederanno all'acqua essenze e resine balsamiche, oppure potete versare qualche goccia di olio essenziale nell'acqua.
Scegliete il profumo secondo i vostri gusti, o secondo le indicazioni terapeutiche. Però non dovete versare mai l'olio essenziale direttamente sulle pietre roventi perchè si tratta di una sostanza altamente infiammabile.
IL TERZO PASSAGGIO
Dopo il secondo passaggio, il "rito" è identico a quello del primo : bagno d'aria, rinfrescata e riposo. A questo punto potete scegliere se fare o meno un terzo passaggio. ( Scegliere significa, ancora una volta, ascoltare il proprio corpo e le sue esigenze. Non bisogna basarsi sul "sentito dire" o su ciò che stanno facendo gli altri.)
Questa fase è facoltativa, ma i benefici della sauna, per chi è già allenato, sono ancora maggiori: il rilassamento psico fisico diventa più profondo, la temperatura interna sale promuovendo maggiormente la disintossicazione e l'eventuale terapia antidolore.
Comunque cercate di non strafare: salvo usi particolari della sauna, in cicli terapeutici specifici, non è utile procedere a un maggior numero di passaggi.
PER FINIRE BENE
Alcuni accorgimenti per non compromettere i benefici della sauna, ma per farli durare più a lungo:
- prima di uscire all'aria fredda, controllate se davvero non sudate più, altrimenti potreste subire un contraccolpo dannoso e magari buscarvi un raffreddore. Già durante la fase di riposo non dovete più sudare, quindi non copritevi eccessivamente; magari trattenetevi in ambienti chiusi finché davvero non siete più accaldati;
- non uscite all'aperto con i capelli bagnati, soprattutto se sono abbastanza lunghi e/o non siete molto allenati;
- bevete a sufficienza ( acqua succhi o tisane). Sarebbe un grave errore rinunciare a reidratarsi, sperando magari in una maggiore perdita di peso. Il liquido perso con il sudore va assolutamente reintegrato, e così pure gli elettroliti.
Per la verità, la dispersione di elettroliti ( ioni di calcio, potassio e cloro) è molto minore in sauna, rispetto a quella nel sudore prodotto durante lavori fisici o attività sportive.Comunque è prudente rimpiazzare questi utili conduttori del nostro sistema nervoso con succhi, spremute o frutta fresca. Non dimentichiamo infine l'effetto stimolante che la sauna esercita sui reni, un motivo in più per bere!
La sauna è anche una terapia e una cura di bellezza. Potete prolungare l'effetto con trattamenti eseguiti proprio al termine di questa pratica.
IL LOYLY, L'AUFGUSS E LO "SPIRITO" DELLA SAUNA
Il loyly ( si pronuncia iu-luu) è un termine vago, difficile da spiegare con un'unica parole. può indicare il vapore creato quando si spruzza l'acqua sulle pietre della stufa, oppure il calore, l'umidità e la temperatura della sauna in genere; ma in realtà il loyly è lo spirito presente nella sauna, quello che pervade l'animo dei presenti dopo che si è gettata l'acqua sulle pietre.
Come già detto , una pratica molto diffusa fra i frequentatori di saune è quella di versare dell'acqua sulle pietre roventi della stufa, verso la fine di ogni passaggio, ma non abbiamo accennato al fatto che si usa il "rituale" di indirizzare poi , con colpi di asciugamano, l'aria calda, che viene così a spigionarsi verso gli altri ospiti.
L'improvvisa e vigorosa sventolata di aria più calda causa un ulteriore stimolo termico sul corpo e induce le ghiandole sudoripare a un lavoro supplementare per rispondere alla nuova potente sferzata della circolazione: viene eliminata energicamente ancora una grande quantità di tossine.
Nei paesi del Nord Europa questa pratica viene chiamata aufguss, ma lo "spirito" dei vapori ardenti che si sprigionano è certamente il loyly, vero motore dell'esperienza della sauna.
Naturalmente, è possibile fare una sauna senza il loyly, , ma vi assicuriamo che si tratta di un' esperienza incompleta, priva dello spirito antico della pratica. Il loyly fa si che i pori della pelle reagiscano all'improvviso aumento di umidità.
Le antiche tribù finlandesi scavavano una buca nel terreno, un pozzo. Accendevano poi all'interno un fuoco, che coprivano con delle pietre, per conservarne il calore; successivamente costruivano una copertura, per trattenere il calore, con qualche foro per la fuoriuscita del fumo. Questi spazi erano sovente molto grandi, e potevano ospitare l'intera tribu'.
Quando pioveva, le gocce di pioggia ( o quelle prodotte dalla neve che , dal tetto si scioglieva)cadevano sulle pietre, producendo un brusco bagno di vapore. Non ci volle molto per capire che quella era la parte migliore della sauna.
Chi gestisce il loyly è il più alto in scala gerarchica tra i partecipanti alla sauna: decide lui il tasso di umidità, la durata del rituale e quanto infierire sui pavidi. Nelle saune non organizzate, spesso avvengono schermaglie per conquistare il controllo del loyly. Oggi, molte saune presentano in bella vista più mestoli e secchielli , e non si verificano più lotte di potere.
Se volete praticare il loyly, dopo un pò che siete nella sauna, una volta adattati al calore, riempite il mestolo, con tanta acqua quanta ne contiene una mano, e versate sulle pietre, attendendo il crepitio dell'acqua che si trasforma in vapore al contatto. Mentre il getto di vapore va verso il soffitto, attendente la morsa pungente del vapore sulla pelle, e rilassatevi mentre il corpo assorbe il calore, soffermandovi sull'eco del crepitio.
Come abbiamo già visto , si possono mischiare all'acqua delle essenze ( gli antichi ritenevano contenessero poteri magici): per esempio olio essenziale di eucalipto o un prodotto speciale, una sorta di "catrame" per sauna, con un profumo che assomiglia a quello della betulla. Qualcuno, al nord, versa anche della birra ( cautela...).
Tradizionalmente, il loyly, si esegue con una fascia di rami di betulla giovane bagnati, e talvolta viene gettato anche del ghiaccio sulle pietre roventi.
In alcune saune, a orari prefissati, si versa sulle pietre acqua presa da un mastello dove, in precedenza, sono stati messi in ammollo rami di betulla: l'olio essenziale contenuto nelle foglie dell'albero dà un profumo fresco all'ambiente e produce uno straordinario effetto benefico alle vie respiratorie."
IL BAGNO TURCO
LA STORIA
Il bagno d'aria calda degli Sciti, di cui ci racconta Erodoto, era un bagno di vapore, cioè ad aria umida. Pare che i Greci ne abbiano appresa l'usanza e portata ai Romani che, a loro volta, la elaborarono e la diversificarono, come abbiamo visto precedentemente.
Irlandesi e Russi adottarono tecniche simili, importate dai Romani e le fecero diventare il bagno romano irlandese e il bagno romano russo, sempre con l'uso di aria calda umida.
Dall'altra parte anche i turchi e gli arabi - che sarebbero venuti a contatto dei bagni romani attraverso Bisanzio - diedero, nel tempo, delle caratteristiche molto particolari a questi bagni e li portarono ad altissima fioritura.
Dopo la caduta dell'impero romano, gli arabi ripresero dunque la tradizione dei bagni riscaldati delle terme romane ( ma già gli antichi egizi avevano scoperto gli effetti benefici del vapore) con dei bagni , chiamati Hamam ( in arabo: "scaldare" ), più piccoli e con una procedura di balneazione più semplice. Nelle terme romane, dopo l'attività fisica, si entrava nel tepidarium, poi nel calidarium ed infine nel laconicum, la stanza finale più calda, riscaldata con aria secca ad altissima temperatura, infine dopo la pulizia del corpo e i massaggi, si faceva una nuotata nella piscina del frigidarium, seguita dalla frequentazione di biblioteche o spettacoli.
Nella tradizione araba , il ciclo si è ridotto : l'Hamam è formato essenzialmente da tre sale in cui ci si lava, una sala è molto calda (harara), una tiepida e l'ultima fresca; si inizia di solito dalla sala più calda. Alla fine del ciclo si possono fare dei massaggi.
Attraverso i secoli e ancor oggi, turchi e arabi apprezzano i benefici di questi bagni a varie gradazioni di calore e umidità, in diversi locali che, per semplicità chiameremo genericamente bagni turchi.
Irlandesi e Russi adottarono tecniche simili, importate dai Romani e le fecero diventare il bagno romano irlandese e il bagno romano russo, sempre con l'uso di aria calda umida.
Dall'altra parte anche i turchi e gli arabi - che sarebbero venuti a contatto dei bagni romani attraverso Bisanzio - diedero, nel tempo, delle caratteristiche molto particolari a questi bagni e li portarono ad altissima fioritura.
Dopo la caduta dell'impero romano, gli arabi ripresero dunque la tradizione dei bagni riscaldati delle terme romane ( ma già gli antichi egizi avevano scoperto gli effetti benefici del vapore) con dei bagni , chiamati Hamam ( in arabo: "scaldare" ), più piccoli e con una procedura di balneazione più semplice. Nelle terme romane, dopo l'attività fisica, si entrava nel tepidarium, poi nel calidarium ed infine nel laconicum, la stanza finale più calda, riscaldata con aria secca ad altissima temperatura, infine dopo la pulizia del corpo e i massaggi, si faceva una nuotata nella piscina del frigidarium, seguita dalla frequentazione di biblioteche o spettacoli.
Nella tradizione araba , il ciclo si è ridotto : l'Hamam è formato essenzialmente da tre sale in cui ci si lava, una sala è molto calda (harara), una tiepida e l'ultima fresca; si inizia di solito dalla sala più calda. Alla fine del ciclo si possono fare dei massaggi.
Attraverso i secoli e ancor oggi, turchi e arabi apprezzano i benefici di questi bagni a varie gradazioni di calore e umidità, in diversi locali che, per semplicità chiameremo genericamente bagni turchi.
GLI EFFETTI DELL'ARIA CALDA UMIDA SULL'ORGANISMO
In tutti gli ambienti nei quali il contenuto di vapore acqueo nell'aria è superiore alla quantità di acqua contenuta nella nostra pelle, su quest'ultima si forma uno strato di umidità. Ciò significa un apporto di calore al corpo , nella stessa misura della condensa che si forma.
Mentre nella sauna la pelle suda attivamente, per compensare il calore esterno, nel bagno turco essa è aiutata dall'umidità dell'ambiente.
L'effetto di pulizia profonda della pelle per asportazione dell'epitelio e per sudorazione è simile o identico nelle due forme.
Nel bagno turco il trattamento si svolge in un locale dove l'umidità relativa è del 100%, formando una nebbia dalla temperatura stratificata, da 20/25°C al livello del pavimento fino a 40/50°C all'altezza della testa.
LA SUDORAZIONE
E' meno forte nell'ambiente umido che in quello secco , ma , dato che la permanenza è più prolungata e si continua a sudare anche nell'impacco.riposo, il risultato finale, cioè la quantità di sudore traspirato, è addirittura superiore nel bagno turco che nella sauna.
CUORE E CIRCOLAZIONE
Le temperature, nel bagno turco, sono meno elevate che nella sauna, ma quel che importa , per l'eventuale stress su cuore e circolazione, è soprattutto la permanenza che, nel bagno turco è più lunga. La reazione è comunque talmente diversa da un individuo all'altro, né esistono statistiche sufficientemente vaste ed esaurienti sull'argomento, che possiamo solo consigliare di provare l'uno e l'altra per decidere quale forma vi si addica di più.
Personalmente troviamo che, sia sauna che bagno turco, abbiano il loro fascino e i loro vantaggi specifici, per cui suggeriamo di alternarli.
In ogni caso, tra poco vedremo che si può praticare una specie di vapore o bagno turco anche ad una sola parte del corpo, o lasciando la testa fuori dall'ambiente caldo e umido, per cui molte persone con la circolazione debole potranno optare per questa soluzione.
TONO GENERALE
Molti frequentatori sia di saune che di bagni turchi affermano che dopo la sauna si sentono rinfrescati, dopo il bagno turco , invece più rilassati e perfino stanchi.
Tutto dipende da come viene adoperato il vapore: se si fanno passaggi piuttosto brevi di cinque, dieci minuti, ma ripetuti e intervallati da una spugnatura fredda e da un eventuale riposo, l'effetto rinfrescante e tonificante è presente quanto nella sauna, spesso anche superiore.
Naturalmente potete scegliere la tecnica di rinfresco che vi è più congeniale. Tra un passaggio e l'altro di bagno turco consigliamo comunque la spugnatura fredda magari fatta con acqua e aceto. Nel bagno turco ci si può frizionare con un guanto di crine, per stimolare ulteriormente la reazione della pelle; questa pratica è invece sconsigliata nella sauna.
Un particolare potrà interessare : mentre la sauna è controindicata in caso di raffreddore o influenza, il bagno turco può essere invece di grande aiuto; limitatevi, però ad un solo passaggio di vapore , rinunciate alla fase di rinfresco e andate immediatamente a letto dove la reazione di grande calore e l'elevata sudorazione vi aiuteranno ad eliminare tossine e vi rimetteranno in forma.
Un breve passaggio di vapore di questo genere può anche essere fatto per diversi giorni di seguito, se non siete debilitati da una forte influenza. Dovrete , insomma, regolarvi secondo il vostro senso di benessere.
IL BAGNO TURCO DA NOI , OGGI, E LA VERSIONE "CASALINGA"
Molte cliniche e stabilimenti hanno installato, e raccomandano ai loro frequentatori , vari tipi di bagni turchi o bagni di vapore: da quello complesso , a più ambienti, a quello con cabina monoposto.
Anche in casa possiamo avvalerci di questa terapia efficace e piacevole, dai mezzi più rudimentali che tutti abbiamo , fino ad un sofisticatissimo impianto da alcune migliaia di euro.
Cominciamo dal mezzo più semplice che possiamo preparare da noi , in qualsiasi casa.
Come dicevamo, aumentando la temperatura del corpo, attraverso il bagno di sudorazione, si dilatano i vasi sanguigni, il sangue circola nella pelle e negli organi in quantità maggiore sciogliendo le tossine e favorendone l'espulsione attraverso la pelle, reni e polmoni. Come una massaia usa l'acqua calda per sciogliere lo sporco del suo bucato, noi facciamo uso del vapore per sciogliere i residui tossici nel nostro corpo. Per sciacquare, cioè asportare le tossine, usiamo invece l'acqua fredda; in seguito ad ogni uso di vapore il corpo deve essere rinforzato e reso resistente attraverso il freddo.
Per "arrangiarsi" in casa, occorre una sedia o uno sgabello con il sedile a rete o con dei buchi, diverse pentole, ( almeno due) per avere sempre acqua bollente pronta, un grande lenzuolo, una grande coperta ed, eventualmente, delle erbe aromatiche da aggiungere all'acqua per il vapore.
Bisogna sedersi sulla sedia perforata, completamente svestiti e avvolgersi prima nel lenzuolo, poi nella coperta, che ci dovranno coprire dal collo fino ai piedi e toccare il suolo, per evitare una fuga di vapore. Sotto la sedia si mette una grossa pentola piena d'acqua bollente , poi si riabbassano lenzuolo e coperta. La testa può essere tenuta sotto per partecipare al vapore, oppure restare fuori, appoggiando i tessuti bene sulle spalle.
Ancor più blandi sono i vapori parziali che si possono fate alla testa , ai piedi, dalla vita in giù o ad altre parti del corpo , secondo il bisogno particolare.
Esistono diverse ditte che vendono bagni turchi per casa: i più semplici consistono in un telaio di modello leggero pieghevole e una calotta con cerniera fino a terra; ci si siede su una panchina di legno, , si chiude la cerniera e da una specie di pentola a pressione arriva un tubo con un delizioso getto di vapore, profumato secondo le essenze messe nell'acqua in precedenza.
Altre ditte offrono congegni più complessi ed evidentemente più costosi, ma con lo stesso meccanismo di azione : calotta o involucro, eventualmente di legno, sedile all'interno, produzione di vapore.
Alcune di queste attrezzature si possono comodamente installare in modo provvisorio o permanente in qualsiasi doccia o vasca da bagno. Altre ditte , invece trasformano la vostra vasca con apposite pareti e tetto e un vaporizzatore all'esterno in un grande ambiente per bagno turco. L'acqua da vaporizzare può essere addizionata con oli essenziali ( per esempio mentolo o eucalipto) oppure con erbe secche o in estratto. Infine, potete anche comperare delle cabine in tutto simili a quelle della sauna, ma attrezzate ad emettere calore umido. Dato il maggior costo dell'attrezzatura, che deve anche essere a tenuta di vapore, il prezzo di questi impianti si aggira tra i cinque e i diecimila euro! Pare che vengano molto esportati dall'Italia verso i paesi arabi.
L'ESPERIENZA DI UN HAMAM IN MAROCCO
Ecco in due parole,l'esperienza diretta di una visita a un Hamam, in questo caso appartenente alla tradizione dell'Africa del Nord:
"La mia prima esperienza di Hamam è stata ad Agadir, la seconda a Marrakesh : un modo veramente fantastico per avvicinare la cultura di un popolo. Per gli arabi l'Hamam è un rito, non solo una pratica igienica come possiamo vederla noi. Si tratta di un'esperienza estremamente piacevole e distensiva. Per la popolazione locale è un modo per ritrovarsi, per stare insieme. Ci sono gli Hamam per gli uomini e quelli per le donne; gli uomini , mentre si trovano nell'Hamam, usano anche fare accordi, contratti e affari. Tutto avviene secondo regole ben precise: quando entri, ti spoglie lasci le tue cose nello spogliatoio;ti consegnano un asciugamano. Successivamente entri in una stanza abbastanza luminosa con pavimento di marmo;le finestrelle in alto danno luce, e la stanza è tiepida, con delle panche tutto intorno. Resti lì circa cinque minuti, per acclimatarti, poi passi nella seconda stanza che è un pochino più buia, un pochino più calda e già più piccola. Ti fermi ancora cinque minuti e passi nella terza stanza, l'Hamam vero e proprio: quasi completamente buio, se non per una finestrella, in alto, che manda un sottile raggio di luce che quasi non si avverte a causa di tutto il vapore. C'è dell'acqua calda che scorre sulla parte di fondo. Ti siedi o ti sdrai su una delle panchine, ti togli l'asciugamano che finora avevi tenuto intorno ai fianchi e lo stendi sulla panca che hai scelto. La temperatura è intorno ai 50-55°C. Capita che qualcuno si alzi e agiti l'asciugamano : in un attimo si fa molto più caldo. La permanenza è di circa 15 minuti, secondo le esigenze e i desideri personali, poi esci, fai una doccia nella seconda sala e riposi un pò. Dopo questo ultimo passaggio ripercorri a ritroso il cammino e cominci a riprendere la temperatura. Come torni nella prima sala, trovi già un uomo muscoloso ( il tellak) che aspetta ( negli Hamam femminili è una donna). L'energumeno ti butta per terra senza tanti complimenti ,incomincia ad insaponarti e poi ti passa su tutto il corpo una pietra pomice avvolta in un sacchetto di spago fatto ad uncinetto ( oggetto che si trova in tutti i mercati del Marocco). L'omaccione ti strofina ben bene e se non ti leva la pelle poco ci manca... Finito il passaggio con questa specie di saponetta ruvidissima, il bruto comincia a massaggiarti con le mani. Più che un massaggio, è uno schiaffeggiamento : ti volta da tutte le parti come se fossi un burattino nelle sue mani. Quando giudica che ti ha battuto abbastanza, ti ridà il tuo asciugamano perchè tu possa recarti nella sala di relax. Di solito ci vai molto volentieri. A questo punto ti adagi su uno dei cuscini e un uomo ti cosparge di profumo di gelsomino e ti porta il famoso, profumato tè alla menta. Vengono accesi degli incensi, mentre in sottofondo aleggia una musichetta orientale. Spesso capita di addormentarsi. Naturalmente è assolutamente vietato parlare. la sensazione è di totale rilassamento e si suda molto; merito anche del trattamento dell'energumeno muscoloso, che ora appare come un benefattore. Quando ti svegli e sei completamente asciutto, senza più sudare, ti rivesti ed esci come nuovo! E' decisamente una pratica che rinvigorisce in modo eccezionale."I bagni turchi più celebri si trovano in Turchia, ad Istanbul. Nel caso vi capitasse un viaggio da quelle parti, vi segnaliamo gli indirizzi dei più celebri :
- Cemberlitas Hamam, Vezirhan Caddesi n° 8 - Quartiere di Cemberlitas - Istanbul - http://www.cemberlitashamami.com./
- Cagaloglu Hamam - Prof. Kazim Gurkan - Cad. 34 - Quartiere di Cagaloglu - Istanbul - http://www.cagalogluhamami.com.tr/
IL BAGNO TURCO E IL MISTERO DELLE DONNE
Dobbiamo ammettere che è un fatto : il più grande mistero delle donne gli uomini non lo risolveranno mai! E questo ovviamente li fa arrabbiare. Perciò suppliscono alla mancata comprensione con definizioni "patologiche" come "pettegolezzo" , "chiacchierofobia" o "telefonite". Alle donne non rimane che una risatina di compatimento, poiché "gli uomini non sanno cosa si perdono!".
In formula concentrata, gli uomini potrebbero viverlo in un Hamam, il tipico bagno turco. Ma solo in quello dedicato alle donne, poiché pur inserito nello stesso ambiente, in quello maschile non si crea la stessa atmosfera...
Che l'Hamam favorisca il riposo e il raccoglimento si coglie soprattutto nell'area maschile: in un silenzio interrotto solo da leggeri bisbigli e mormorii, gli uomini si siedono a bordo piscina oppure giacciono sul piano di marmo, con un asciugamano in vita, affidati alle mani forti e spietate del tellak che sconquassano l'intero corpo.
C'è tuttora una legge che ostacola il desiderio di spionaggio nell'area femminile: l'accesso è consentito alla poco invidiabile, quanto mirabile , casta degli eunuchi, e per soddisfare questa curiosità c'è un prezzo troppo alto da pagare! Persino i fotografi più ambiziosi rinunciano al compimento della loro ricerca voyeristica.
Il classico Hamam è sicuramente la combinazione di salone di bellezza, parrucchiera, terapia di gruppo, terapia di coppia, pratica di massaggi, istituto di preparazione al matrimonio, pagine gialle, bar e sex-consulting più economica che si conosca ; tutto questo quando l'Hamam è femminile, mentre quello per gli uomini non è così: sembra che essi vogliano solo rilassarsi, rigenerarsi e forse essere un pò più levigati.
Le donne vogliono di più - molto di più - e lo ottengono!
I non iniziati, comunque si terrorizzerebbero al primo sguardo di un Hamam femminile, sia di Marrakesh, Marsiglia, Istanbul, Izmir, Bursa , Pamukkale o Teheran.
Al confronto, l'interno di una borsa da donna è il paradiso dell'ordine! Ma, come una borsetta, anche l'Hamam è un posto dove quelli che hanno le informazioni "giuste" si orientano senza problemi: perché conoscono le regole del presunto disordine.
In coloro che non hanno la minima idea di cosa sia un bagno turco, il sentirsi dire che al suo interno si viene strofinati, lavati , depilati, pettinati - e che per di più esso viene ritenuto ufficialmente "un luogo impuro" - può generare sospetto : immediatamente vedono crescere funghi sulle piastrelle bagnate del pavimento e colonie di batteri sorgere dalle vasche fumanti.
In un'intervista al noto musicista Hermann van Veen venne chiesto : " Chi non vorrebbe incontrare nella sauna?" . "Soprattutto i batteri" egli rispose.
Questo svela la visione occidentale dell'impuro : nell'Hamam in realtà il concetto di impurità non sta nella mancanza di igiene, bensì nella mancanza di moralità. Nella sauna può entrare chiunque, anche da solo; ma nell'Hamam ogni donna vi entrerebbe - a quanto pare - in cattiva compagnia: non importa che donna sia: sarà comunque accompagnata dal diavolo !
Questo l'ha detto Maometto, che non solo era un profeta ma anche un avvezzo conoscitore di donne: ne ha sposate ben nove, per sicurezza , dopo la morte del suo primo grande amore, poiché non era semplice sostituire la prima! Evidentemente egli si figurava le donne che frequentavano l'Hamam perse in piccanti conversazioni : infatti , definì questa istituzione un "luogo del peccato".
In questo Maometto aveva assolutamente ragione e i posteri glielo confermarono. Dal resoconto di un viaggio di un italiano del 1500 leggiamo : " Per le donne che vivevano in un harem, il bagno era un'ottima occasione per uscire nel mondo, possibilità altrimenti vietata. Alcune avevano già - per strada - diverse opportunità per combinare segreti rendez-vous, ma per loro il bagno pubblico era un momento di incontro,dove potevano avere notizie fresche e inventarsi qualche scandalo. Gli Hamam erano "i circoli privati" delle donne". Dei circoli esclusivi, la cui tassa d'iscrizione era - ed è tuttora - sotto forma di intime rivelazioni, consigli sessuali, confessioni, ed esperienze segrete e , all'occorrenza, anche fatta di carezze consolatorie, rilassanti o stimolanti.
Mentre è facile capire perché dagli uomini l'Hamam viene anche definito "il medico muto": negli Hamam maschili, infatti senza parlare troppo, gli uomini vogliono curarsi dallo stress, dai crampi, dai reumatismi.
In quello delle donne, invece , l'aspetto "medico" ha molte più sfaccettature : è vero che le donne chiacchierano molto, ma durante gli energici trattamenti della Natirs - colei che si occupa delle donne nell'Hamam - non viene proferita parola e quindi anche in questo caso la definizione di "medico muto" è azzeccata. Muto, ma non troppo a lungo : Hamam significa anche riscaldare,e qui le donne vengono "riscaldate" sotto ogni aspetto.
La musica dell'Hamam è , da sempre, un suono vellutato, intriso di chiacchiere, gridolini, risatine, bisbiglii e sospiri di fanciulle.
Mentre un tempo ci si scambiava maschere di bellezza e ricette per cerette, oggi la merce di scambio sono diete e cure per i capelli. E' proprio questo uno dei misteri delle donne : mentre gli uomini dopo due ore fissano il vuoto o parlano di automobili, le donne non esauriscono mai i loro affascinanti argomenti. Non c'è da stupirsi che le immagini di uomini nell'Hamam sono eccitanti quanto quelle di una seduta di consiglio di amministrazione... In alcuni volti si legge anche un lieve timore, non dovuto all'andamento dei titoli in borsa, bensì agli Dschinns, quegli spiriti che si trovano a proprio agio solo nel buio, tanto simile a quella mistica semioscurità tipica dell'Hamam.
Diversamente delle sedute di consiglio di amministrazione, nell'Hamam manca qualsiasi tipo di aggressività - anche se formale - essendo esso considerato un luogo sacro. Ai mussulmani è , oggi come un tempo, vietato recitare nell'Hamam versi del Corano, divieto con il quale anche le devote convivono bene. Comunque, anche se non ci fosse questa regola, le donne non avrebbero tempo per dedicarsi alla preghiera, perché i "doveri" della cosmesi - dalla riga dei capelli, alla morbidezza setosa della pianta del piede e quello che gli uomini invidiosi definiscono "chiacchiere" - le assorbono completamente.
Gli uomini e le donne occidentali, contrariamente, il primo approccio alle cure e purificazioni dell'Hamam lo trovano rilassante come una visita dal dentista. Agli uomini occidentali piacciono i massaggiatori che non fanno male, mentre le loro donne sono abituate alle estetiste che, con voce e mani delicate, non hanno nessun altra pretesa che essere gradevoli.
Ma nell'Hamam tradizionale, il contatto fisico da parte del personale è molto energico: " L'addetto ai trattamenti arriva, ti fa sdraiare sulla schiena, ti piega le ginocchia alla pancia dopodiché ti abbraccia con una forza tale da farti scrocchiare le ossa", così scriveva, ai tempi di Luigi XV, il francese Jean de Thevenot, nel suo Viaggio a Levante.
Per capire a fondo l'Hamam delle donne bisogna riconoscere che la cosa che le unisce è proprio una comune passione per la bellezza; ed è per questo che crea tra loro un profondo legame. Perché è proprio questa bellezza - fatta di pelle perfettamente liscia, morbida, profumata - che gli uomini desiderano. Questa tenera carne, priva di rugosità e docile al tatto, rappresenta da sempre l'ideale dei vecchi , nuovi ed eterni Sultani.
Se da una parte le donne si assoggettavano a questo profondo bisogno degli uomini, dall'altra li sabotavano. Perché qui , nell'Hamam, il presunto "sesso forte" viene sacrificato e sezionato e ogni velleità maschile viene finemente sminuzzata nelle sue vanità e debolezze.
Chi vuole capire l'Hamam deve anche sperimentare come gli estenuanti rituali sciolgono il corpo e anche la lingua: in una palestra i segreti tacciono, in un Hamam no. In esso si richiede un'assoluta dedizione alle procedure e ai riti.
Punti del corpo incalliti, o anche solo ruvidi, vengono considerati da una donna mussulmana come autentici peccati. Da sempre le accurate depilazioni richieste dai loro uomini vengono eseguite con paste dall'odore penetrante, al quale tuttavia si sovrappongono le esalazioni profumate di olii, essenze e rari profumi fruttati. Nell'Hamam maschile - a quel che si dice - l'odore non è così eccitante...
Quando le donne poi si toccano, si massaggiano e si strofinano , cadono le ultime inibizioni. Tutto ciò era conosciuto anche dal famoso "esperto di donne" Maometto, quando condannava l'Hamam come "covo del vizio".
In un mondo di repressione e sfruttamento sessuale, l'Hamam ha concesso la possibilità di un lavoro terapeutico, con esercizi piacevoli e nel contempo "pratici". Nel 1896 il turista Edmondo De Amicis ( che al contrario di Maometto aveva ben poca esperienza in fatto di donne) riferiva in un suo rapporto di viaggio : "Le donne hanno nell'Hamam i più focosi rapporti", e continuava, senza possibilità di fraintendimenti, che le donne nell'Hamam davano "pubbliche dimostrazioni delle loro tendenze". Come lo sapeva il buon De Amicis? Forse era lui stesso un ardito voyer, come peraltro il suo conterraneo Bassano de Zara, che non faceva alcun mistero delle sue conoscenze sull'Hamam: "E' risaputo che le donne, durante questa intimità del lavarsi e massaggiarsi, si innamorano ardentemente l'una dell'altra", e sfacciatamente sentenziava : "spesso si può vedere una donna amare un'altra donna come farebbe un uomo!".
Oggi, la funzione dell'Hamam, come luogo di giochi d'amore - anche se nulla lo vieta - non è più così necessaria, poiché le donne possono prendere piacere dal loro partner con maggior libertà. Ciò che le donna tuttora godono dell'hamam è l'atmosfera rilassata, questa naturale sensualità, questa spontanea e dolce sorellanza. Questo non è ancora del tutto comprensibile per molte donne occidentali.
Molto positiva è l'immagine che, nel 1717, viene data sulle donne nell'Hamam attraverso una lettera di una studiosa inglese lady Mary Wortley Montagu: "Erano tutte così come Dio le ha create, oppure - per farla più facile - erano nude e crude. Sia la bellezza che l'imperfezione venivano esposte agli sguardi altrui, ma non ho mai osservato il più piccolo sorriso maligno".
"Le donne ", racconta con ammirazione, " si muovevamo in quella maestosa Grazia che Milton attribuisce a tutte le madri". E ancora continua : "Quale visione , il vedere così tante donne nude nelle più svariate pose, alcune assorte in conversazione, altre elegantemente assise ed altre ancora intente nella conversazione".
Isolde von Mersi parla della cultura culinaria dell'Hamam in base a un'esperienza nell'Hamam parigino : "Le vecchie usanze culinarie sono tuttora in voga. Il motto è "pesante e dolce", riferito alla "cura all'ingrasso" per le adorabili rotondità che, nell'Hamam, sono molto apprezzate". Certo , vi sono delle frequentatrici del bagno turco che si strafogano di ogni sorta di schifezze , ma la maggior parte preferisce spiluccare i classici stuzzichini nel tepidarium.
Purtroppo, ad oggi, quest'offerta manca e ci si deve organizzare da casa. Ma non è una "cura all'ingrasso" bensì, secondo l'arte della cucina orientale, un modo fantasioso per deliziarsi e viziarsi: caffè nero come la notte, oppure tè dolce alla menta servito in graziosi bicchierini, miele turco, delizie alla rosa, pasticcini alle mandorle, fichi freschi, fette di melone maturo e uva, così come bevande di latte acido. Soltanto i "sorbetti da bere" , autentico must da centinaia d'anni, vengono ancora serviti in tutti gli Hamam tradizionali.
Julia Pardoe, che nel suo libro Le bellezze del Bosforo descrive compiutamente l'Hamam, trova positiva la combinazione tra i piaceri del bagno e il piacere del cibo : " Il centro del salone eguaglia un sontuoso bazar: venditori di confetti, sorbetti e frutta si avvicendano in modo meraviglioso". Si trattava di eunuchi, oppure di scaltri giovinastri che avevano capito come introdursi al fine di ammirare lo spettacolo femminile offerto dall'Hamam. Le donne potevano accompagnarsi con giovani virgulti, purché di giovane età e non ancora interamente "consapevoli", anche se ci si è spesso domandato quale fosse il criterio di scelta e di "inconsapevolezza". In molti bagni siriani e turchi questa usanza è tuttora in voga.
Siccome gli Hamam sono spesso riscaldati da una panetteria adiacente, si racconta che "la prova di maturità" consistesse nella domanda di quanto costasse un chilo di pane: e questo , si sa sono pochissimi gli uomini che lo sanno....
23/03/2011
Oggi vorrei parlare invece di un prodotto naturale che in passato cominciai ad utilizzare grazie al consiglio di un caro amico, il quale mi regalò un interessante testo che spiega, in maniera abbastanza chiara, l'importanza di questo prezioso dono della natura.
Tratto da L'olio di Tea Tree - Le proprietà terapeutiche di Melaleuca Alternifolia di Susan Drury Ed. Tecniche Nuove.
"L'OLIO DI TEA TREE"
Le proprietà terapeutiche di Melaleuca alternifolia
"L'olio di Tea Tree è uno dei rimedi più straordinari che la natura possa offrirci. Si tratta di un olio essenziale , dalle notevoli proprietà antisettiche, indicato per il trattamento di scottature, punture di insetti e irritazioni cutanee, e particolarmente efficace contro le infezioni vaginali, la tigna, i dolori artritici, gli spasmi muscolari, le gengiviti, le ulcere del cavo orale...e tanti altri disturbi.
Potrebbe quindi sembrare strano che l'olio di Tea Tree sia stato riscoperto solo oggi, dopo che per anni tutto l'interesse del mondo scientifico p stato dedicato quasi esclusivamente ai farmaci di sintesi. Ci si sta rendendo conto che alcuni dei più efficaci rimedi terapeutici sono di origine naturale, e non c'è bisogno di sintetizzarli in laboratorio.
Nel 1925 Arthur Penfold, scienziato al servizio del governo del Nuovo Galles del Sud, annunciò un'importante scoperta. Dopo tre anni di sperimentazione sistematica , era riuscito a isolare una specie di melaleuca , Melaleuca alternifolia, dalle proprietà antisettiche tredici volte superiori a quelle dell'acido carbolico , la principale "arma" antibatterica dell'epoca.
Aveva inoltre osservato che solo gli alberi che crescevano nei terreni paludosi di Bungawalbyn, nei pressi di Ballina, nella regione settentrionale del Nuovo Galles del Sud, contenevano il principio attivo a una concentrazione terapeutica.
Le scoperte di Penfold furono di stimolo per ulteriori ricerche e portarono all'insediamento di circa trenta distillerie nella valle e dintorni. Il migliore olio di Melaleuca alternifolia del mondo proviene tuttora da questa piccola regione di 200 chilometri quadrati.
Le proprietà terapeutiche dell'olio di Tea Tree, già note agli aborigeni del Bundjalung, sono di amplissimo spettro. Oltre che per le affezioni sopra citate, può essere impiegato anche per il trattamento delle congestioni nasali, dei foruncoli, dell'Herpes simplex, degli eritemi solari , delle faringiti e di numerose infezioni micotiche , tra cui la candidosi.
L'aspetto a mio parere più stupefacente è il fatto che l'olio di Tea Tree sia stato trascurato per così tanti anni. Questo oblio è in verità riconducibile alla scoperta della penicillina e all'introduzione degli antibiotici.
Dal 1976 , tuttavia una società australiana, la Thursday Plantation, cominciò a ripiantare specie selezionate di Melaleuca alternifolia, rilanciando la distribuzione commerciale dell'olio nella regione di Bungawalbyn Creek. di recente, con una decisione che avrà indubbiamente un notevole impatto sull'economia della regione , il Governo degli Stati Uniti ha approvato l'impiego dell'olio di Tea Tree nei cosmetici. L'olio potrà esser utilizzato, ad esempionon solo allo stato puro ma anche come componente di shampoo, saponi, creme antisettiche e persino trattamenti antiprurito per gli animali domestici. Ancora più recentemente, la Thursady Plantation ha ottenuto l'autorizzazione a commercializzare l'olio di Tea Tree in Svezia, paese in cui la sanità è soggetta a rigidi controlli governativi.
L'olio di Tea Tree sembra dovunque una sostanza quanto mai interessante, destinata a registrare una rapida espansione nel mercato mondiale.
Questo libro rappresenta , in chiave divulgativa , non solo la storia dell'olio di Melaleuca alternifolia e delle modalità di raccolto delle foglie da cui l'olio viene ricavato, ma soprattutto una panoramica delle sue applicazioni pratiche in medicina. Dalla quale si capisce che l'olio di Tea Tree può essere a ragione definito "balsamo miracoloso della Natura". "
Nevill Drury
Editor, Nature & Health
2003
CHE COS'E' L'OLIO DI TEA TREE
L'olio di Tea Tree è l'essenza , prodotta per distillazione , delle foglie di Melaleuca alternifolia, la melaleuca medicinale. Il termine " Tea Tree" è ampiamente usato in Australia per descrivere una grande varietà di alberi e arbusti appartenenti alle due specie Leptospermum e Melaleuca
entrambe della famiglia delle Myrtaceae; qualche volta ci si riferisce ad esse anche con il nome di "ti trees", anche se "Ti" è il nome Maori di un albero completamente diverso, il Cordyline australis, una pianta della Nuova Zelanda simile a una palma e comunemente nota con il nome di "palmetto".
Il nome "Tea Tree" fu utilizzato per la prima volta dal capitano James Cook. I suoi marinai usavano infatti le foglie di una specie di Leptospermum come bevanda "aromatica e rinfrescante" in sostituzione del tè. In Australia esistono oltre trecento varietà di Tea Tree e da molte di queste si estraggono oli essenziali con qualche proprietà terapeutica. ma solo una di esse possiede virtù medicinali davvero sorprendenti : MELALEUCA ALTERNIFOLIA.
Questo albero cresce sulla costa settentrionale del Nuovo Galles del Sud, in particolare nel bacino del fiume Richmond, nei pressi di Lismore. E' molto difficile distinguerla dalle altre specie , soprattutto da Melaleuca linariifolia, che cresce in un habitat identico. Alcuni alberi di Melaleuca alternifolia si ritrovano anche nelle vicinanze di Newcastle e di Sidney ma, sebbene presentino le stesse caratteristiche botaniche degli alberi del Nord, da essi si estraggono oli molto diversi. Gli alberi del Nord hanno infatti un alto contenuto di terpinene-4-olo e un basso contenuto di cineolo, mentre quelli del sud presentano un contenuto più elevato di cineolo. Ad esempio , l'olio estratto dagli alberi della zona di Port Macquarie è assimilabile all'olio di eucalipto, ricco di cineolo. Il cineolo svolge una notevole azione terapeutica ed è indicato per il trattamento sintomatico dei raffreddori, ma è anche irritante per la cute e le mucose, e non è pertanto consigliato nel trattamento di ferite e infiammazioni.
Quando si iniziò a produrre l'olio di Tea Tree, era estremamente difficile garantire un controllo di qualità, poiché alcuni alberi presentavano una concentrazione di cineolo molto superiore rispetto ad altri della stessa specie. Questo significava che l'olio estratto da alcuni alberi, data l'elevata percentuale di cineolo, risultava irritante per la pelle, mentre l'olio di altri alberi con minore percentuale di terpinene-4-olo non risultava molto attivo a livello terapeutico.
Nel 1948 tre ricercatori , Penfold, Morrison e McKern, prelevarono campioni di quarantanove alberi della costa settentrionale del Nuovo Galles del Sud e scoprirono che la percentuale di cineolo in essi contenuta oscillava tra il 6% e il 16%. Sebbene le piante fossero equivalenti dal punto di vista botanico, le loro proprietà medicinali mostravano notevoli variazioni. Per garantire una qualità costante dell'olio si stabilì pertanto di classificare gli alberi in funzione del loro contenuto di cineolo. La legge australiana n.AS 2782-1985 prescrive che la percentuale di terpinene-4-olo nell'olio di Melaleuca debba essere superiore al 30% e quella di cineolo inferiore al 15%. In tempi più recenti, L'Australian Tea Tree Industry Association Inc. (ATTIA) ha rilasciato una certificazione agli oli che rispettano la normativa e provengono esclusivamente da Melaleuca Alternifolia. E' importante acquistare solo prodotti di marca affidabile per evitare di utilizzare miscele inefficaci o prodotti qualsiasi spacciati per olio di Tea Tree originale.
L'olio di Tea Tree puro è incolore o, in alcuni casi, di colore giallo pallido ed emana odore gradevole. E' una sostanza estremamente complessa, contenente almeno 48 composti organici, di cui i più importanti sono terpineni, cimeni, pineni, terpineoli, cineolo, sesquiterpeni e alcol sesquiterpenici. Nell'olio di Tea Tree è stato scoperto per la prima volta il composto organico viridiflorene.
Un'analisi approfondita dell'olio, svolta da Sword e Hunter (1978), ha rilevato in esso quattro componenti molto rari in natura: viridiflorene (1%), b-terpineolo (0,24%), L-terpineolo(tracce) e alliesanoato (tracce).
E' interessante notare che nessuna di queste sostanze è particolarmente efficace di per sé: è come se tutti i componenti dell'olio operino in sinergia, per dar luogo a un'azione terapeutica la più efficace possibile. Recenti studi dell'Australian Tea Tree Industry Association ( ATTTIA) hanno individuato in 1.9-2.6 ml/kg la dose letale ( L.D. 50) nei ratti. Questa tossicità per via orale è analoga a quella riscontrata in altri oli essenziali comunemente usati, come l'olio di eucalipto, e indica con chiarezza che l'uso interno dell'olio deve avvenire sempre sotto stretto controllo medico. L'assunzione orale dell'olio di Tea Tree è sconsigliata , tranne nel caso di sciacqui del cavo orale in occasione di ulcere della bocca o di gargarismi in caso di faringite.
Studi controllati hanno dimostrato che l'olio di Tea Tree non provoca problemi di sensibilizzazione dell'epidermide e non presenta tossicità evidente neanche dopo contatto prolungato con la cute.
L'olio di Tea Tree ha dato risultato negativo nel test Ames in vitro per la cancerogenicità, rivelando un rischio cancerogeno ridottissimo o addirittura nullo. In alcuni soggetti è stato osservato un potenziale di irritazione della cute, che appare tuttavia connesso alla concentrazione di olio utilizzata.
Proprietà terapeutiche più efficaci sembrano essere legate all'olio di Tea Tree con maggiore percentuale di terpinene-4-olo. Questa varietà è caratterizzata da migliori virtù battericide e anitimicotiche, e sembra inoltre ridurre l'incidenza di irritazioni. L'olio con percentuale di cineolo più elevata e percentuale di terpinene-4-olo più ridotta presenta minori proprietà terapeutiche.
Gli alberi producono la qualità più raffinata di olio di Tea Tree crescono nella splendida e remota regione paludosa lungo il Bungawalbyn Creek, nei pressi di Ballina, sull'estrema costa Settentrionale del Nuovo Galles del Sud. E' qui che, nel 1976, si insediò la Thursday Plantation. In questa zona, la coltivazione delle sole specie più sofisticate garantisce sempre una produzione regolare di olio di altissima qualità. Test di laboratorio esterni condotti su quest'olio hanno dimostrato che esso presenta invariabilmente una concentrazione di terpinene-4-olo superiore al 40% e di cineolo inferiore al 4%. I produttori di quest'olio per conte della società di Ballina garantiscono infatti che esso contiene oltre il 3% di terpinene-4-olo e meno del 7% di cineolo, il più alto standard disponibile. Questo significa che l'olio della Thursday Plantation e delle foreste originarie di Tea Tree nei pressi del Bungawalbyn Creek è il migliore del mondo.
Sebbene l'olio di Tea Tree australiano ( Melaleuca alternifolia) trovi ampia applicazione nella forma pura, è disponibile anche in miscela, alla concentrazione del 15%. Questa formula offre numerosi vantaggi: è più blanda, ma efficace quanto il concentrato; è solubile in acqua, consentendo numerosissime altre applicazioni, ed è più economica dell'essenza pura. Come si potrà vedere nelle istruzioni per l'uso dell'olio di Tea Tree la miscela al 15% rappresenta un'ottima alternativa al concentrato in quasi tutte le situazioni.
Il nome "Tea Tree" fu utilizzato per la prima volta dal capitano James Cook. I suoi marinai usavano infatti le foglie di una specie di Leptospermum come bevanda "aromatica e rinfrescante" in sostituzione del tè. In Australia esistono oltre trecento varietà di Tea Tree e da molte di queste si estraggono oli essenziali con qualche proprietà terapeutica. ma solo una di esse possiede virtù medicinali davvero sorprendenti : MELALEUCA ALTERNIFOLIA.
Questo albero cresce sulla costa settentrionale del Nuovo Galles del Sud, in particolare nel bacino del fiume Richmond, nei pressi di Lismore. E' molto difficile distinguerla dalle altre specie , soprattutto da Melaleuca linariifolia, che cresce in un habitat identico. Alcuni alberi di Melaleuca alternifolia si ritrovano anche nelle vicinanze di Newcastle e di Sidney ma, sebbene presentino le stesse caratteristiche botaniche degli alberi del Nord, da essi si estraggono oli molto diversi. Gli alberi del Nord hanno infatti un alto contenuto di terpinene-4-olo e un basso contenuto di cineolo, mentre quelli del sud presentano un contenuto più elevato di cineolo. Ad esempio , l'olio estratto dagli alberi della zona di Port Macquarie è assimilabile all'olio di eucalipto, ricco di cineolo. Il cineolo svolge una notevole azione terapeutica ed è indicato per il trattamento sintomatico dei raffreddori, ma è anche irritante per la cute e le mucose, e non è pertanto consigliato nel trattamento di ferite e infiammazioni.
Quando si iniziò a produrre l'olio di Tea Tree, era estremamente difficile garantire un controllo di qualità, poiché alcuni alberi presentavano una concentrazione di cineolo molto superiore rispetto ad altri della stessa specie. Questo significava che l'olio estratto da alcuni alberi, data l'elevata percentuale di cineolo, risultava irritante per la pelle, mentre l'olio di altri alberi con minore percentuale di terpinene-4-olo non risultava molto attivo a livello terapeutico.
Nel 1948 tre ricercatori , Penfold, Morrison e McKern, prelevarono campioni di quarantanove alberi della costa settentrionale del Nuovo Galles del Sud e scoprirono che la percentuale di cineolo in essi contenuta oscillava tra il 6% e il 16%. Sebbene le piante fossero equivalenti dal punto di vista botanico, le loro proprietà medicinali mostravano notevoli variazioni. Per garantire una qualità costante dell'olio si stabilì pertanto di classificare gli alberi in funzione del loro contenuto di cineolo. La legge australiana n.AS 2782-1985 prescrive che la percentuale di terpinene-4-olo nell'olio di Melaleuca debba essere superiore al 30% e quella di cineolo inferiore al 15%. In tempi più recenti, L'Australian Tea Tree Industry Association Inc. (ATTIA) ha rilasciato una certificazione agli oli che rispettano la normativa e provengono esclusivamente da Melaleuca Alternifolia. E' importante acquistare solo prodotti di marca affidabile per evitare di utilizzare miscele inefficaci o prodotti qualsiasi spacciati per olio di Tea Tree originale.
L'olio di Tea Tree puro è incolore o, in alcuni casi, di colore giallo pallido ed emana odore gradevole. E' una sostanza estremamente complessa, contenente almeno 48 composti organici, di cui i più importanti sono terpineni, cimeni, pineni, terpineoli, cineolo, sesquiterpeni e alcol sesquiterpenici. Nell'olio di Tea Tree è stato scoperto per la prima volta il composto organico viridiflorene.
Un'analisi approfondita dell'olio, svolta da Sword e Hunter (1978), ha rilevato in esso quattro componenti molto rari in natura: viridiflorene (1%), b-terpineolo (0,24%), L-terpineolo(tracce) e alliesanoato (tracce).
E' interessante notare che nessuna di queste sostanze è particolarmente efficace di per sé: è come se tutti i componenti dell'olio operino in sinergia, per dar luogo a un'azione terapeutica la più efficace possibile. Recenti studi dell'Australian Tea Tree Industry Association ( ATTTIA) hanno individuato in 1.9-2.6 ml/kg la dose letale ( L.D. 50) nei ratti. Questa tossicità per via orale è analoga a quella riscontrata in altri oli essenziali comunemente usati, come l'olio di eucalipto, e indica con chiarezza che l'uso interno dell'olio deve avvenire sempre sotto stretto controllo medico. L'assunzione orale dell'olio di Tea Tree è sconsigliata , tranne nel caso di sciacqui del cavo orale in occasione di ulcere della bocca o di gargarismi in caso di faringite.
Studi controllati hanno dimostrato che l'olio di Tea Tree non provoca problemi di sensibilizzazione dell'epidermide e non presenta tossicità evidente neanche dopo contatto prolungato con la cute.
L'olio di Tea Tree ha dato risultato negativo nel test Ames in vitro per la cancerogenicità, rivelando un rischio cancerogeno ridottissimo o addirittura nullo. In alcuni soggetti è stato osservato un potenziale di irritazione della cute, che appare tuttavia connesso alla concentrazione di olio utilizzata.
Proprietà terapeutiche più efficaci sembrano essere legate all'olio di Tea Tree con maggiore percentuale di terpinene-4-olo. Questa varietà è caratterizzata da migliori virtù battericide e anitimicotiche, e sembra inoltre ridurre l'incidenza di irritazioni. L'olio con percentuale di cineolo più elevata e percentuale di terpinene-4-olo più ridotta presenta minori proprietà terapeutiche.
Gli alberi producono la qualità più raffinata di olio di Tea Tree crescono nella splendida e remota regione paludosa lungo il Bungawalbyn Creek, nei pressi di Ballina, sull'estrema costa Settentrionale del Nuovo Galles del Sud. E' qui che, nel 1976, si insediò la Thursday Plantation. In questa zona, la coltivazione delle sole specie più sofisticate garantisce sempre una produzione regolare di olio di altissima qualità. Test di laboratorio esterni condotti su quest'olio hanno dimostrato che esso presenta invariabilmente una concentrazione di terpinene-4-olo superiore al 40% e di cineolo inferiore al 4%. I produttori di quest'olio per conte della società di Ballina garantiscono infatti che esso contiene oltre il 3% di terpinene-4-olo e meno del 7% di cineolo, il più alto standard disponibile. Questo significa che l'olio della Thursday Plantation e delle foreste originarie di Tea Tree nei pressi del Bungawalbyn Creek è il migliore del mondo.
Sebbene l'olio di Tea Tree australiano ( Melaleuca alternifolia) trovi ampia applicazione nella forma pura, è disponibile anche in miscela, alla concentrazione del 15%. Questa formula offre numerosi vantaggi: è più blanda, ma efficace quanto il concentrato; è solubile in acqua, consentendo numerosissime altre applicazioni, ed è più economica dell'essenza pura. Come si potrà vedere nelle istruzioni per l'uso dell'olio di Tea Tree la miscela al 15% rappresenta un'ottima alternativa al concentrato in quasi tutte le situazioni.
APPLICAZIONI TERAPEUTICHE
ACNE E BRUFOLI
L'acne è una condizione estremamente comune della pelle, generalmente causata da disfunzioni ormonali che comportano un incremento dell'attività delle ghiandole sebacee del viso, del petto e della schiena. Il sebo prodotto rimane intrappolato sotto la cute, formando il cosiddetto comedone o punto nero. Quando questo si infetta dà luogo a un brufolo.
I medici concordano nel ritenere che non esiste una cura miracolosa per l'acne e che nella maggior parte dei casi essa tende a scomparire da sola. Questo non è di alcuna consolazione per le migliaia di adolescenti che avvertono l'inestetismo dei brufoli come un ostacolo alla socializzazione e investono ingenti somme per provare la lozione antiacne più pubblicizzata. La maggior parte dei dermatologi sostiene che chi è affetto da acne dovrebbe evitare i cibi grassi ed accrescere la presenza di frutta fresca e verdura nella dieta, e sottolineano l'importanza di detergere la parte interessata con un buon sapone antisettico ed esporla ai raggi del sole ( per brevi intervalli di tempo). La pulizia estetica del viso o lo schiacciamento dei brufoli ne provocano spesso l'infezione e l'ulteriore diffusione, e andrebbero pertanto evitati.
Il mercato offre lozioni e creme antiacne in gran quantità. Molte di queste esercitano in effetti un'azione positiva poiché sono dotate di proprietà antisettiche che aiutano a ostacolare il diffondersi dell'infezione. Tuttavia, alcune sono molto aggressive, spesso preparati a base di benzoperossido, e se applicate profusamente, possono irritare la pelle sana, soprattutto nelle zone più sensibili del viso. E' proprio questo il grande vantaggio dell'olio di Tea Tree. Sebbene sia un potente antisettico, il suo contenuto di cineolo è talmente basso da non danneggiare la delicata epidermide del viso, ma da esercitarvi, al contrario un effetto calmante.
Poiché è dotato dell'insolita capacità di penetrare negli strati più profondi della cute, può aiutare anche a eliminare i brufoli "sotto pelle", che spesso richiedono così tanto tempo per scomparire.
Sebbene per ora, non esistano evidenze cliniche che attestino l'utilità dell'olio di Tea Tree per il trattamento dell'acne, sono tantissimi i pazienti che hanno provato ad applicarlo sui brufoli, con risultati quasi miracolosi. Il metodo tradizionale è quello di detergere bene il volto, quindi applicare l'olio con le dita o con un batuffolo di cotone direttamente dal falcone, tre o quattro volte il primo giorno , quindi due o tre volte al giorno per i tre giorni successivi. Un'alternativa consiste nell'aggiungere da tre a sei gocce di essenza pura in acqua calda e lavarsi il viso con la soluzione ottenuta.
L'olio di Tea Tree è disponibile anche sotto forma di fresco sapone giallo, dalla confezione invitante e dal gradevole profumo. Il sapone contiene olio di Melaleuca alternifolia al 2% ed è particolarmente efficace nel trattamento dell'acne, anche sulle pelli più sensibili. La Thursday Plantation produce anche una crema antisettica non grassa da applicare sul viso.
ARTRITE
L'artrite è un'infiammazione dei tessuti in corrispondenza di una o più articolazioni, che di solito origina dolori e gonfiori. E' riconducibile a una serie di cause e può essere acuta ( spesso a seguito di una ferita o un'infezione) o cronica. Le due forme più comuni di artrite cronica sono l'artrite reumatoide, che può presentarsi nei giovani, e l'osteoartrite, che si manifesta generalmente nelle persone anziane. Entrambe le forme vengono solitamente trattate con analgesici e farmaci antinfiammatori.
Alcuni pazienti vengono alleviati dai dolori artritici massaggiando sulla pelle una miscela di 3-5 gocce di olio di Tea Tree in poco olio per neonati fino a farla penetrare in profondità nelle articolazioni. L'olio di Tea Tree ha la particolare proprietà di attraversare la pelle e agire sul tessuto sottostante, mentre le sue virtù blandamente anestetiche contribuiscono ad alleviare il dolore.
FORUNCOLI E ASCESSI
L'ascesso è un'infezione localizzata. Nell'epidermide, dove generalmente si sviluppa attorno a un follicolo pilifero, è noto sotto il nome di foruncolo. In genere, il foruncolo si sviluppa come una piccola tumefazione dolorosa; il follicolo e le cellule circostanti vengono uccisi dai batteri e dopo due o tre giorni, danno luogo a una raccolta di pus sottocutaneo. Alla fine, il foruncolo emerge in superficie, scoppia e il pus fuoriesce dall'epidermide.Alcuni soggetti particolarmente sfortunati sviluppano favi, che non sono altro che un accumulo di foruncoli. Si formano quando i follicoli piliferi infetti sono più di uno. I canali del pus possono essere molto estesi e diffondersi al di sotto dell'epidermide prima di trasformarsi in due o più foruncoli e scoppiare. La maggior parte dei foruncoli si sviluppa sulle parti del corpo ricoperte di peli o nelle zone di attrito , ad esempio le ascelle, la nuca, tra le gambe e le natiche , nelle narici. Se non vengono toccati, molti foruncoli si superficializzano nell'arco di circa una settimana, altri richiedono il doppio del tempo.
Il numero di persone afflitte da foruncoli e ascessi è estremamente elevato. Alcuni soggetti sono particolarmente predisposti a queste infezioni e vi ricadono in condizioni di stress e stanchezza.
Spesso il dolore è così intenso che il soggetto non riesce a pensare ad altro e tutti i tipi di terapie sono finalizzati ad alleviare il dolore e a fare maturare l'ascesso il più rapidamente possibile. Un metodo tradizionale è quello di incidere l'ascesso per fare fuoriuscire il pus. Questa operazione è estremamente dolorosa e spesso provoca il diffondersi dell'infezione. Oggi i medici ricorrono all'incisione solo come ultima risorsa e tendono invece a consigliare il riposo per rimettere in moto le difese naturali dell'organismo,oltre che ad applicare un impiastro caldo per far maturare l'ascesso più rapidamente. Generalmente sconsigliano l'uso di creme antisettiche o l'applicazione di altre sostanze sulla superficie dell'ascesso poiché queste, generalmente, non riescono a raggiungere l'infezione sottostante.
E' in questo che l'olio di Tea Tree si distingue dagli altri antisettici. E' stato dimostrato che questa essenza è in grado di penetrare efficacemente attraverso la pelle e agire sui batteri sottostanti. Inoltre l'olio è un efficace solvente del pus. Questo particolare effetto lo rende eccellente contro foruncoli e ascessi. Inoltre è straordinariamente delicato, a differenza di molti altri disinfettanti, e non irrita il tessuto sano. Una volta che il foruncolo, o l'ascesso è scoppiato, è molto importante interrompere il diffondersi dell'infezione ad altre parti del corpo o alle persone vicine. La parte infetta deve essere detersa regolarmente con un buon antisettico - l'olio di Tea Tree è particolarmente indicato - e tutti i vestiti, le lenzuola e gli asciugamani vanno lavati in acqua calda e disinfettante. E' consigliabile anche aggiungere un disinfettante all'acqua del bagno , per uccidere i germi. L'olio di Tea Tree è molto efficace in ciascuna delle occorrenze citate.
CONTUSIONI
Una contusione è la manifestazione esterna di un sanguinamento sottocutaneo a seguito di pressione o colpo. Il sangue fuoriuscito dai vasi danneggiati si insinua nei tessuti provocando gonfiore, alterazione del colore e dolore. Le caratteristiche variazioni del colore del tessuto contuso sono il risultato della degenerazione graduale delle componenti del sangue. Un'importante misura di pronto soccorso è l'applicazione immediata di un impacco freddo sulla zona colpita. Alcuni pazienti hanno inoltre osservato che l'olio di Tea Tree applicato direttamente sulla contusione accelera la guarigione del tessuto danneggiato. L'olio di Tea Tree è infatti in grado di penetrare lo strato cutaneo superficiale e raggiungere il tessuto sottostante.
L'olio favorisce inoltre il flusso sanguigno nei capillari, aumentando la circolazione del sangue che facilita la ricostruzione del tessuto danneggiato con l'apporto di risorse supplementari di ossigeno e sostanze nutritive.
SCOTTATURE ED ERITEMI SOLARI
Le scottature possono essere annoverate tra gli incidenti comuni più gravi poiché sono associate a rischi di shock e infezione. Il pericolo è particolarmente serio per i bambini molto piccoli poiché anche una scottatura relativamente ridotta colpisce un'area proporzionalmente più grande del corpo , rispetto agli adulti
La migliore misura di pronto soccorso è immergere l'area scottata in acqua fredda, corrente o raccolta in una vasca da bagno, e lasciarvela per almeno dieci minuti o fino a che il dolore non si è placato. Eventuali indumenti bruciati rimasti attaccati alla cute non vanno rimossi né va applicato sulla ferita alcun unguento. Se la scottatura è grave o interessa un'area del corpo particolarmente estesa, è necessario rivolgersi immediatamente a un medico.
Anche una scottatura minore può essere estremamente dolorosa e, se la cute è ferita , infettarsi. L'olio di Tea Tree ha un blando effetto anestetico ed è particolarmente lenitivo sulle scottature e sulla pelle infiammata. E' dotato inoltre di ben note proprietà antisettiche, che riducono enormemente il rischio di infezione. Si può applicare sulla scottatura l'olio puro oppure, se si preferisce, utilizzarlo sotto forma di crema antisettica non grassa.
Per quanto riguarda gli eritemi solari , oggi esiste una tale varietà di efficaci schermi solari e la gente sta acquisendo una tale consapevolezza dei pericoli della sovraesposizione al sole, che non dovrebbero verificarsi più casi di scottature solari. E invece, ogni estate sono tantissime le persone che si dimenticano la crema solare e sottovalutano il tempo trascorso in spiaggia. E, alla fine della giornata , si ritrovano la pelle arrossata. Ogni movimento provoca loro dolore ; in molti casi si formano bollicine e la pelle si stacca, lasciando un'antiestetica schiena maculata.
Un bagno o una doccia fredda possono apportare un sollievo temporaneo. Se poi si applica sulla cute la crema antisettica a base di Tea Tree o , nei casi più gravi, olio di Tea Tree puro, il dolore scompare quasi istantaneamente e si previene parzialmente la formazione di vesciche. L'applicazione può essere ripetuta tante volte quanto necessario La sensazione di sollievo è meravigliosa.
TAGLI E ABRASIONI
In molte abitazioni,soprattutto dove ci sono bambini piccoli, gli incidenti domestici più comuni provocano spesso tagli superficiali e abrasioni. Di solito non è necessario alcun intervento, tranne n'accurata pulizia per prevenire eventuali infezioni. E' quindi opportuno che tutte le famiglie tengano nel'armadietto dei medicinali un flacone di disinfettante. Purtroppo, molti di questi disinfettanti provocano un tale bruciore che il dolore è a volte superiore a quello della ferita stessa.
L'olio di Tea Tree ha eccellenti proprietà antisettiche; è stato dimostrato che è in grado di distruggere i batteri nocivi anche se diluito in un rapporto di uno a cento. Tuttavia, è talmente delicato da non provocare bruciore sulla ferita ; anzi, ha addirittura blande proprietà anestetiche. L'olio può essere applicato direttamente dal flacone allo stato puro oppure diluito in una crema antisettica calmante. Il dottor E.Morris Humphery, nel suo articolo pubblicato sul Medical Journal of Australia (vol.1,1930) scriveva:
"Le ferite sporche,come quelle frequentemente osservate a seguito di incidenti stradali, possono essere disinfettate o lavate con una soluzione acquosa di olio di Tea Tree al 10% ; si attiveranno così le proprietà solventi e i tessuti conserveranno il loro colore naturale. Si possono quindi applicare medicazioni imbevute in una soluzione al 2,5%, da sostituirsi ogni 24 ore, per ottenere una pronta guarigione."
Uno degli aspetti più straordinari dell'olio di Tea Tree è che sembra effettivamente funzionare meglio se applicato ai tessuti organici in cui siano presenti pus o sporco, oppure in profondità all'interno del tessuto. E' strano , poiché la maggior parte degli antisettici comuni viene spesso resa inefficace ( in alcuni casi danneggia addirittura l'epidermide) dalla presenza di residui organici. E' stato scoperto che l'olio di Tea Tree invece esplica meglio la sua azione sull'epidermide o in zone purulente rispetto a quanto avvenga in provetta.
Agisce anche da stimolatore del flusso sanguigno nei capillari, aumentando la circolazione e apportando quindi risorse supplementari di ossigeno, sostanze nutritive e leucociti germicidi per facilitare il risanamento della cute danneggiata.
CISTITE
Questa infezione della vescica è causata da germi provenienti dall'intestino che si insinuano nell'uretra e raggiungono la vescica. Poiché l'uretra nell'apparato genitale femminile è più corta e vicina all'ano rispetto a quella maschile, questa condizione è più comune nelle donne rispetto agli uomini. I sintomi comprendono la frequenza dello stimolo a urinare, urina opaca e maleodorante e dolore nei genitali durante la minzione. In alcuni casi si può osservare febbre.
Generalmente , il disturbo decorre in quattro o cinque giorni , durante i quali si raccomanda alle pazienti di restare a riposo e bere quanta più acqua possibile. In alcuni casi vengono prescritti antibiotici, soprattutto se il disturbo si cronicizza o se gli attacchi si verificano di frequente.
Il dottor Paul Belaiche condusse uno studio molto interessante su 26 pazienti, tutte affette da cistite cronica e sottoposte a cicli di antibiotici senza ottenere una guarigione definitiva. A 13 donne somministrò olio di Tea Tree per via orale, 24 mg al dì ( da ingerire in tre dosi da 8 mg mezz'ora prima dei pasti). Alle altre 13 fu somministrato un placebo dall'odore simile all'olio di Tea Tree. Le pazienti furono controllate dopo un mese, tre mesi e sei mesi. I risultati non furono spettacolari e molte delle pazienti di entrambi i gruppi si dovettero sottoporre a brevi cicli di antibiotici a seguito di rinnovati forte attacchi di cistite. Tuttavia , dopo sei mesi, 7 delle pazienti che avevano assunto olio di Tea Tree si erano liberate definitivamente dei sintomi, mentre nessuna del gruppo di controllo aveva dimostrato un miglioramento significativo.
Belaiche concluse: " Da questo primo approccio clinico è evidente che l'olio essenziale di Melaleuca alternifolia è efficace nel trattamento della cistite cronica da colibacilli. L'assenza di tossicità , lo scarso effetto irritante sulle mucose, la perfetta tolleranza generale e il suo elevato potere germicida...ci hanno convinto che siamo in possesso di un importante nuovo olio essenziale antisettico per aromaterapia."
CURE ODONTOIATRICHE
Il valore dell'olio di Tea Tree nella cura e prevenzione di una serie di disturbi odontoiatrici fu riconosciuti fin dagli anni Trenta quando un articolo comparso sul The Australian Journal of Dentistry ((1 agosto 1930) deplorava l'uso , da parte di alcuni dentisti, di potenti farmaci antisettici per il trattamento di sacche di pus nelle gengive. Sebbene questo metodo consentisse spesso di raggiungere i risultati desiderati, distruggeva anche il tessuto sano circostante e abbassava le difese naturali dell'organismo, rendendo il cavo orale più vulnerabile a eccessivi attacchi batterici. L'articolo sottolineava che l'olio di Tea Tree, pur essendo n antisettico efficace ( undici-tredici volte superiore all'acido carbolico), era anche privo di tossicità e non danneggia il tessuto sano.
I disturbi odontoiatrici più comuni , che prima o poi colpiscono la maggior parte delle persone, sono la carie dentaria e le gengiviti. La carie dentaria comincia con la formazione di una "pellicola", detta placca, che aderisce ai denti e alle gengive. SE non rimossa accuratamente , può dare luogo a un acido che corrode lo smalto dei denti e dà il via alla formazione della carie.
Molte persone hanno riscontrato che l'olio di Tea Tree aiuta a tenere puliti i denti , come scrive Sue Coffrey di Lane Cove, Nuovo Galles del Sud : " Il mio dentista mi ha chiesto se un altro dentista mi aveva fatto la pulizie dei denti poiché non avevo placca nonostante fossero passati dodici mesi dall'ultima pulizie. Attribuii il fenomeno al fatto che mi sciacquo quotidianamente la bocca con il Ballinas ( olio di Tea Tree miscelabile in acqua). Oltre a garantirmi una bocca sana, mi lascia un alito fresco , assolutamente adorabile."
Esistono altri scritti che esaltano il gusto fresco ( che aiuta ad eliminare l'alitosi) nonché la capacità dell'olio di Tea Tree di rendere i denti più bianchi.
La gengivite, più o meno grave, colpisce nove pazienti su dieci. E' un'infiammazione delle gengive causata soprattutto da una scarsa igiene dentale, che prova gonfiore e sanguinamento e che , se non trattata, può provocare l'indebolimento dei denti e il rischio di caduta. L'accumulo di placca nel punto in cui il dente incontra la gengiva, se persiste, può trasformare la gengivite in periodontite, un'infiammazione delle strutture di supporto dei denti. Sacche di pus possono accumularsi intorno ai denti e generare gravi ulcere all'interno del cavo orale. Il modo migliore per evitare la gengivite è una pulizia accurata dei denti, la rimozione della placca e l'uso di un collutorio antibatterico. L'olio di Tea Tree si è dimostrato particolarmente efficace per questo scopo. Può essere applicato direttamente sulle gengive o usato come collutorio in una proporzione di tre gocce di olio in un terzo di bicchiere d'acqua. La soddisfazione di numerosi clienti è stata avallata dalle relazioni elaborate da un gran numero di odontoiatri. Tra queste : "In una soluzione al 5% , il Melasol ( olio di Tea Tree) ha aiutato notevolmente a ripulire il cavo orale. Dopo aver rimosso la placca dai denti il Melasol usato in un atomizzatore e spruzzato con una certa pressione tra gli spazi interdentali è stato di grande beneficio per la bocca. Con il Melasol ho potuto risolvere molto rapidamente diversi casi di gengivite."
Altri odontoiatri hanno riportato l'uso del l'olio di Tea Tree per la disinfezione delle cavità dentali, dei canali settici, come preparato per la devitalizzazione e per la prevenzione disinfezioni a seguito di estrazioni o altri interventi odontoiatrici.
DERMATITI
Dermatite è un termine generico usato per descrivere una grande varietà di patologie della pelle, molte delle quali di origine allergica. Molto spesso la dermatite è il risultato di una ipersensibilità della pelle ad alcuni agenti irritanti, ad esempio detersivi, nylon, lana, metallo, olio lubrificante o cemento. La dermatite da pannolino è un esempio di dermatite causata dalla presenza di ammoniaca nelle urine.
I sintomi di dermatite allergica sono molto variabili, ma comprendono in genere infiammazione, gonfiore, follicolite e prurito. La reazione più naturale di chi è affetto da dermatite è grattarsi, aggravando la propria condizione e spesso provocando un 'infezione. A volte è difficile stabilire con esattezza che cosa ha provocato la dermatite poiché la reazione allergica può presentarsi qualche tempo dopo il contatto iniziale. Alcuni operai d'industria hanno manipolato alcune sostanze per anni quando improvvisamente, per nessuna ragione apparente, hanno sviluppato una reazione allergica. Allo stesso modo, una particolare marca di deodorante o dopobarba che è stata usata per lungo tempo può improvvisamente produrre una reazione allergica.
La dermatite è spesso molto difficile da curare poiché è necessario innanzitutto individuarne la causa. La terapia usuale è costituita da una crema calmante, a base di catrame, e da una crema steroidea per ridurre l'infiammazione. In caso di infezione della pelle, vengono prescritte a volte anche creme antibiotiche. E' disponibile una vasta casistica di pazienti che hanno trovato l'olio di Tea Tree particolarmente efficace nel trattamento della dermatite e di altre affezioni pruriginose della pelle(come la varicella). Il racconto più sconvolgente è quello di E. MacNamara, abitante a Sydney, che scrisse la seguente lettera ai produttori dell'olio di Tea Tree della Thursday Plantation:
"Quattro anni fa mio marito sviluppò una grave allergia alla polvere di cemento, un disturbo occupazionale che abbiamo cercato di curare in tutti i modi. Le sue condizioni , tuttavia, continuarono a deteriorare a tal punto che fu confinato su una sedia a rotelle poiché la pelle di piedi e polpacci era diventata così delicata che persino il contatto con il tappeto morbido, le scarpe e lo stesso pigiama provocava sanguinamento e acuti dolori.
Provammo centinaia di medicine prescritte dagli specialisti, spendendo oltre 3.000 dollari in due anni alla ricerca della crema giusta, come risulta dagli scontrini allegati. Alla fine, il dottore ci comunicò che probabilmente sarebbe stato necessario amputare entrambe le gambe al di sotto delle ginocchia nel giro di dodici mesi. Vidi allora una trasmissione televisiva sull'olio di Tea Tree e decisi che valeva la pena di tentare. Ne acquistai un flacone presso la mia erboristeria e lo strofinai su tutta l'area interessata. Nel giro di due settimane il problema era completamente risolto e fino ad ora, undici mesi dopo, non si è più ripresentato."
CANDIDOSI (nota anche come Mughetto o Moniliasi)
Oggi sono sempre più numerosi i soggetti colpiti da questa infezione , causata dal saccaromiceta Candida Albicans. E' dimostrato che la sua diffusione è dovuta anche all'uso di antibiotici e corticosteroidi, farmaci che provocano variazioni chimiche nell'organismo tali da diminuire le difese immunitarie e favorire la crescita del fungo.
E' generalmente riconosciuto che alcune persone sono più soggette alla candida piuttosto che altre.
Tra queste , vi sono gli obesi con profonde pieghe cutanee, i neonati , i diabetici, le persone debilitate o sotto terapia di steroidi o antibiotici e donne con livelli ormonali alterati da gravidanze o dall'uso di contraccettivi orali.
Candida Albicans aggredisce principalmente le aree calde e umide del corpo in particolare le pieghe cutanee, inguinali , glutee e sottomammarie.
Nelle donne , l'area più comune di infezione è la vagina, in cui i sintomi comprendono prurito e infiammazione e secrezioni dense e biancastre. Sebbene la fase attiva duri in genere qualche giorno, di solito è ricorrente.
I neonati possono essere colpiti da dermatite da pannolino dovuta a mughetto oppure possono contrarre la candidosi della bocca durante il passaggio attraverso la vagina al momento del parto. Se trasmesso per via sessuale dalla donna all'uomo, il mughetto può provocare la balanite, un'infiammazione dell'estremità del pene.
La paronichia, un'infezione cronica delle unghie che spesso colpisce le persone che tengono frequentemente immerse le mani in acqua calda,è anch'essa causata dal fungo Candida Albicans, così come alcune fissurazioni dolorose attorno agli angoli della bocca.
Poiché la candidosi è infettiva può sembrare logico trattarla con un antisettico.
Tuttavia , questa terapia spesso può aggravare il problema poiché l'antisettico tende a irritare la pelle già sensibile, aggravando il fenomeno.
E' proprio questo lo straordinario vantaggio dell'olio di Tea Tree. Sebbene, infatti, sia stato dimostrato che esso rappresenta una terapia antimicotica estremamente efficace, grazie al suo basso contenuto di cineolo è estremamente delicato se usato nei rapporti di diluizione corretti e non irrita neanche le pelli più sensibili, come quella della zona inguinale. Nel 1985 il dottor Paul Belaiche ha svolto uno studio per stabilire l'efficacia dell'olio di Tea Tree nella terapia delle infezioni vaginali da Candida Albicans.
Belaiche era rimasto colpito dalle proprietà antibatteriche di alcuni oli essenziali, ad esempio la cannella di Ceylon o cinese, l'origano spagnolo e la satureia di Provenza, ma aveva concluso che presentavano tutte una "aggressiva azione irritante sulle mucose vaginali".
Al contrario aveva notato che l'olio di Melaleuca alternifolia, pur avendo un a"notevole azione antimicotica", poteva essere usato anche per due mesi senza causare irritazioni alle mucose.
11/04/2011
Esistono numerosi rimedi fitoterapici da poter utilizzare in numerosi casi.
Di seguito ne descriverò qualcuno che potrebbe esservi utile.
Ciò che leggerete è tratto da "Le erbe che guariscono - Manuale pratico di fitoterapia" di Paul Belaiche, Ed. Oscar Guide Mondadori. Consiglio di tenere questo testo in casa pronto al'uso con tutti i suoi preziosi consigli.
TARASSACO ( Taraxacum officinale )
Si comincia a sentir parlare di questa pianta soltanto nel XVIII secolo. Per Henry Leclerc ha la proprietà di favorire la funzione biliare. La sua coltivazione risale all'inizio dell'800, quando il tarassaco diventa l'insalata dei francesi e verso la fine di quello stesso secolo anche degli Svizzeri. Tuttavia, già intorno al 1650, il tarassaco era sicuramente consumato come insalata nel Veneto, soprattutto nel Padovano.
Proprietà : Aperitiva, depurativa, diuretica, stomachica, tonica.
Parti utili : foglie, radici, pianta intera.
Quando e come utilizzare :
- Per evitare l'eccesso di colesterolo: decotto , tra tazzine al giorno, una delle quali a digiuno.
- Per il suo effetto diuretico: decotto , due tazze al giorno.
Preparazione : far bollire per 10 minuti 100 gr. di radici in 1 litro d'acqua e filtrare.
Contro la litiasi, renale o biliare, decotto .
Preparazione : far bollire per 5 minuti poi lasciare in infusione per 10 minuti 50 gr. di pianta intera ridotta in pezzi in 1 litro d'acqua. Filtrare.
- Per aver cura del sistema arterioso : decotto, tre tazze al giorno, per una settimana al mese.
Preparazione : far bollire per 3 minuti e lasciare in infusione per 10 minuti 60 gr. di foglie secche e di radici spezzettate in 1 litro d'acqua. Filtrare.
- Per eliminare l'urea : decotto , tre tazze al giorno.
- Come trattamento di bellezza per la pelle : decotto, cura di tre settimane , tre tazze al giorno.
Preparazione : Far bollire per 10 minuti poi lasciare in infusione per 2 ore 60 gr. di radici spezzettate in 1 litro d'acqua. Filtrare.
- Contro le emorroidi : semicupio a base di decotto.
Preparazione : far bollire per 5 minuti poi lasciare in infusione per 10 minuti 50 gr. di pianta intera spezzettata in 1 litro d'acqua. Filtrare. Aggiungere alla quantità d'acqua necessaria a un semicupio.
TIGLIO (Tilia Europaea - Tiliacee)
Gli antichi lo conoscevano di certo, per quanto sembra non lo usassero per scopi terapeutici. Anche nel medio Evo pare non fosse utilizzato, a eccezione della corteccia e delle foglie con cui si curavano i disturbi oculari. L'infuso di tiglio viene adottato soltanto molto più tardi: nella letteratura medica si inizia infatti a parlarne non prima del XVI secolo.
Proprietà : Antispastica, sedativa, calmante, emolliente, sudorifera, coleretica.
Parti utili : Fiori, infiorescenze con le brattee, foglie , alburno (tessuto sottostante la corteccia).
Quando e come utilizzare :
- Per tonificare l'epidermide e conservare un incarnato luminoso : lozione - infuso fredda, in applicazioni locali.
- Contro le palpitazioni : infuso, due tazze al giorno.
- Contro l'insonnia : infuso , una tazza prima di coricarsi.
- In caso di influenza e di dolori febbrili : infuso, due tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 15 minuti 15 gr. di fiori secchi in 1 litro d'acqua bollente.
- Contro il mal di testa : infuso, due tazze al giorno.
- In caso di crisi reumatiche dolorose : infuso , due tazze al giorno.
- Per calmare l'ansia : infuso, due tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 20 gr. di fiori secchi in 1 litro d'acqua bollente.
- In caso di crisi di nervi: infuso, due tazze al giorno, berle molto calde.
- Contro la couperose: applicazioni quotidiane di impacchi imbevuti di infuso.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 30 gr. di fiori secchi in 1 litro d'acqua bollente.
- Come calmante: bagno completo a fine giornata.
Preparazione : Far bollire per dieci minuti e lasciare in infusione per un'ora 50 gr. di alburni spezzettati in 1 litro d'acqua. Aggiungere all'acqua del bagno.
- Per calmare la nausea : decotto, due tazze al giorno.
- Contro i gonfiori delle palpebre : impacchi di decotto.
Preparazione : Far bollire per 15 minuti 50 gr. di fiori secchi in 1 litro d'acqua.
- Per combattere la raucedine e il mal di gola : inalazioni di infuso, due volte al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 150 gr. di fiori secchi in 1 litro d'acqua bollente.
TIMO ( thymus vulgaris - Labiate)
Il timo è una pianta caratteristica delle regioni mediterranee. Teofrasto e Dioscoride parlano di due specie di timo, uno bianco e l'altro nero, e sostengono che il timo "inquina l'organismo e provoca la bile". L'abbadessa santa Ildegarda di Bingen e sant'Alberto Magno lo utilizzavano contro la lebbra e la paralisi. Henry Lelerc lo ritiene ottimo per l'astenia nervosa nonchè in tutti i casi in cui è necessario stimolare la circolazione capillare. Schulz ne adotta l'infuso contro le epidemie di pertosse, per calmare o per prevenire gli accessi di tosse. Il timo fornisce inoltre un olio essenziale che, nella classificazione di Paul Belaiche, viene annoverato tra le essenze 'maggiori' , per il trattamento delle malattie infettive.
Proprietà : Aperitiva, antisettica, antispastica, antitosse, stomachica, carminativa,cicatrizzante, revulsiva, emmenagoga, tonica, vermifuga, insetticida.
Parti utili : Foglie, sommità fiorite, pianta intera fiorita.
Quando e come utilizzare :
- Per pulire una ferita superficiale : lavaggio con infuso.
- In caso di mestruazioni dolorose : infuso , due tazze al giorno, nell'intervallo fra i pasti , prima e durante il ciclo mestruale.
- Per stimolare l'attività gastrica : infuso, due tazze al giorno, nell'intervallo fra i pasti.
- Contro la dilatazione ( meteorismo ) : infuso, una tazza dopo ogni pasto.
- Contro l'influenza: infuso, tre tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 25 gr. di pianta intera secca in 1 litro d'acqua bollente.
- Contro la sinusite: inalazioni di infuso, tre volte al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti50 gr. pianta intera secca in 1 litro di acqua bollente
- Contro la tosse : decotto al miele, due cucchiaini da caffè al giorno.
Preparazione : Far bollire per 10 minuti 250 gr. di pianta intera secca in 1 litro d'acqua e poi filtrare. Rimettere il liquido sul fuoco, a fiamma molto dolce, quindi incorporare, mescolando, 250 gr. di miele. Conservare in recipiente tappato.
- Come vermifugo ( solo per adulti) : infuso, una tazza ogni mattino a digiuno per tre settimane.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 10 gr. di pianta intera secca in una tazza di acqua bollente.
- Per eliminare i pidocchi : frizioni con lozione-decotto subito dopo il normale shampoo.
Preparazione : Far bollire per 15 minuti 100 gr. di pianta intera secca in 1 litro di acqua , poi filtrare.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti in 1 litro d'acqua bollente 15 gr. di fogli e fiori secchi.
- Contro la gengivite: infuso, sciacqui orali, più volte al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 60 gr. di foglie mondate in 1 litro d'acqua bollente.
ATTENZIONE: la salvia non va consumata dalle donne che allattano. Non mettere in contatto la pianta con il ferro; per le preparazioni usare una casseruola smaltata. Controindicata in caso di mastiti o di cancro al seno.
RIBES NERO (Ribes nigrum - Sassifragacee)
Un grande studioso delle piante, Pierre de Foreest, nel XVII secolo, si avvalse per primo delle foglie di ribes nero per curare la ritenzione delle urine e i calcoli della vescica. Un secolo dopo l'abate Bailly de Montaran, descrisse tutte le meravigliose virtù terapeutiche della specie nell'opuscolo Le ammirevoli proprietà del ribes . Oltre alla loro efficacia contro vari disturbi, questi frutti hanno il vantaggio di fornire all'organismo grande abbondanza di vitamine e in particolare di vitamina C. I frutti sono usati nella fabbricazione di dolci, marmellate e liquori.
Proprietà: Diuretica, tonica, antireumatica, astringente, cicatrizzante.
Parti utili: Foglie, sommità fiorite, frutti.
Quando e come utilizzare :
- Per calmare l'infiammazione delle palpebre: lavaggi con infuso.
- Per mantenere un buon sistema arterioso : infuso, tre tazze al giorno, durante i mesi invernali.
- Per rinforzare le difese dell'organismo in caso di epidemie ( esempio influenza): infuso, tre tazze al giorno.
- Contro i reumatismi : infuso , tre tazze al giorno in cure di 3 settimane.
- Per la sua azione diuretica nei casi di eccesso di peso : infuso , tre tazze al giorno.
Preparazione : porre in infuso per 15 minuti 50 gr di foglie secche in 1 litro d'acqua.
- Per assicurare un buon funzionamento renale : infuso , tre tazze al giorno in cure di 3 settimane.
- Per eliminare l'acido urico : infuso , tre tazze al giorno, una a digiuno.
- In caso di problemi biliari ed epatici : infuso, una tazza al mattino a digiuno.
- Per i disturbi premestruali: infuso, due tazze al giorno.
Preparazione : porre in infusione per 10 minuti 30 gr. di foglie secche in 1 litro d'acqua bollente.
PILOSELLA ( Hieracium pilosella - Composite)
Sembra che gli antichi non la conoscessero. Nel Medio Evo ne parla solo santa Ildegarda di Bingen ( XII secolo ), che la considera un tonico cardiaco. Matthiole, nel 1554, la reputa astringente e refrigerante. Queste proprietà d'altro canto sono ben note ai pastori : infatti le pecore che brucano la pilosella sono vittime di contrazioni intestinali tanto violente da portarle qualche volta alla morte. Nel XIX secolo questa pianta viene dimenticata, anche se nella pratica popolare si continua a farne uso per le malattie renali. In seguito, ancora una volta attraverso il filone della tradizione popolare, la pilosella ricompare nella medicina fitoterapica odierna.
Proprietà : astringente, colagoga, diuretica, tonica.
Parti utili : pianta intera fresca.
Quando e come utilizzare :
- In appoggio al trattamento medico nei casi di ipertensione arteriosa : infuso, tre tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 25 minuti 100 gr. di pianta in 1 litro d'acqua.
- Per il suo effetto sedativo : infuso, due tazze al giorno.
- Contro la diarrea : infuso, due tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 60 gr. di pianta in 1 litro d'acqua.
- In convalescenza : decotto , tre tazze al giorno.
Preparazione : far bollire per 5 minuti e poi lasciare in infusione per 10 minuti 80 gr. di pianta in 1 litro d'acqua.
- Per aiutare ad eliminare l'urea : infuso, bere tre tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 80 gr. di pianta in 1 litro d'acqua.
L'artrite è un'infiammazione dei tessuti in corrispondenza di una o più articolazioni, che di solito origina dolori e gonfiori. E' riconducibile a una serie di cause e può essere acuta ( spesso a seguito di una ferita o un'infezione) o cronica. Le due forme più comuni di artrite cronica sono l'artrite reumatoide, che può presentarsi nei giovani, e l'osteoartrite, che si manifesta generalmente nelle persone anziane. Entrambe le forme vengono solitamente trattate con analgesici e farmaci antinfiammatori.
Alcuni pazienti vengono alleviati dai dolori artritici massaggiando sulla pelle una miscela di 3-5 gocce di olio di Tea Tree in poco olio per neonati fino a farla penetrare in profondità nelle articolazioni. L'olio di Tea Tree ha la particolare proprietà di attraversare la pelle e agire sul tessuto sottostante, mentre le sue virtù blandamente anestetiche contribuiscono ad alleviare il dolore.
FORUNCOLI E ASCESSI
L'ascesso è un'infezione localizzata. Nell'epidermide, dove generalmente si sviluppa attorno a un follicolo pilifero, è noto sotto il nome di foruncolo. In genere, il foruncolo si sviluppa come una piccola tumefazione dolorosa; il follicolo e le cellule circostanti vengono uccisi dai batteri e dopo due o tre giorni, danno luogo a una raccolta di pus sottocutaneo. Alla fine, il foruncolo emerge in superficie, scoppia e il pus fuoriesce dall'epidermide.Alcuni soggetti particolarmente sfortunati sviluppano favi, che non sono altro che un accumulo di foruncoli. Si formano quando i follicoli piliferi infetti sono più di uno. I canali del pus possono essere molto estesi e diffondersi al di sotto dell'epidermide prima di trasformarsi in due o più foruncoli e scoppiare. La maggior parte dei foruncoli si sviluppa sulle parti del corpo ricoperte di peli o nelle zone di attrito , ad esempio le ascelle, la nuca, tra le gambe e le natiche , nelle narici. Se non vengono toccati, molti foruncoli si superficializzano nell'arco di circa una settimana, altri richiedono il doppio del tempo.
Il numero di persone afflitte da foruncoli e ascessi è estremamente elevato. Alcuni soggetti sono particolarmente predisposti a queste infezioni e vi ricadono in condizioni di stress e stanchezza.
Spesso il dolore è così intenso che il soggetto non riesce a pensare ad altro e tutti i tipi di terapie sono finalizzati ad alleviare il dolore e a fare maturare l'ascesso il più rapidamente possibile. Un metodo tradizionale è quello di incidere l'ascesso per fare fuoriuscire il pus. Questa operazione è estremamente dolorosa e spesso provoca il diffondersi dell'infezione. Oggi i medici ricorrono all'incisione solo come ultima risorsa e tendono invece a consigliare il riposo per rimettere in moto le difese naturali dell'organismo,oltre che ad applicare un impiastro caldo per far maturare l'ascesso più rapidamente. Generalmente sconsigliano l'uso di creme antisettiche o l'applicazione di altre sostanze sulla superficie dell'ascesso poiché queste, generalmente, non riescono a raggiungere l'infezione sottostante.
E' in questo che l'olio di Tea Tree si distingue dagli altri antisettici. E' stato dimostrato che questa essenza è in grado di penetrare efficacemente attraverso la pelle e agire sui batteri sottostanti. Inoltre l'olio è un efficace solvente del pus. Questo particolare effetto lo rende eccellente contro foruncoli e ascessi. Inoltre è straordinariamente delicato, a differenza di molti altri disinfettanti, e non irrita il tessuto sano. Una volta che il foruncolo, o l'ascesso è scoppiato, è molto importante interrompere il diffondersi dell'infezione ad altre parti del corpo o alle persone vicine. La parte infetta deve essere detersa regolarmente con un buon antisettico - l'olio di Tea Tree è particolarmente indicato - e tutti i vestiti, le lenzuola e gli asciugamani vanno lavati in acqua calda e disinfettante. E' consigliabile anche aggiungere un disinfettante all'acqua del bagno , per uccidere i germi. L'olio di Tea Tree è molto efficace in ciascuna delle occorrenze citate.
CONTUSIONI
Una contusione è la manifestazione esterna di un sanguinamento sottocutaneo a seguito di pressione o colpo. Il sangue fuoriuscito dai vasi danneggiati si insinua nei tessuti provocando gonfiore, alterazione del colore e dolore. Le caratteristiche variazioni del colore del tessuto contuso sono il risultato della degenerazione graduale delle componenti del sangue. Un'importante misura di pronto soccorso è l'applicazione immediata di un impacco freddo sulla zona colpita. Alcuni pazienti hanno inoltre osservato che l'olio di Tea Tree applicato direttamente sulla contusione accelera la guarigione del tessuto danneggiato. L'olio di Tea Tree è infatti in grado di penetrare lo strato cutaneo superficiale e raggiungere il tessuto sottostante.
L'olio favorisce inoltre il flusso sanguigno nei capillari, aumentando la circolazione del sangue che facilita la ricostruzione del tessuto danneggiato con l'apporto di risorse supplementari di ossigeno e sostanze nutritive.
SCOTTATURE ED ERITEMI SOLARI
Le scottature possono essere annoverate tra gli incidenti comuni più gravi poiché sono associate a rischi di shock e infezione. Il pericolo è particolarmente serio per i bambini molto piccoli poiché anche una scottatura relativamente ridotta colpisce un'area proporzionalmente più grande del corpo , rispetto agli adulti
La migliore misura di pronto soccorso è immergere l'area scottata in acqua fredda, corrente o raccolta in una vasca da bagno, e lasciarvela per almeno dieci minuti o fino a che il dolore non si è placato. Eventuali indumenti bruciati rimasti attaccati alla cute non vanno rimossi né va applicato sulla ferita alcun unguento. Se la scottatura è grave o interessa un'area del corpo particolarmente estesa, è necessario rivolgersi immediatamente a un medico.
Anche una scottatura minore può essere estremamente dolorosa e, se la cute è ferita , infettarsi. L'olio di Tea Tree ha un blando effetto anestetico ed è particolarmente lenitivo sulle scottature e sulla pelle infiammata. E' dotato inoltre di ben note proprietà antisettiche, che riducono enormemente il rischio di infezione. Si può applicare sulla scottatura l'olio puro oppure, se si preferisce, utilizzarlo sotto forma di crema antisettica non grassa.
Per quanto riguarda gli eritemi solari , oggi esiste una tale varietà di efficaci schermi solari e la gente sta acquisendo una tale consapevolezza dei pericoli della sovraesposizione al sole, che non dovrebbero verificarsi più casi di scottature solari. E invece, ogni estate sono tantissime le persone che si dimenticano la crema solare e sottovalutano il tempo trascorso in spiaggia. E, alla fine della giornata , si ritrovano la pelle arrossata. Ogni movimento provoca loro dolore ; in molti casi si formano bollicine e la pelle si stacca, lasciando un'antiestetica schiena maculata.
Un bagno o una doccia fredda possono apportare un sollievo temporaneo. Se poi si applica sulla cute la crema antisettica a base di Tea Tree o , nei casi più gravi, olio di Tea Tree puro, il dolore scompare quasi istantaneamente e si previene parzialmente la formazione di vesciche. L'applicazione può essere ripetuta tante volte quanto necessario La sensazione di sollievo è meravigliosa.
TAGLI E ABRASIONI
In molte abitazioni,soprattutto dove ci sono bambini piccoli, gli incidenti domestici più comuni provocano spesso tagli superficiali e abrasioni. Di solito non è necessario alcun intervento, tranne n'accurata pulizia per prevenire eventuali infezioni. E' quindi opportuno che tutte le famiglie tengano nel'armadietto dei medicinali un flacone di disinfettante. Purtroppo, molti di questi disinfettanti provocano un tale bruciore che il dolore è a volte superiore a quello della ferita stessa.
L'olio di Tea Tree ha eccellenti proprietà antisettiche; è stato dimostrato che è in grado di distruggere i batteri nocivi anche se diluito in un rapporto di uno a cento. Tuttavia, è talmente delicato da non provocare bruciore sulla ferita ; anzi, ha addirittura blande proprietà anestetiche. L'olio può essere applicato direttamente dal flacone allo stato puro oppure diluito in una crema antisettica calmante. Il dottor E.Morris Humphery, nel suo articolo pubblicato sul Medical Journal of Australia (vol.1,1930) scriveva:
"Le ferite sporche,come quelle frequentemente osservate a seguito di incidenti stradali, possono essere disinfettate o lavate con una soluzione acquosa di olio di Tea Tree al 10% ; si attiveranno così le proprietà solventi e i tessuti conserveranno il loro colore naturale. Si possono quindi applicare medicazioni imbevute in una soluzione al 2,5%, da sostituirsi ogni 24 ore, per ottenere una pronta guarigione."
Uno degli aspetti più straordinari dell'olio di Tea Tree è che sembra effettivamente funzionare meglio se applicato ai tessuti organici in cui siano presenti pus o sporco, oppure in profondità all'interno del tessuto. E' strano , poiché la maggior parte degli antisettici comuni viene spesso resa inefficace ( in alcuni casi danneggia addirittura l'epidermide) dalla presenza di residui organici. E' stato scoperto che l'olio di Tea Tree invece esplica meglio la sua azione sull'epidermide o in zone purulente rispetto a quanto avvenga in provetta.
Agisce anche da stimolatore del flusso sanguigno nei capillari, aumentando la circolazione e apportando quindi risorse supplementari di ossigeno, sostanze nutritive e leucociti germicidi per facilitare il risanamento della cute danneggiata.
CISTITE
Questa infezione della vescica è causata da germi provenienti dall'intestino che si insinuano nell'uretra e raggiungono la vescica. Poiché l'uretra nell'apparato genitale femminile è più corta e vicina all'ano rispetto a quella maschile, questa condizione è più comune nelle donne rispetto agli uomini. I sintomi comprendono la frequenza dello stimolo a urinare, urina opaca e maleodorante e dolore nei genitali durante la minzione. In alcuni casi si può osservare febbre.
Generalmente , il disturbo decorre in quattro o cinque giorni , durante i quali si raccomanda alle pazienti di restare a riposo e bere quanta più acqua possibile. In alcuni casi vengono prescritti antibiotici, soprattutto se il disturbo si cronicizza o se gli attacchi si verificano di frequente.
Il dottor Paul Belaiche condusse uno studio molto interessante su 26 pazienti, tutte affette da cistite cronica e sottoposte a cicli di antibiotici senza ottenere una guarigione definitiva. A 13 donne somministrò olio di Tea Tree per via orale, 24 mg al dì ( da ingerire in tre dosi da 8 mg mezz'ora prima dei pasti). Alle altre 13 fu somministrato un placebo dall'odore simile all'olio di Tea Tree. Le pazienti furono controllate dopo un mese, tre mesi e sei mesi. I risultati non furono spettacolari e molte delle pazienti di entrambi i gruppi si dovettero sottoporre a brevi cicli di antibiotici a seguito di rinnovati forte attacchi di cistite. Tuttavia , dopo sei mesi, 7 delle pazienti che avevano assunto olio di Tea Tree si erano liberate definitivamente dei sintomi, mentre nessuna del gruppo di controllo aveva dimostrato un miglioramento significativo.
Belaiche concluse: " Da questo primo approccio clinico è evidente che l'olio essenziale di Melaleuca alternifolia è efficace nel trattamento della cistite cronica da colibacilli. L'assenza di tossicità , lo scarso effetto irritante sulle mucose, la perfetta tolleranza generale e il suo elevato potere germicida...ci hanno convinto che siamo in possesso di un importante nuovo olio essenziale antisettico per aromaterapia."
CURE ODONTOIATRICHE
Il valore dell'olio di Tea Tree nella cura e prevenzione di una serie di disturbi odontoiatrici fu riconosciuti fin dagli anni Trenta quando un articolo comparso sul The Australian Journal of Dentistry ((1 agosto 1930) deplorava l'uso , da parte di alcuni dentisti, di potenti farmaci antisettici per il trattamento di sacche di pus nelle gengive. Sebbene questo metodo consentisse spesso di raggiungere i risultati desiderati, distruggeva anche il tessuto sano circostante e abbassava le difese naturali dell'organismo, rendendo il cavo orale più vulnerabile a eccessivi attacchi batterici. L'articolo sottolineava che l'olio di Tea Tree, pur essendo n antisettico efficace ( undici-tredici volte superiore all'acido carbolico), era anche privo di tossicità e non danneggia il tessuto sano.
I disturbi odontoiatrici più comuni , che prima o poi colpiscono la maggior parte delle persone, sono la carie dentaria e le gengiviti. La carie dentaria comincia con la formazione di una "pellicola", detta placca, che aderisce ai denti e alle gengive. SE non rimossa accuratamente , può dare luogo a un acido che corrode lo smalto dei denti e dà il via alla formazione della carie.
Molte persone hanno riscontrato che l'olio di Tea Tree aiuta a tenere puliti i denti , come scrive Sue Coffrey di Lane Cove, Nuovo Galles del Sud : " Il mio dentista mi ha chiesto se un altro dentista mi aveva fatto la pulizie dei denti poiché non avevo placca nonostante fossero passati dodici mesi dall'ultima pulizie. Attribuii il fenomeno al fatto che mi sciacquo quotidianamente la bocca con il Ballinas ( olio di Tea Tree miscelabile in acqua). Oltre a garantirmi una bocca sana, mi lascia un alito fresco , assolutamente adorabile."
Esistono altri scritti che esaltano il gusto fresco ( che aiuta ad eliminare l'alitosi) nonché la capacità dell'olio di Tea Tree di rendere i denti più bianchi.
La gengivite, più o meno grave, colpisce nove pazienti su dieci. E' un'infiammazione delle gengive causata soprattutto da una scarsa igiene dentale, che prova gonfiore e sanguinamento e che , se non trattata, può provocare l'indebolimento dei denti e il rischio di caduta. L'accumulo di placca nel punto in cui il dente incontra la gengiva, se persiste, può trasformare la gengivite in periodontite, un'infiammazione delle strutture di supporto dei denti. Sacche di pus possono accumularsi intorno ai denti e generare gravi ulcere all'interno del cavo orale. Il modo migliore per evitare la gengivite è una pulizia accurata dei denti, la rimozione della placca e l'uso di un collutorio antibatterico. L'olio di Tea Tree si è dimostrato particolarmente efficace per questo scopo. Può essere applicato direttamente sulle gengive o usato come collutorio in una proporzione di tre gocce di olio in un terzo di bicchiere d'acqua. La soddisfazione di numerosi clienti è stata avallata dalle relazioni elaborate da un gran numero di odontoiatri. Tra queste : "In una soluzione al 5% , il Melasol ( olio di Tea Tree) ha aiutato notevolmente a ripulire il cavo orale. Dopo aver rimosso la placca dai denti il Melasol usato in un atomizzatore e spruzzato con una certa pressione tra gli spazi interdentali è stato di grande beneficio per la bocca. Con il Melasol ho potuto risolvere molto rapidamente diversi casi di gengivite."
Altri odontoiatri hanno riportato l'uso del l'olio di Tea Tree per la disinfezione delle cavità dentali, dei canali settici, come preparato per la devitalizzazione e per la prevenzione disinfezioni a seguito di estrazioni o altri interventi odontoiatrici.
DERMATITI
Dermatite è un termine generico usato per descrivere una grande varietà di patologie della pelle, molte delle quali di origine allergica. Molto spesso la dermatite è il risultato di una ipersensibilità della pelle ad alcuni agenti irritanti, ad esempio detersivi, nylon, lana, metallo, olio lubrificante o cemento. La dermatite da pannolino è un esempio di dermatite causata dalla presenza di ammoniaca nelle urine.
I sintomi di dermatite allergica sono molto variabili, ma comprendono in genere infiammazione, gonfiore, follicolite e prurito. La reazione più naturale di chi è affetto da dermatite è grattarsi, aggravando la propria condizione e spesso provocando un 'infezione. A volte è difficile stabilire con esattezza che cosa ha provocato la dermatite poiché la reazione allergica può presentarsi qualche tempo dopo il contatto iniziale. Alcuni operai d'industria hanno manipolato alcune sostanze per anni quando improvvisamente, per nessuna ragione apparente, hanno sviluppato una reazione allergica. Allo stesso modo, una particolare marca di deodorante o dopobarba che è stata usata per lungo tempo può improvvisamente produrre una reazione allergica.
La dermatite è spesso molto difficile da curare poiché è necessario innanzitutto individuarne la causa. La terapia usuale è costituita da una crema calmante, a base di catrame, e da una crema steroidea per ridurre l'infiammazione. In caso di infezione della pelle, vengono prescritte a volte anche creme antibiotiche. E' disponibile una vasta casistica di pazienti che hanno trovato l'olio di Tea Tree particolarmente efficace nel trattamento della dermatite e di altre affezioni pruriginose della pelle(come la varicella). Il racconto più sconvolgente è quello di E. MacNamara, abitante a Sydney, che scrisse la seguente lettera ai produttori dell'olio di Tea Tree della Thursday Plantation:
"Quattro anni fa mio marito sviluppò una grave allergia alla polvere di cemento, un disturbo occupazionale che abbiamo cercato di curare in tutti i modi. Le sue condizioni , tuttavia, continuarono a deteriorare a tal punto che fu confinato su una sedia a rotelle poiché la pelle di piedi e polpacci era diventata così delicata che persino il contatto con il tappeto morbido, le scarpe e lo stesso pigiama provocava sanguinamento e acuti dolori.
Provammo centinaia di medicine prescritte dagli specialisti, spendendo oltre 3.000 dollari in due anni alla ricerca della crema giusta, come risulta dagli scontrini allegati. Alla fine, il dottore ci comunicò che probabilmente sarebbe stato necessario amputare entrambe le gambe al di sotto delle ginocchia nel giro di dodici mesi. Vidi allora una trasmissione televisiva sull'olio di Tea Tree e decisi che valeva la pena di tentare. Ne acquistai un flacone presso la mia erboristeria e lo strofinai su tutta l'area interessata. Nel giro di due settimane il problema era completamente risolto e fino ad ora, undici mesi dopo, non si è più ripresentato."
CANDIDOSI (nota anche come Mughetto o Moniliasi)
Oggi sono sempre più numerosi i soggetti colpiti da questa infezione , causata dal saccaromiceta Candida Albicans. E' dimostrato che la sua diffusione è dovuta anche all'uso di antibiotici e corticosteroidi, farmaci che provocano variazioni chimiche nell'organismo tali da diminuire le difese immunitarie e favorire la crescita del fungo.
E' generalmente riconosciuto che alcune persone sono più soggette alla candida piuttosto che altre.
Tra queste , vi sono gli obesi con profonde pieghe cutanee, i neonati , i diabetici, le persone debilitate o sotto terapia di steroidi o antibiotici e donne con livelli ormonali alterati da gravidanze o dall'uso di contraccettivi orali.
Candida Albicans aggredisce principalmente le aree calde e umide del corpo in particolare le pieghe cutanee, inguinali , glutee e sottomammarie.
Nelle donne , l'area più comune di infezione è la vagina, in cui i sintomi comprendono prurito e infiammazione e secrezioni dense e biancastre. Sebbene la fase attiva duri in genere qualche giorno, di solito è ricorrente.
I neonati possono essere colpiti da dermatite da pannolino dovuta a mughetto oppure possono contrarre la candidosi della bocca durante il passaggio attraverso la vagina al momento del parto. Se trasmesso per via sessuale dalla donna all'uomo, il mughetto può provocare la balanite, un'infiammazione dell'estremità del pene.
La paronichia, un'infezione cronica delle unghie che spesso colpisce le persone che tengono frequentemente immerse le mani in acqua calda,è anch'essa causata dal fungo Candida Albicans, così come alcune fissurazioni dolorose attorno agli angoli della bocca.
Poiché la candidosi è infettiva può sembrare logico trattarla con un antisettico.
Tuttavia , questa terapia spesso può aggravare il problema poiché l'antisettico tende a irritare la pelle già sensibile, aggravando il fenomeno.
E' proprio questo lo straordinario vantaggio dell'olio di Tea Tree. Sebbene, infatti, sia stato dimostrato che esso rappresenta una terapia antimicotica estremamente efficace, grazie al suo basso contenuto di cineolo è estremamente delicato se usato nei rapporti di diluizione corretti e non irrita neanche le pelli più sensibili, come quella della zona inguinale. Nel 1985 il dottor Paul Belaiche ha svolto uno studio per stabilire l'efficacia dell'olio di Tea Tree nella terapia delle infezioni vaginali da Candida Albicans.
Belaiche era rimasto colpito dalle proprietà antibatteriche di alcuni oli essenziali, ad esempio la cannella di Ceylon o cinese, l'origano spagnolo e la satureia di Provenza, ma aveva concluso che presentavano tutte una "aggressiva azione irritante sulle mucose vaginali".
Al contrario aveva notato che l'olio di Melaleuca alternifolia, pur avendo un a"notevole azione antimicotica", poteva essere usato anche per due mesi senza causare irritazioni alle mucose.
11/04/2011
RIMEDI FITOTERAPICI
Di seguito ne descriverò qualcuno che potrebbe esservi utile.
Ciò che leggerete è tratto da "Le erbe che guariscono - Manuale pratico di fitoterapia" di Paul Belaiche, Ed. Oscar Guide Mondadori. Consiglio di tenere questo testo in casa pronto al'uso con tutti i suoi preziosi consigli.
TARASSACO ( Taraxacum officinale )
Si comincia a sentir parlare di questa pianta soltanto nel XVIII secolo. Per Henry Leclerc ha la proprietà di favorire la funzione biliare. La sua coltivazione risale all'inizio dell'800, quando il tarassaco diventa l'insalata dei francesi e verso la fine di quello stesso secolo anche degli Svizzeri. Tuttavia, già intorno al 1650, il tarassaco era sicuramente consumato come insalata nel Veneto, soprattutto nel Padovano.
Proprietà : Aperitiva, depurativa, diuretica, stomachica, tonica.
Parti utili : foglie, radici, pianta intera.
Quando e come utilizzare :
- Per evitare l'eccesso di colesterolo: decotto , tra tazzine al giorno, una delle quali a digiuno.
- Per il suo effetto diuretico: decotto , due tazze al giorno.
Preparazione : far bollire per 10 minuti 100 gr. di radici in 1 litro d'acqua e filtrare.
Contro la litiasi, renale o biliare, decotto .
Preparazione : far bollire per 5 minuti poi lasciare in infusione per 10 minuti 50 gr. di pianta intera ridotta in pezzi in 1 litro d'acqua. Filtrare.
- Per aver cura del sistema arterioso : decotto, tre tazze al giorno, per una settimana al mese.
Preparazione : far bollire per 3 minuti e lasciare in infusione per 10 minuti 60 gr. di foglie secche e di radici spezzettate in 1 litro d'acqua. Filtrare.
- Per eliminare l'urea : decotto , tre tazze al giorno.
- Come trattamento di bellezza per la pelle : decotto, cura di tre settimane , tre tazze al giorno.
Preparazione : Far bollire per 10 minuti poi lasciare in infusione per 2 ore 60 gr. di radici spezzettate in 1 litro d'acqua. Filtrare.
- Contro le emorroidi : semicupio a base di decotto.
Preparazione : far bollire per 5 minuti poi lasciare in infusione per 10 minuti 50 gr. di pianta intera spezzettata in 1 litro d'acqua. Filtrare. Aggiungere alla quantità d'acqua necessaria a un semicupio.
TIGLIO (Tilia Europaea - Tiliacee)
Gli antichi lo conoscevano di certo, per quanto sembra non lo usassero per scopi terapeutici. Anche nel medio Evo pare non fosse utilizzato, a eccezione della corteccia e delle foglie con cui si curavano i disturbi oculari. L'infuso di tiglio viene adottato soltanto molto più tardi: nella letteratura medica si inizia infatti a parlarne non prima del XVI secolo.
Proprietà : Antispastica, sedativa, calmante, emolliente, sudorifera, coleretica.
Parti utili : Fiori, infiorescenze con le brattee, foglie , alburno (tessuto sottostante la corteccia).
Quando e come utilizzare :
- Per tonificare l'epidermide e conservare un incarnato luminoso : lozione - infuso fredda, in applicazioni locali.
- Contro le palpitazioni : infuso, due tazze al giorno.
- Contro l'insonnia : infuso , una tazza prima di coricarsi.
- In caso di influenza e di dolori febbrili : infuso, due tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 15 minuti 15 gr. di fiori secchi in 1 litro d'acqua bollente.
- Contro il mal di testa : infuso, due tazze al giorno.
- In caso di crisi reumatiche dolorose : infuso , due tazze al giorno.
- Per calmare l'ansia : infuso, due tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 20 gr. di fiori secchi in 1 litro d'acqua bollente.
- In caso di crisi di nervi: infuso, due tazze al giorno, berle molto calde.
- Contro la couperose: applicazioni quotidiane di impacchi imbevuti di infuso.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 30 gr. di fiori secchi in 1 litro d'acqua bollente.
- Come calmante: bagno completo a fine giornata.
Preparazione : Far bollire per dieci minuti e lasciare in infusione per un'ora 50 gr. di alburni spezzettati in 1 litro d'acqua. Aggiungere all'acqua del bagno.
- Per calmare la nausea : decotto, due tazze al giorno.
- Contro i gonfiori delle palpebre : impacchi di decotto.
Preparazione : Far bollire per 15 minuti 50 gr. di fiori secchi in 1 litro d'acqua.
- Per combattere la raucedine e il mal di gola : inalazioni di infuso, due volte al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 150 gr. di fiori secchi in 1 litro d'acqua bollente.
TIMO ( thymus vulgaris - Labiate)
Il timo è una pianta caratteristica delle regioni mediterranee. Teofrasto e Dioscoride parlano di due specie di timo, uno bianco e l'altro nero, e sostengono che il timo "inquina l'organismo e provoca la bile". L'abbadessa santa Ildegarda di Bingen e sant'Alberto Magno lo utilizzavano contro la lebbra e la paralisi. Henry Lelerc lo ritiene ottimo per l'astenia nervosa nonchè in tutti i casi in cui è necessario stimolare la circolazione capillare. Schulz ne adotta l'infuso contro le epidemie di pertosse, per calmare o per prevenire gli accessi di tosse. Il timo fornisce inoltre un olio essenziale che, nella classificazione di Paul Belaiche, viene annoverato tra le essenze 'maggiori' , per il trattamento delle malattie infettive.
Proprietà : Aperitiva, antisettica, antispastica, antitosse, stomachica, carminativa,cicatrizzante, revulsiva, emmenagoga, tonica, vermifuga, insetticida.
Parti utili : Foglie, sommità fiorite, pianta intera fiorita.
Quando e come utilizzare :
- Per pulire una ferita superficiale : lavaggio con infuso.
- In caso di mestruazioni dolorose : infuso , due tazze al giorno, nell'intervallo fra i pasti , prima e durante il ciclo mestruale.
- Per stimolare l'attività gastrica : infuso, due tazze al giorno, nell'intervallo fra i pasti.
- Contro la dilatazione ( meteorismo ) : infuso, una tazza dopo ogni pasto.
- Contro l'influenza: infuso, tre tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 25 gr. di pianta intera secca in 1 litro d'acqua bollente.
- Contro la sinusite: inalazioni di infuso, tre volte al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti50 gr. pianta intera secca in 1 litro di acqua bollente
- Contro la tosse : decotto al miele, due cucchiaini da caffè al giorno.
Preparazione : Far bollire per 10 minuti 250 gr. di pianta intera secca in 1 litro d'acqua e poi filtrare. Rimettere il liquido sul fuoco, a fiamma molto dolce, quindi incorporare, mescolando, 250 gr. di miele. Conservare in recipiente tappato.
- Come vermifugo ( solo per adulti) : infuso, una tazza ogni mattino a digiuno per tre settimane.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 10 gr. di pianta intera secca in una tazza di acqua bollente.
- Per eliminare i pidocchi : frizioni con lozione-decotto subito dopo il normale shampoo.
Preparazione : Far bollire per 15 minuti 100 gr. di pianta intera secca in 1 litro di acqua , poi filtrare.
SALVIA ( Salvia officinalis - Labiate )
Già nell'antica Grecia antica, dove era considerata pianta sacra, se ne distinguevano circa venti differenti qualità. Nel I secolo, Dioscoride la riteneva diuretica, tonica, emostatica. A partire dal IX secolo la troviamo coltivata dapprima negli orti dei monasteri, poi anche in quelli dei contadini. La credenza popolare, che trovava una netta somiglianza fra le foglie della salvia e la schiena del rospo, sosteneva che questo animale e questa pianta facessero, per così dire comunella. Da questa credenza hanno tratto origine sia una novella ( la numero 37) di Giovanni Boccaccio, sia un'opera di Hans Sachs ( 1494-1576 ) il più grande dei maestri cantori della tradizione tedesca.
Dopo essere stata dimenticata per lungo tempo dalla medicina naturale, attualmente la salvia vede nuovamente riconosciute quasi tutte le proprietà che in passato le erano ascritte.
Proprietà : Antisettica, anitspastica, sedativa, antisudorale, stomachica, stimolante, vulneraria, ormonale.
Parti utili : Foglie mondate , sommità fiorite.
Quando e come utilizzare :
- In caso di astenia e di grande stanchezza, nei periodi di convalescenza : vino di foglie, un bicchierino alla fine di ogni pasto.
Preparazione: Far macerare per 10 minuti 30 gr. di foglie mondate in 1 litro di buon vino rosso, poi filtrare. Conservare in recipiente tappato.
- Contro gli stati depressivi : infuso , due tazze al giorno
- Dopo il parto , per aiutare a prosciugare la secrezione lattea: infuso, tre tazze al giorno.
- Contro le vampate di calore della premenopausa : infuso, tre tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 20 gr. di foglie mondate in 1 litro d'acqua bollente.
- In caso di mestruazioni dolorose : infuso , due tazze al giorno, prima e durante le mestruazioni.
- Come sedativo ed equilibrante del sistema nervoso : infuso, due tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti in 1 litro d'acqua bollente 15 gr. di fogli e fiori secchi.
- Contro la gengivite: infuso, sciacqui orali, più volte al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 60 gr. di foglie mondate in 1 litro d'acqua bollente.
ATTENZIONE: la salvia non va consumata dalle donne che allattano. Non mettere in contatto la pianta con il ferro; per le preparazioni usare una casseruola smaltata. Controindicata in caso di mastiti o di cancro al seno.
RIBES NERO (Ribes nigrum - Sassifragacee)
Un grande studioso delle piante, Pierre de Foreest, nel XVII secolo, si avvalse per primo delle foglie di ribes nero per curare la ritenzione delle urine e i calcoli della vescica. Un secolo dopo l'abate Bailly de Montaran, descrisse tutte le meravigliose virtù terapeutiche della specie nell'opuscolo Le ammirevoli proprietà del ribes . Oltre alla loro efficacia contro vari disturbi, questi frutti hanno il vantaggio di fornire all'organismo grande abbondanza di vitamine e in particolare di vitamina C. I frutti sono usati nella fabbricazione di dolci, marmellate e liquori.
Proprietà: Diuretica, tonica, antireumatica, astringente, cicatrizzante.
Parti utili: Foglie, sommità fiorite, frutti.
Quando e come utilizzare :
- Per calmare l'infiammazione delle palpebre: lavaggi con infuso.
- Per mantenere un buon sistema arterioso : infuso, tre tazze al giorno, durante i mesi invernali.
- Per rinforzare le difese dell'organismo in caso di epidemie ( esempio influenza): infuso, tre tazze al giorno.
- Contro i reumatismi : infuso , tre tazze al giorno in cure di 3 settimane.
- Per la sua azione diuretica nei casi di eccesso di peso : infuso , tre tazze al giorno.
Preparazione : porre in infuso per 15 minuti 50 gr di foglie secche in 1 litro d'acqua.
- Per assicurare un buon funzionamento renale : infuso , tre tazze al giorno in cure di 3 settimane.
- Per eliminare l'acido urico : infuso , tre tazze al giorno, una a digiuno.
- In caso di problemi biliari ed epatici : infuso, una tazza al mattino a digiuno.
- Per i disturbi premestruali: infuso, due tazze al giorno.
Preparazione : porre in infusione per 10 minuti 30 gr. di foglie secche in 1 litro d'acqua bollente.
PILOSELLA ( Hieracium pilosella - Composite)
Sembra che gli antichi non la conoscessero. Nel Medio Evo ne parla solo santa Ildegarda di Bingen ( XII secolo ), che la considera un tonico cardiaco. Matthiole, nel 1554, la reputa astringente e refrigerante. Queste proprietà d'altro canto sono ben note ai pastori : infatti le pecore che brucano la pilosella sono vittime di contrazioni intestinali tanto violente da portarle qualche volta alla morte. Nel XIX secolo questa pianta viene dimenticata, anche se nella pratica popolare si continua a farne uso per le malattie renali. In seguito, ancora una volta attraverso il filone della tradizione popolare, la pilosella ricompare nella medicina fitoterapica odierna.
Proprietà : astringente, colagoga, diuretica, tonica.
Parti utili : pianta intera fresca.
Quando e come utilizzare :
- In appoggio al trattamento medico nei casi di ipertensione arteriosa : infuso, tre tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 25 minuti 100 gr. di pianta in 1 litro d'acqua.
- Per il suo effetto sedativo : infuso, due tazze al giorno.
- Contro la diarrea : infuso, due tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 60 gr. di pianta in 1 litro d'acqua.
- In convalescenza : decotto , tre tazze al giorno.
Preparazione : far bollire per 5 minuti e poi lasciare in infusione per 10 minuti 80 gr. di pianta in 1 litro d'acqua.
- Per aiutare ad eliminare l'urea : infuso, bere tre tazze al giorno.
Preparazione : Porre in infusione per 10 minuti 80 gr. di pianta in 1 litro d'acqua.