venerdì 11 febbraio 2011

SPEGNERE IL CERVELLO

...quando arriva sera sembra calare, insieme al buio, la quiete...i doveri quotidiani finiscono e puoi dedicarti a ciò che più ami....ti prepari una buona tazza di the caldo e provi a "spegnere il cervello"...accendi la tv, cerchi il programma che vibra nelle tue corde, oppure accendi il tuo prezioso portatile per rispondere a quelle mail che attendono silenti da qualche giorno, o ancora prendi in mano quel libro che staziona sul bordo del comodino da un pò ( caspita il segnalibro che spunta è ricoperto di polvere!) o la rivista che hai comprato tre giorni fa e ancora non sei riuscita a sfogliare...
Ma come si fa a "spegnere il cervello" ?
Ogni cosa per me è spunto di riflessione, è stimolo, curiosità, emozione... se guardo un film sprofondo al suo interno e anche nella commedia più leggera e romantica trovo spunto per un nuovo pensiero...davanti al portatile poi, che sia interazione con un social network, controllo della posta o navigazione nei siti preferiti non c'è scampo....e quel libro, anche se abbandonato da un pò, mi riconduce in poche righe al significato intrinseco di ogni paragrafo nella ricerca di ciò che l'autore ha voluto dire e al perché lo ha detto in quel modo....la rivista poi che sia di moda o attualità o politica, non è certo da meno nello stimolare in me ogni sorta di domanda sulla situazione generale che tutto è, tranne che tranquilla...
In realtà credo che tutto ciò avvenga per due motivi : uno dev'essere il gene che contengo nel mio DNA, che mi induce a farmi domande su ogni cosa...il secondo motivo credo sia legato al fatto che NON ESISTE IN ME VOLONTA' di spegnere il mio cervello. Non posso pensare di non chiedermi ogni giorno quale sia la direzione, mia e del resto del pianeta. Nel limite del possibile cerco di non osservare esprimendo giudizio a priori su ciò che osservo, di certo non posso sottrarmi a questo Bisogno di osservare ogni cosa e cercarne il significato.
Qualcuno non mi sopporta per questo, mi dice di rilassarmi ogni tanto e prendere la vita con più leggerezza.
Ma spesso le persone confondono la leggerezza con la superficialità. Così come l'osservare attentamente le cose per trovarne il significato, viene confuso con l'essere logorroici, machiavellici, elucubrativi e quindi "pesanti".
Non credo che una vita priva di domande possa essere più leggera. Così come credo che una vita dominata dalla ricerca del perché di ogni cosa possa diventare estremamente faticosa.
Nel tempo, l'esperienza e percorsi di Ricerca Interiore mi hanno fatto comprendere una cosa che ritengo importante:


"NELLA VITA L'IMPORTANTE NON E' FARSI DOMANDE, MA FARSI QUELLE GIUSTE."


Passo e chiudo.
Buoni sogni.

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